Intervista ad Alberto
Teardo al settimanale Arcobaleno del
27/8/98
Domanda: Molti organi di
stampa hanno variamente commentato il suo "ritorno
all'attività politica" in merito vuole precisarci la
sua posizione?
Risposta: Il senso ed il
significato dato da tali organi di stampa è stato
inteso a suggestionare a fini prettamente giornalistici una
situazione che non ha né ragione né motivo di
tanto scalpore.
Non c'è alcun mio "ritorno"
alla politica inteso quale partecipazione diretta e quindi a
prospettive di carattere elettorale, in quanto pur da
angolazioni diverse anche dopo i fatti del 1983 ho
continuato ad interessarmi, quale osservatore, alle vicende
politiche ed in particolare quelle che riguardavano la
Liguria ed il Nord-Ovest.
Quindi un osservatore e non un
operatore della politica, ed unicamente in tale funzione
deve inquadrarsi il ruolo da me assunto di collaboratore e
consulente del Movimento politico Unione del Nord-Ovest
Alpazur.
Domanda: Qual'è allora
il motivo di tanto scalpore?
Risposta: Le strumentali
forzature dettate da malcelati intenti politici che tendono
a contrabbandare per vere intenzioni false e per me prive di
significato, nell'intento di nascondere la preoccupazione
per le potenzialità e la forza di penetrazione
sociale del neo Movimento Unione del Nord-Ovest, forte di un
progetto profondamente innovatore per la nostra Regione e
per il Nord-Ovest italiano, la cui realizzazione è
affidata ad un gruppo di dirigenti, credibili e qualificati,
con il supporto e la collaborazione delle forze più
illuminate della nostra comunità.
Domanda: E' da tale
preoccupazione quindi che deriverebbero le dichiarazioni
polemiche rilasciate dal Sindaco di Savona e dal Segretario
dei DS in ordine sia alla posizione del Consigliere Comunale
di Savona Avvocato Federico Barbano, sia sul Movimento e
sulla sua persona?
Risposta: Sempre che tali
dichiarazioni siano state fedelmente riportate dalla stampa,
per quanto mi consta, ed anzitutto in ordine alle
insinuazioni di un presunto collegamento dell'Avv. Barbano
alla maggioranza in seno al Consiglio Comunale, risultano
del tutto improprie e fuori luogo.
Interpretare maldestramente la
disponibilità del Consigliere Barbano ad assumere in
Consiglio posizioni coerenti con la strategia dell'Unione
del Nord-Ovest senza preconcetto nei confronti di alcuno,
riguardanti temi essenziali per la comunità savonese,
non possono che essere motivo di condanna e
censura.
Paradossalmente se a Sindaco del
Comune di Savona ci fosse "Cicciulin" e questo operasse con
scelte corrispondenti agli interessi della nostra
Comunità ritengo che l'Avv. Barbano così come
il Movimento non mancherebbero di assicurarne
l'appoggio.
Per di più trarre da tutto
ciò motivi polemici verso il Movimento, dal quale
peraltro non si ha il coraggio di contestarne il ruolo e
azione politica ed in particolare la strategia progettuale
ripiegando impropriamente su presunti collegamenti politici
con partiti nazionali, risulta volgarmente falso e
ciò in quanto come è noto il Movimento
contrapponendosi alle logiche e alle strategie della
partitocrazia locale è a tutti gli effetti
alternativo alla stessa. Tutto ciò non escludendo che
per i partiti e per quei politici che legati ai vitali
interessi di crescita e sviluppo della nostra
comunità dei quali il Movimento si fa interprete, lo
stesso, non mancherà di testimoniare concretamente e
pubblicamente la propria riconoscenza.
Domanda: Ritornando a Lei,
è in grado di dare una motivazione alla ricorrente e
periodica aggressività, spesso astiosa, di certa
stampa nei suoi confronti?
Risposta: Più che
certa stampa il rilievo va diretto nei confronti di alcuni e
ben individuati giornalisti, costoro da oltre 15 anni
sistematicamente e anzi ossessivamente, speculano sulla
vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto manipolandone i
contenuti e le risultanze nell'evidente intento di portarmi
discredito.
In tale intento dimenticano di
ricordare che il sottoscritto è stato oggetto di una
sentenza di condanna che reputa fortemente lesiva e ingiusta
irrogata in base al principio, quanto mai anomalo in diritto
penale, del cosiddetto "concorso morale". Ciò
significa l'attribuzione di una responsabilità a
carattere penale per fatti commessi da altri. Così
come l'equivoco richiamo secondo cui la sentenza mi
coinvolgerebbe in presunte dazioni illecite per circa 18
miliardi è totalmente falsa e priva di fondamento. In
proposito non intendo soffermarmi oltre, salvo a precisare,
così come ebbi a dichiarare in sede processuale, che
il sottoscritto non ha mai ricevuto, chiesto o fatto
richiedere una qualsivoglia dazione di denaro di provenienza
illecita e ciò a conferma che in tale sede da nessuna
parte lesa o presunta tale sollevò detta
accusa.
Un'ultima domanda: Dal suo
osservatorio come valuta la realtà socio-economica
ligure che si è determinata in questi ultimi 15
anni.
Risposta: Debbo anzitutto
rilevare che occorre una buona dose di spregiudicatezza non
disgiunta da incultura e strabismo politico per tentare di
esentare le responsabilità maturate da un ceto
politico che ha governato le istituzioni regionali in questi
ultimi 15 anni, trasferendole a quanti hanno governato la
Regione dal 1970al 1980.
Per quanto poi riguarda la mia
persona pur con doveroso distacco ma con il dovuto rispetto
della verità devo richiamare il diffuso apprezzamento
del mio impegno e operato la cui testimonianza può
essere facilmente resa dalle centinaia di Amministrazioni e
dai cittadini della comunità ligure verso i quali ho
avuto il privilegio di adoperarmi e sostenere.
Ma come è ben noto ai settori
più qualificati e attenti della nostra
comunità tra il 1980 e il 1983 elaborai il Progetto
SILIPORT 2000, il quale anche sulla scorta del diffuso
apprezzamento avrebbe dovuto attivarsi dal 1983. Progetto
che avrebbe dovuto rilanciare il sistema portuale ligure,
riqualificare il nostro sistema produttivo, dare assetto
definitivo alle infrastrutture e rilanciare l'economia
ligure del Nord-Ovest italiano per l'anno 2000.
Ma così non è stato
per l'ottusità e la scarsa intuizione di una
partitocrazia locale miope e carente, della quale peraltro
prima o poi dovranno emergere le responsabilità che
ne derivano nell'aver consentito il depauperamento del
nostro sistema produttivo, la dequalificazione del ruolo e
dell'incidenza economica della nostra Regione al punto che,
incredibilmente oggi nonostante il potenziale di risorse
umane e materiali di cui disponiamo la Regione Liguria si
trova ai livelli più alti di tutte le Regioni in
termini di disoccupazione. Ed è per contrastare ed
invertire tale processo ed attivare un nuovo sviluppo di
rilancio della nostra Regione che devono ricondursi i motivi
per i quali ho ritenuto dover assicurare la mia
collaborazione al Progetto di cui è portatore il
Movimento Unione del Nord-Ovest Alpazur.
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