Bologna, 8 ottobre 1997
 

NO ALLA TASSA REGIONALE SULLA SANITA’

Il PRC contro l’aumento del gas metano e del bollo auto in Emilia-Romagna.

Il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il progetto di legge della Giunta Regionale, che realizza la cosiddetta "manovrina" per la copertura del mutuo quindicennale di 840 mld. acceso per il ripianamento del deficit sanitario.
A decorrere dal 1° Gennaio 1998 vi saranno aumenti dell’imposta di consumo sul gas metano fino a 60 lire al metro cubo, mentre la tassa automobilistica aumenterà del 10%.
Questo nuovo ed iniquo balzello, colpirà indiscriminatamente i cittadini emiliano-romagnoli, senza tener conto della loro capacità contributiva, come prescrive la Costituzione, non essendo previsto alcun criterio di progressività.
Rifondazione Comunista ha detto NO ad un provvedimento i cui effetti si ripercuoteranno sulle tasche dei ceti più deboli, già sottoposti a ticket sanitari di ogni tipo, a tagli qualitativi e quantitativi sui servizi sanitari, a tempi di attesa sempre più lunghi per visite ed esami.
Intervenendo in aula il capogruppo PRC Rocco Giacomino ha affermato: "non c’era bisogno della solita ‘soluzione tampone’, occorreva invece un provvedimento di lungo periodo, che interrompesse il trend negativo in atto in questa Regione, agisse sulla mala gestione, sulle inefficienze, su discutibili interventi di edilizia sanitaria per i prossimi anni, sugli ingiustificati stipendi di manager, consulenti e direttori sanitari".
Giacomino ha espresso anche parole di apprezzamento per la posizione sostenuta dai sindacati, che, con un documento approvato dagli esecutivi regionali CGIL - CISL - UIL, ribadiscono la loro contrarietà all’aumento del metano e del bollo auto e riaffermano il carattere pubblico e universalistico del Sistema Sanitario Regionale.
Il PRC propone quindi alla maggioranza di centro sinistra di avviare un’iniziativa rivolta al governo per aumentare i trasferimenti statali alle Regioni nel settore sanitario, adeguandosi agli standard degli altri paesi europei.
"Chiediamo - ha concluso Giacomino - che la Giunta apra un confronto con le forze politiche, sindacali, sociali, con tutte quelle persone che hanno manifestato in questi mesi per protestare contro i tagli operati nella sanità in Emilia-Romagna. La sfida è per una prospettiva improntata sulla salvaguardia dei livelli avanzati raggiunti da questa Regione, sul ripiano graduale del deficit sanitario e sul rifinanziamento del welfare emiliano, con la compartecipazione di tutti i cittadini, ma con modalità che assicurino equità e progressività.
Questo ci si aspetta da un governo di centro-sinistra, non certo politiche di stampo neoliberista, proprie della destra. Se la maggioranza che governa la Regione Emilia-Romagna avrà il coraggio di avviare una fase nuova, il PRC non farà mancare il proprio contributo per dare speranza e prospettiva ai cittadini che chiedono tutela del diritto alla salute ed il mantenimento di una elevata qualità dei servizi. La Giunta è dunque ad un bivio: o segue gli indirizzi suggeriti da confindustria emiliana che chiede di tagliare di un ulteriore 10% la spesa sanitaria regionale, o sceglie, senza tentennamenti, una svolta riformatrice che riqualifichi e rilanci il welfare emiliano".

       L’addetto stampa
       Claudio Adelmi