SANITÀ: BASTA TASSE, BASTA TAGLI
Il PDS ed il centrosinistra sempre più in crisi di consenso.
Il PRC per il rilancio ed il rifinanziamento del Welfare emiliano
 
Ieri la Giunta regionale ha varato il progetto di legge con il quale
intende attuare la ‘manovrina’ per la copertura del mutuo quindicennale
di 840 mld. acceso per il ripianamento del deficit sanitario. Gli interventi
riguardano - come già anticipato nelle scorse settimane - le tasse
automobilistiche regionali, con un aumento del 10%, e il gas metano, che
aumenta di 13 lire al metro cubo per uso domestico e di ben 30 lire al
metro cubo per uso civile.
Il nuovo, pesante balzello ricadrà sulle cittadine e sui cittadini
emiliano romagnoli in maniera indiscriminata. Non si prevede nessun meccanismo
di equità fiscale, nessun criterio di progressività per mitigare
il rigore della nuova imposizione.
Gli utenti del servizio sanitario, già provati da tagli e peggioramenti
in termini quantitativi e qualitativi, saranno costretti ad accollarsi
l’onere di risanare il settore sanitario, senza che, d’altra parte, si
assista ad un intervento serio sulle reali diseconomie e sugli sprechi
che  incidono sul disavanzo sanitario in questa Regione.
Rifondazione dice ancora una volta ‘NO’ alla riproposizione di provvedimenti-tampone,
che sanno di minestra riscaldata ed i cui effetti si ripercuotono sempre
e comunque sulle tasche dei cittadini più deboli. Occorre pensare
ad una soluzione di lungo periodo, che interrompa il trend negativo in
atto in questa regione. Basta con i tagli e con le tasse: si agisca invece
sulle cattive gestioni, sulle inefficienze, sugli scandalosi stipendi di
manager e direttori sanitari, sulle spesso inutili e costose convenzioni.
È necessario, inoltre, intervenire sui trasferimenti statali alle
Regioni per il settore sanitario, in linea con gli standard quantitativi
degli altri paesi europei, così da innalzare l’intera nazione al
livello dell’Emilia Romagna ed evitare che sia l’Emilia Romagna a doversi
adeguare alle realtà più arretrate del nostro paese.
Si deve indicare un prospettiva che salvaguardi i livelli avanzati
raggiunti da questa Regione, ripiani gradualmente il deficit sanitario
e rifinanzi il welfare emiliano, con la compartecipazione di tutti i cittadini,
ma con modalità che assicurino equità e progressività.
La maggioranza di governo dell’Emilia Romagna abbia il coraggio di
aprire un confronto di alto profilo con tutte le forze politiche, sociali
e sindacali della nostra Regione per rifondare una patto che garantisca
alle generazioni future benessere, coesione e opportunità di vita.
Questo i cittadini chiedono alle forze della sinistra: le politiche
neoliberiste lasciamole fare alla destra.