"...non è mai una bella notizia quando ci sono di mezzo i tribunali. Siamo stati costretti ad andare in giudizio!"
Sono le parole con cui Veltroni ha commentato la sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato per diffamazione Berlusconi, reo di aver indicato in Veltroni stesso e in tutti i dirigenti DS gli ispiratori delle persecuzioni di certi magistrati verso di lui.
Noi non possiamo che solidarizzare con i poveri dirigenti DS, giunti oramai all'esasperazione, visto che dal '94 in poi non hanno avuto un attimo di tregua, costretti a trafficare giorno dopo giorno con gli avvocati per denunciare tutti quegli ignobili giornalisti, umoristi e politici che si sono accaniti in "attività anti-PCI-PdS-DS".
In un passato non troppo lontano, era costume risolvere le offese e vendicare l'onore oltraggiato mediante l'istituto del duello e, prima ancora, mediante pratiche quali l'ordalia e il "giudizio di Dio". Con l'avanzare della civiltà e l'affermarsi della democrazia, queste pratiche sono state abolite e anche le questioni d'onore vengono affidate ai tribunali civili, che possono garantire maggiore equità ed imparzialità di giudizio, evitando inutili spargimenti di sangue e consentendo all'offeso di lucrare risarcimenti miliardari in moneta sonante.
Nel caso delle calunnie espresse nel corso dell'attività pubblica degli uomini politici poi, i Tribunali offrono anche molta serenità di giudizio, essendo la Magistratura, come noto, indipendente dal Potere politico.
Bisogna dire che fino al '94, gli esponenti dei partiti di Governo non avevano voluto o saputo far ricorso a questa possibilità, non sappiamo se per una forma di signorile "superiorità" all'insulto o perché non necessitavano di risarcimenti miliardari (essendo già sufficientemente ricchi grazie ai proventi di attività illecite: pare infatti che fossero tutti mafiosi o tangentisti).
C'è anche da osservare che negli ultimi anni l'efficienza della Magistratura è aumentata esponenzialmente: se "prima" un politico poteva essere dissuaso dal presentare una denuncia per diffamazione, visto che tanto una sentenza non sarebbe arrivata che a distanza di dieci o quindici anni, ora, finalmente, quando la diffamazione è opera di un giornalista non allineato o di un esponente dell'opposizione, sentenza e risarcimento vengono decisi in capo a poche settimane.
Elemento ancora più essenziale è che i vari D'Alema, Folena, Veltroni e compagni sono per definizione dei "progressisti": essendo finalmente giunti al Potere, hanno potuto regalare all'Italia quegli elementi di progresso cui avevano sempre anelato e che una retriva classe politica, reazionaria e corrotta, aveva impedito per cinquant'anni.
Elementi di progresso che dal 1917 in poi erano stati messi a punto e sviluppati nei Paesi più avanzati, quei Paesi cui essi, giustamente, si ispiravano, ricevendone in cambio assistenza spirituale e materiale.
Uno di questi elementi in particolare, era la denuncia all'autorità giudiziaria di quanti avessero l'ardire di avanzare critiche al Governo e al Partito. Nella sua indipendenza, l'autorità giudiziaria di quei Paesi possedeva anche una professionalità estremamente elevata, dal momento che non esitava mai nelle sentenze, condannando i "dissidenti", costantemente e senza appello, per "attività antisovietiche". Purtroppo per loro, forse non disponendo di miliardi per poter risarcire, i poveretti venivano assoggettati ad altre pene.
Curiosamente, proprio lo stesso giorno della sentenza contro Berlusconi, questi progressisti hanno avuto modo di mostrare anche un altro degli elementi di progresso che sono riusciti ad introdurre in Italia: la modifica della Costituzione a colpi di maggioranza semplice (anzi, risicata).
Anche in questo caso l'ispirazione deve essere venuta da quei Paesi più avanzati, in cui l'opposizione parlamentare non esisteva (a meno di essere costituita all'interno del Partito Unico di Governo), dal momento che rientrava d'ufficio nella categoria dei "dissidenti" di cui sopra.
E' vero che questi modelli ispiratori sembrano essere caduti da qualche anno a questa parte sotto i colpi della Storia, ma evidentemente il fascino esercitato sui nostri progressisti deve essere ancora grande, se un imbarazzato Fassino, candidato a Vice-Premier, ha ritenuto doveroso giustificarsi: in fondo -ha detto- questa procedura è stata adottata solo per una modifica minore della Costituzione, e non per una modifica davvero importante! Soave.
A conferma della sincera contrizione per essere stati costretti a questa forzatura da un'opposizione zotica, c'erano stati nei giorni precedenti i processi alle intenzioni (aridaje co' sti processi...) di Berlusconi, ammonito a non azzardarsi a pensare a riforme costituzionali a colpi di maggioranza, una volta vinte le prossime elezioni!
Contrizione a posteriori già verificata in questi anni con l'occupazione totalitaria degli organi dello Stato e dei servizi accessori, dopo che nel 1994 questi stessi "progressisti", strenui difensori della democrazia e del pluralismo, avevano veementemente diffidato il Cavaliere dal fare uso dello "spoil system".
Quello che ci conforta è che, nello stesso giorno dei due avvenimenti anzidetti, le cronache ci hanno riferito due notizie, apparentemente di scarso rilievo, ma che invece ci sembrano cariche di conseguenze.
Una è che la maggioranza di Governo ha approvato una legge in difesa degli animali da circo, che vieta d'ora in poi di utilizzare animali da circo negli spettacoli, appunto, del circo.
La seconda è che il noto mastro circense Livio Togni ha rilasciato una dichiarazione per far sapere al mondo che la gente del (suo) circo appoggerà Rifondazione Comunista in campagna elettorale.
E finalmente abbiamo capito tutta la strategia.
Senza animali, i circhi non sapranno più come intrattenere il pubblico, mentre d'altro canto, scalzati dal Potere dopo le elezioni, questi progressisti non sapranno più come tirare a campare: vuoi vedere che stanno pensando di andare a lavorare nei circhi?