Bologna, 14 ottobre 1997

AUSL DI IMOLA:

RIFONDAZIONE COMUNISTA ESPRIME SOLIDARIETÀ PER I MEDICI E GLI INFERMIERI CHE DENUNCIANO UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE NEI REPARTI DI URGENZA/EMERGENZA.

CANTONI (PRC): ‘CHIEDIAMO UN’INTERVENTO IMMEDIATO DEI RESPONSABILI AMMINISTRATIVI’’

 

La situazione dei reparti dell’urgenza/emergenza dell’Azienda USL imolese ha ormai raggiunto i livelli di guardia. Prima dell’estate c’era stata la presa di posizione di un medico del Pronto Soccorso, che, seppure apparentemente isolato, denunciava condizioni di lavoro e metodi direttivi inaccettabili. Ora, l’intero reparto si associa a questa protesta, firmando un documento comune che contesta l’attuale schema organizzativo che sta determinando uno stato di stress psico-fisico giudicato intollerabile.
È di oggi, invece, la notizia che alla protesta del personale medico si aggiunge quella degli infermieri, che dal canto loro lamentano una eccessiva richiesta di flessibilità delle prestazioni sanitarie, tale da non garantire la necessaria sicurezza per gli utenti, e condizioni che rendono difficile la vivibilità nell’ambiente di lavoro.
"Proprio oggi ho depositato un’interpellanza all’assessore Bissoni sulla situazione imolese e sulle scelte che, a nostro parere, l’hanno determinata" - afferma la consigliera Cantoni "È ormai tempo che gli amministratori rispondano del proprio operato ai cittadini ed ai lavoratori e non solo ai referenti regionali. I risultati di una gestione devono poter essere misurati e valutati non solo in base agli obiettivi finanziari, ma anche e soprattutto in base a parametri di qualità del servizio, di efficacia delle prestazioni e di soddisfazione degli operatori. Ora" - conclude la Cantoni - " vogliamo sapere come l’Assessorato intende intervenire su un problema che può o potrà avere forti ripercussioni sulla salute dei cittadini".