ALPAZUR: UN PROGETTO PER L'EUROPA DELLE REGIONI

 

Ispirandosi al progetto elaborato, sin dal 1993, dall'Associazione culturale savonese Gens Occitanica Alpazur, lo scorso Aprile si è costituito un nuovo soggetto politico per la Liguria e il Nord-Ovest denominato UNIONE DEL NORD-OVEST ALPAZUR, i cui principi ispiratori, le strategie e gli obiettivi suscitano non poco interesse tale da poter richiamare adesioni per l'indubbio fascino e suggestione che lo stesso genera.

I principi ispiratori ed il progetto che caratterizzano l'azione politica del Movimento tendono infatti a dare non solo una risposta razionale ai molti interrogativi e alle diffuse incertezze che contraddistingue la stagione politica che il nostro Paese sta attraversando, ma intende perseguire in pari tempo una proposta di riassetto istituzionale per il Nord-Ovest, funzionale ad un progetto ed ad una strategia dello sviluppo a supporto di un nuovo modello di qualità dell'economia che ispirandosi a principi di giustizia sociale e difesa ambientale, determini un reale e concreto progresso.

Progetto che presuppone l'acquisizione di un'autonomia regionale in grado di assicurare un'effettiva e attiva direzione della politica amministrativa da parte degli Enti locali territoriali. Riforma il cui aspetto essenziale e qualificante è il superamento della concezione centralistica e burocratica dello Stato e l'attuazione di una riforma federalistica, possibile e razionale, e che si identifica non solo nei valori della solidarietà e dell'altrui diversità, ma anche nel modello di un'Europa dei popoli e delle Regioni a cui si sono richiamate la forze più illuminate della democrazia europea.

In tale ottica il Movimento, trasversale alla società e ai partiti tradizionali, è aperto a tutti i cittadini di qualsiasi credo, ceto e tendenza politica che, a livello locale, anteponendo ad ogni altra esigenza l'interesse della collettività regionale, che intendano qualificare il proprio impegno politico e sociale ponendolo al servizio della comunità dove vivono e operano.

Queste sono le succinte considerazioni che abbiamo potuto trarre da un incontro con alcuni dei Soci fondatori del movimento Unione del Nord-Ovest Alpazur che ci accingiamo a presentare ai nostri lettori nei suoi aspetti più essenziali.

Obiettivo caratterizzante del Movimento è la creazione della nuova regione del Nord-Ovest (macroregione europea), comprendente le attuali Regioni del Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta la quale dovrà assumere il suo definitivo assetto con l'adesione del Dipartimento Francese delle Alpi Marittime (Regione transalpina Rhone-Alpes Nizza). Nell'ambito della nuova Regione, abrogati gli attuali Enti provinciali, dovranno costituirsi le Comunità: nuovi Enti intermedi sub-regionali di governo locale preposti all'elaborazione del programma di sviluppo economico, quali strumenti di propulsione e coordinamento per l'attuazione dei progetti dell'area interessata. Tra le Comunità che dovranno essere costituite in seno alla nuova Regione del Nord-Ovest va richiamata quella dell'Alpazur, comprendente i territori delle attuali province di Savona, Imperia, Cuneo, oltre al Dipartimento delle Alpi Marittime (Nizza), i cui presupposti e connotazioni corrispondono a precisi requisiti quali l'identità storico culturale, l'omogeneità territoriale, la complementarietà dei fattori socio-economici; condizioni queste diffusamente recepite e consolidate tra le popolazioni interessate.

In sostanza il Movimento Unione del Nord-Ovest Alpazur, con il proprio progetto, tende a coniugare e recuperare in un'ottica regionale le potenzialità umane e materiali presenti nell'area Alpazur, in una strategia di autosviluppo capace di incidere fortemente sulla qualità della vita. In tale ottica il Movimento intende porsi quale autentico interprete espressione delle aspirazioni e aspettative della Comunità del Nord-Ovest, dalla quale trae la propria identità e mandato di rappresentanza.

Strategia che consentirà di promuovere un rigenerante impulso al rinnovamento della classe politica amministrativa locale elevandone qualità e affidabilità e ciò anche attraverso il recupero di larghi settori della popolazione, oggi emarginati da un ceto politico regionale spesso inadeguato, alle esigenze e tutela dei legittimi interessi della nostra comunità.

Occorre rilevare che il Movimento sviluppa la propria iniziativa politica in un ambito prettamente regionale e che in tale logica non è e non può essere funzionale né omogeneo con i partiti nazionali, di cui peraltro ne riconosce l'essenzialità quali garanti di una vitale democrazia pluralistica. Diversa e illuminante appare la posizione del Movimento nei confronti dei partiti locali e loro aggregati, verso i quali assume un ruolo antagonista e alternativo alle loro logiche e strategie, sostanzialmente condizionate dalle esigenze e dai gravami dei partiti nazionali di cui sono espressione e che immiseriscono la funzione dell'Ente locale. Da ciò il Movimento trae la necessità di operare un ridimensionamento di una partitocrazia locale diffusamente carente di qualità e cultura politica-amministrativa, invasiva e prevaricante. Quanto sopra tuttavia non esclude pregiudizialmente forme di collaborazione purché utili ed in funzione degli obiettivi del Movimento.

A questo punto viene spontanea la domanda: l'Unione del Nord-Ovest - Alpazur si presenterà alle elezioni politiche ed amministrative? La risposta è immediata: il Movimento esclude, per le sue caratteristiche genetiche la partecipazione ad elezioni politiche riservandosi tuttavia di appoggiare quei candidati, di qualsivoglia tendenza, che a livello nazionale dimostrino nei fatti di adoperarsi per la realizzazione delle fasi del progetto qui illustrato. Al tempo stesso il movimento prevede la possibilità, in previsione delle prossime elezioni comunali, provinciali e regionali, di attivarsi per rafforzare il ruolo e la presenza sul territorio dell'Associazione Alpazur - Unione del Nord-Ovest nell'ottica più vasta dell'esecuzione dei suoi scopi istituzionali.

Eventuali eletti nelle liste del Movimento o da esso appoggiate dovranno manifestare una presenza negli enti locali che sia svincolata da schieramenti precostituiti come già ha dimostrato il primo consigliere comunale che ha aderito all'Unione del Nord-Ovest Alpazur, l'avvocato Barbano, eletto nelle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Savona.

Chiediamo quindi al Comitato di Coordinamento Provvisorio, rappresentato dai Soci Renato Dallaglio, Alessandro Signorile, Daniela Guido e Edoardo Dupanloup, i quali ne dirigono collegialmente l'attività, quali iniziative promuoverà il Movimento nell'immediato: iniziative idonee atte a conseguire il riconoscimento della Liguria quale "Regione a Statuto Speciale", accordi con associazioni operanti nell'area Alpazur con intenti e finalità convergenti con gli obiettivi dell'Unione del Nord-Ovest Alpazur, al fine di poter varare, entro l'anno, una Conferenza per la Costituente Regionale dell'Unione.

Essi quindi auspicano che il progetto, illustrato a grandi linee ai lettori di Arcobaleno, che viene diffuso proprio nel territorio della Comunità di cui essi auspicano la costituzione, possa essere condiviso da una marcata pluralità di persone che abbiano voglia di attivarsi per avviare una profonda opera di rinnovamento, funzionale ad un diverso modello e metodo di concepire e attuare l'azione politico-amministrativa, in grado di recuperare e ricostruire un nuovo rapporto di collaborazione e fiducia con la società, che interpretandone le esigenze si identifichi con la stessa.

Il progetto è sicuramente ambizioso e di non facile realizzazione, se pensiamo alla vischiosità del nostro attuale sistema politico. Ma nessuna delle forze politiche nazionali rappresentate a livello locale ha mostrato ostilità a quanto proposto dall'Unione del Nord-Ovest - Alpazur.

I prossimi mesi ci diranno se sarà finalmente possibile iniziare ad una rinascita di un territorio troppo spesso dimenticato dai politici nazionali e che invece, per le sue caratteristiche, merita ben altra considerazione.

Nell'Europa di Maastricht e di Schengen, mentre cadono le frontiere e la moneta sta per diventare unica e dove tutti i cittadini avranno il passaporto di una medesima entità sovranazionale, è logico che nascano nuovi soggetti politici tesi a rappresentare gli interessi comuni di territori una volta divisi da confini di Stato (si pensi, ad esempio, al Tirolo, ai Paesi Baschi o alle Fiandre) e che oggi stanno per ritrovare l'antica unione. In questa nuova comunità sovranazionale appare sempre più chiaro che l'ossatura del progetto di unione non più solo economica ma anche politica del vecchio continente è costituita dalle "regioni", territori rimasti spesso abbastanza omogenei nei secoli a prescindere da frontiere create o spostate di volta in volta al termine di una delle tante guerre che hanno insanguinato l'Europa dopo la creazione degli Stati nazionali.

Nell'ottica di contribuire alla creazione di questa "Europa delle Regioni" è nata a Savona la scorsa primavera l'associazione Alpazur Unione del Nord-Ovest, un nuovo soggetto politico per la Liguria e il Nord-Ovest italiano che s'ispira ai valori del localismo, della sussidiarietà e del federalismo più sincero.

Abbiamo intervistato alcuni membri di quello che è stato definito il Comitato di Coordinamento provvisorio del movimento (nonché soci fondatori dello stesso), per portare a conoscenza dei nostri lettori quali sono i principi cui s'ispira Alpazur e quali sono le sue attuali strategie di operatività sul territorio.

Renato Dallaglio, Sandro Signorile e Edoardo Dupanloup, tutti savonesi, ci hanno illustrato quelli che sono i primi obiettivi di un movimento che prima di ogni altra cosa si vuole autonomo e alternativo rispetto alle logiche e strategie dei partiti e loro aggregati.

Precisano i responsabili del movimento che queste connotazioni rispetto ai partiti e movimenti tradizionali, che sono evidentemente mirate all'esigenza di ridefinire e riequilibrare assetti e ruoli di rappresentanza nelle istituzioni locali, non sono tuttavia intese a precludere pregiudizialmente convergenze e accordi con qualsivoglia formazione nazionale o locale purché queste siano compatibili e funzionali al progetto di cui, nell'interesse della comunità regionale, Alpazur - Unione del Nord-Ovest si esprime come portatrice.

In questo momento di non eccessiva qualificazione del personale politico locale, dove appare quanto mai necessario affrontare le problematiche che pone l'appartenenza all'Unione Europea, essi dichiarano che Alpazur si pone, come primo obiettivo di base, di operare per favorire un ridimensionamento di una partitocrazia locale diffusamente carente di qualità e cultura politica-amministrativa, invasiva e prevaricante, oltre che sostanzialmente condizionata dalle esigenze e dai gravami dei partiti nazionali di cui é necessariamente espressione.

Per poter realizzare quel progetto di ampio respiro che a medio termine prevede, nell'ambito dell'Unione Europea, la creazione di una macroregione cui faccia parte il nord-ovest italiano ed il sud-est francese, Alpazur ritiene che il rinnovamento della classe amministratrice locale sia il primo passo nella costruzione di un ambizioso edificio dagli aspetti quanto mai interessanti.

In quest'ottica Dallaglio, Signorile e Dupanloup sottolineano come Alpazur sia sorto come movimento aperto a tutti i cittadini di qualsiasi credo, ceto e tendenza politica che, a livello locale, anteponendo ad ogni altra esigenza l'interesse della collettività regionale, intendano qualificare il proprio impegno politico e sociale ponendolo al servizio della comunità dove vivono e operano.

Movimento nato sulla base di un progetto politico dell'Associazione Culturale Gens Occitanica, che mantiene il suo ruolo di soggetto ispiratore delle azioni del movimento stesso, Alpazur indica come obiettivo finale la realizzazione della nuova Regione delle Alpi Marittime ovvero Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Questa macroregione dovrà poi assumere il suo definitivo assetto in un'Europa divenuta soggetto politico a tutti gli effetti con l'adesione del dipartimento Francese delle Alpi Marittime, ovvero di parte di quel territorio sito nella regione transalpina chiamata oggi Rhone-Alpes che ha tradizioni ed interessi comuni a quelle comunità site dall'altra parte delle Alpi occidentali.

Ad una nostra precisa richiesta di precisazioni sulle posizioni di Alpazur all'interno di quella che, definendosi "unione del nord-ovest", ha un ambito ben più ampio del ponente ligure e del cuneese, i nostri interlocutori fanno subito notare come, nell'ambito della costituenda unione europea, siano diventate obsolete e superate le attuali suddivisioni amministrative, le quali dovranno essere sostituite da enti territoriali più agili caratterizzati da marcati e precisi compiti di gestione di una comunità nell'ambito di uno Stato (composto da più nazioni) dalla struttura necessariamente federale.

Ecco quindi come Alpazur ha ipotizzato si possa passare dall'attuale ordinamento a quella che dovrà essere la struttura del futuro, ovvero una macroregione che interessi tutto il nord-ovest italiano, Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria. I passaggi, che saranno ovviamente scanditi dal processo di integrazione europea, e che rende probabilmente necessaria anche la costituzione medio tempore di una regione a Statuto speciale propedeutica alla costruzione della citata macroregione delle Alpi Marittime ed Occidentali, prevedono la soppressione degli attuali Enti Provinciali (la cui inutilità oggi è già palese e la cui abrogazione è ostacolata solo da ragioni di mero potere) e la loro sostituzione con organi chiamati Comunità aventi ambito superprovinciale: nell'ambito della macroregione questi nuovi Enti intermedi sub-regionali di Governo locale (Alpazur ipotizza nell'ambito della macroregione 4 o 5 Comunità), dovranno essere preposti all'elaborazione del Piano Economico del territorio e svolgere attività di propulsione e coordinamento per l'attuazione dei progetti di sviluppo dell'area interessata.

I responsabili del movimento fanno notare come, tra le Comunità che dovranno essere costituite in seno alla nuova Regione delle Alpi Marittime, si debba richiamare proprio quella dell'Alpazur (che in territorio nazionale comprende le province di Cuneo, Imperia e Savona) i cui presupposti e connotazioni rispondono a ben precisi requisiti quali l'identità storico culturale, l'omogeneità territoriale, la complementarietà dei fattori economici e cioè condizioni diffusamente recepite e consolidate tra le popolazioni interessate.

Entrando nel particolare che riguarda proprio il territorio del nord-ovest ligure e piemontese, i fondatori di Alpazur fanno rilevare come i sopra citati criteri e connotazioni, integrandosi armonicamente tra loro, siano in grado di generare sinergie tali da incidere positivamente sullo sviluppo del comprensorio determinando un qualificato rilancio dell'economia della Comunità.

Ecco quindi che si delinea un progetto molto ampio e qualificato, di cui i nostri interlocutori necessariamente privilegiano quello della comunità di appartenenza, reputando essi che i principi testé illustrati e sufficientemente chiari per quanto attiene il territorio dell'Alpazur, paiano tali da poter rappresentare un modello di riferimento per determinare l'ambito territoriale su cui costituire le altre Comunità della costituenda macroregione delle Alpi Marittime.

Ed ecco l'obiettivo finale del progetto ideato dall'Associazione Gens Occitanica: l'unione del territorio del nord-ovest italiano con il sud-est francese, con cui si condividono tradizioni ed antiche appartenenze ad uniche comunità linguistico-culturali. Infatti, secondo i creatori del progetto, questo non potrà dirsi compiutamente realizzato se la Comunità dell'Alpazur, comprendente, come si è detto, i territori delle attuali provincie di Savona, Imperia, Cuneo, non venga integrato con il Dipartimento delle Alpi Marittime (che va da Mentone a Saint-Raphael); solo con l'unione di questi territori la Comunità potrà essere in grado di pianificare la propria economia, utilizzando e razionalmente impiegando tutte le potenzialità e le notevoli risorse disponibili per porle alla base di una "comune strategia di sviluppo".

Poiché questo obiettivo non è nuovo ma anzi si è fatto strada negli anni sviluppando prime sinergie tra i due lati delle frontiere, chiediamo ai fondatori di Alpazur qualche chiarimento un poco più pratico ed immediato: ed essi fanno subito rilevare come, dall'analisi dei fattori socio-economici, emerga che già in oggi, un Progetto integrato di cooperazione su vasta scala del Savonese, Imperiese e Cuneese, d'intesa con il Dipartimento Francese delle Alpi Marittime, sarebbe in grado di riqualificare l'intero sistema produttivo di beni e servizi, valorizzando le capacità di espansione dell'economia dell'intera area Alpazur.

Per concludere, i nostri interlocutori, rivolgono un appello a tutti i cittadini delle aree interessate perché collaborino alla realizzazione di tale progetto socio-politico ed economico: solo con l'apporto delle migliori energie della nostra Comunità, oggi emarginate e deluse, potrà essere dato un serio e costruttivo impulso alla creazione di qualcosa di nuovo, valido e concreto.

A questo punto viene spontanea la domanda: Alpazur si presenterà alle elezioni politiche ed amministrative? La risposta è immediata: Alpazur, esclude, per le sue caratteristiche genetiche la partecipazione ad elezioni politiche riservandosi tuttavia di appoggiare quei candidati, di qualsivoglia tendenza, che a livello nazionale dimostrino nei fatti di adoperarsi per la realizzazione delle fasi del progetto qui illustrato. Al tempo stesso il movimento prevede la possibilità, in previsione delle prossime elezioni comunali, provinciali e regionali dei prossimi due anni, di attivarsi per rafforzare il ruolo e la presenza sul territorio dell'Associazione Alpazur - Unione del Nord-Ovest nell'ottica più vasta dell'esecuzione dei suoi scopi istituzionali.

Eventuali eletti nelle liste di Alpazur o da essa appoggiati dovranno manifestare una presenza negli enti locali che sia svincolata da schieramenti precostituiti (come già ha dimostrato il primo consigliere comunale che ha aderito ad Alpazur, l'avvocato Barbano, eletto al Comune di Savona nella lista civica del sindaco uscente) e che dovrà assumere connotazioni di espressione di una vitale democrazia pluralista; cosa questa che i referenti di Alpazur reputano molto più facile se nel frattempo si attuerà l'auspicata riforma in senso Federalista dello Stato, decretando con ciò il superamento dell'anacronistica concezione centralistica e burocratica attuale.

Chiediamo a Dallaglio, Signorile e Dupanloup quale possa essere un principio di base ispiratore del loro movimento ed essi ci rispondono che Alpazur intende presentarsi ai cittadini come espressione di un federalismo che essa identifica nei principi primari della solidarietà e nel riconoscimento dei valori delle altrui diversità.

Essi quindi auspicano che il progetto, illustrato a grandi linee ai lettori di Arcobaleno, che viene diffuso proprio nel territorio della Comunità di cui essi auspicano la costituzione, possa essere condiviso da una marcata pluralità di persone che abbiano voglia di attivarsi per avviare una profonda opera di rinnovamento, funzionale ad un diverso modello e metodo di concepire e attuare l'azione politico-amministrativa, in grado di recuperare e ricostruire un nuovo rapporto di collaborazione e fiducia con la società, che interpretandone le esigenze si identifichi con la stessa.

Il progetto è sicuramente ambizioso e di non facile realizzazione, se pensiamo alla vischiosità del nostro attuale sistema politico. Ma nessuna delle forze politiche nazionali rappresentate a livello locale ha mostrato ostilità a quanto proposto da Alpazur.

I prossimi mesi ci diranno se sarà finalmente possibile iniziare ad una rinascita di un territorio troppo spesso dimenticato dai politici nazionali e che invece, per le sue caratteristiche, merita ben altra considerazione.