Bologna, 26 settembre 1997

COMUNICATO STAMPA
 
‘VILLA BARUZIANA’:
quali sono i dati degli elettroshock applicati nel ‘96 e nel ‘97?
 

Quanti sono gli elettroshock applicati nel biennio 1996/97 all’interno della clinica privata psichiatrica di Bologna, ‘Villa Baruziana’? Se lo chiede la consigliera PRC Patrizia Cantoni, rivolgendo a questo proposito un’interrogazione urgente all’Assessore competente.
Già nello scorso mese di aprile, infatti, il Gruppo del PRC aveva depositato un’interpellanza all Giunta relativa, tra le altre cose, all’utilizzo della terapia eletttroconvulsivante, meglio nota come ‘elettroshock’. Nella risposta, l’Assessore alla Sanità Bissoni, dopo aver ribadito l’abbandono in ambito pubblico dell’elettroshock, riferisce di tre cliniche private nelle quali tale terapia viene praticata: ‘Villa M. Luigia’ di Parma, ‘Villa Igea’ di Modena ed, appunto, ‘Villa Baruziana’ di Bologna. Mentre per le prime due cliniche i dati forniti risultavano completi, quelli relativi alla clinica bolognese enumeravano solo il numero dei pazienti e non anche il numero delle applicazioni.
"Non so quali siano le cause che hanno impedito ai responsabili di ‘Villa Baruziana’  di fornire, al momento delle richiesta formulata dall’Assessorato, i dati relativi all’entità degli elettroshock applicati" - dichiara la consigliera Cantoni - " Sta di fatto che dal momento della risposta dell’Assessore Bissoni non ho ricevuto nessuna comunicazione integrativa dei dati. Il motivo per cui ho deciso di ricorrere allo strumento dell’interrogazione urgente è per sapere se  nel frattempo sono stati comunicati i dati e se questi risultino giacenti presso qualche ufficio regionale" - continua la consigliera PRC - "oppure, in caso contrario, per sollecitare l’Assessorato ad intervenire presso ‘Villa Baruziana’ per ottenere le informazioni richieste a suo tempo"
"I dati relativi a 18 mesi forniti dalle cliniche parmense e modenese (68 applicazioni su 9 pazienti per ‘Villa M. Luigia’ e 28 su 5 pazienti per ‘Villa Igea’) ci fanno temere che il numero delle applicazioni nella clinica bolognese possa essere elevato, visto che i pazienti dichiarati sono in numero maggiore rispetto alle altre due cliniche (complessivamente, in 18 mesi, 49 pazienti). Non abbiamo intenti persecutori nei confronti di nessuno" - conclude la Cantoni - "ma intendiamo stigmatizzare l’utilizzo dell’elettroshock in cliniche private convenzionate, perché ci sembra che ciò in buona parte vanifichi la pur lodevole decisione di abbandonare la terapia elettroconvulsivante in ambito pubblico."