Bologna, 23 luglio 1997
       all’attenzione del CAPOREDATTORE
 
NOTA STAMPA del Capogruppo PRC Rocco Giacomino

SANITÀ: BASTA TASSE, BASTA TAGLI
Il PDS ed il centrosinistra sempre più in crisi di consenso.
Il PRC per il rilancio ed il rifinanziamento del Welfare emiliano
 

Ieri la Giunta regionale ha varato il progetto di legge con il quale intende attuare la ‘manovrina’ per la copertura del mutuo quindicennale di 840 mld. acceso per il ripianamento del deficit sanitario. Gli interventi riguardano - come già anticipato nelle scorse settimane - le tasse automobilistiche regionali, con un aumento del 10%, e il gas metano, che aumenta di 13 lire al metro cubo per uso domestico e di ben 30 lire al metro cubo per uso civile.
Il nuovo, pesante balzello ricadrà sulle cittadine e sui cittadini emiliano romagnoli in maniera indiscriminata. Non si prevede nessun meccanismo di equità fiscale, nessun criterio di progressività per mitigare il rigore della nuova imposizione.
Gli utenti del servizio sanitario, già provati da tagli e peggioramenti in termini quantitativi e qualitativi, saranno costretti ad accollarsi l’onere di risanare il settore sanitario, senza che, d’altra parte, si assista ad un intervento serio sulle reali diseconomie e sugli sprechi che  incidono sul disavanzo sanitario in questa Regione.
Rifondazione dice ancora una volta ‘NO’ alla riproposizione di provvedimenti-tampone, che sanno di minestra riscaldata ed i cui effetti si ripercuotono sempre e comunque sulle tasche dei cittadini più deboli. Occorre pensare ad una soluzione di lungo periodo, che interrompa il trend negativo in atto in questa regione. Basta con i tagli e con le tasse: si agisca invece sulle cattive gestioni, sulle inefficienze, sugli scandalosi stipendi di manager e direttori sanitari, sulle spesso inutili e costose convenzioni. È necessario, inoltre, intervenire sui trasferimenti statali alle Regioni per il settore sanitario, in linea con gli standard quantitativi degli altri paesi europei, così da innalzare l’intera nazione al livello dell’Emilia Romagna ed evitare che sia l’Emilia Romagna a doversi adeguare alle realtà più arretrate del nostro paese.
Si deve indicare un prospettiva che salvaguardi i livelli avanzati raggiunti da questa Regione, ripiani gradualmente il deficit sanitario e rifinanzi il welfare emiliano, con la compartecipazione di tutti i cittadini, ma con modalità che assicurino equità e progressività.
La maggioranza di governo dell’Emilia Romagna abbia il coraggio di aprire un confronto di alto profilo con tutte le forze politiche, sociali e sindacali della nostra Regione per rifondare una patto che garantisca alle generazioni future benessere, coesione e opportunità di vita.
Questo i cittadini chiedono alle forze della sinistra: le politiche neoliberiste lasciamole fare alla destra.