"Un incontro importante e significativo dal punto di vista politico,
ma anche umanamente molto toccante ed emozionante". Così si è
espresso il capogruppo di Rifondazione Comunista al Consiglio regionale
dell’Emilia-Romagna, Rocco Giacomino, dopo il colloquio durato oltre 50
minuti con Louis Ignacio da Silva, meglio conosciuto come Lula, fondatore
e leader carismatico del partito dei lavoratori brasiliano, artefice di
innumerevoli lotte sindacali negli anni ’70 e ’80 contro il regime dittatoriale
militare brasiliano, ed in seguito per due volte candidato alla Presidenza
del Brasile: nel 1989 e 1994.
All’incontro con Lula, accompagnato da Gilberto Carballo (resp. Dipartimento
comunicazione del PT) e dall’economista Paolo Vannucci, svoltosi ieri pomeriggio
presso la sede del gruppo PRC nell’ambito della visita dell’esponente brasiliano
nella nostra regione, erano presenti anche la Consigliera Patrizia Cantoni,
l’addetto stampa Claudio Adelmi e Stefano Maruca, della segreteria
della Camera del lavoro della CGIL di Bologna.
L’enorme seguito popolare tra i poveri e gli esclusi del Brasile e
l’eco in tutto il mondo delle sue battaglie per la libertà e per
i diritti dei lavoratori fanno di Lula uno dei personaggi di spicco dell’intero
movimento internazionale dei lavoratori e della sinistra di questo secolo,
che lotta contro il neoliberismo.
Giacomino ha dato il saluto di benvenuto a Lula, a nome di tutti i
comunisti dell’Emilia-Romagna, seguito da uno scambio di informazioni ed
impressioni sulla situazione dei rispettivi paesi. Il leader brasiliano
si è dimostrato particolarmente interessato agli sviluppi della
recente crisi di governo in Italia e al ruolo avuto da Rifondazione Comunista
per una sua positiva conclusione. Anche in Brasile il tema dell’unità
delle sinistre è all’ordine del giorno, in vista delle presidenziali
dell’anno prossimo. Lula ha denunciato la chiusura dell’attuale governo
brasiliano verso ogni ipotesi di riforma agraria e di miglioramento della
condizione di vita dei lavoratori, un governo che punta solo al neoliberismo
ed agli aiuti al grande capitale, pagati con i soldi dei brasiliani.
Giacomino, richiamandosi ad una frase di Lula ("non è possibile
che l’umanità continui ad essere divisa tra quelli che non dormono
perché hanno fame e quelli che non dormono perché hanno paura
di quelli che hanno fame"), ha affermato l’importanza di "costruire
luoghi e percorsi dove, gli antagonisti alla religione del neoliberismo,
i comunisti, la sinistra, dal Chiapas, al Sudamerica, dall’Europa, all’Asia,
tutti fratelli e compagni nella stessa lotta, possano incontrarsi, scambiarsi
esperienze e lottare per una prospettiva comune, in un contesto internazionale
che vive la realtà della mondializzazione".
Il fraterno incontro si è concluso con un lungo abbraccio ed
un simbolico scambio di doni, così Lula tornerà nel suo paese
con la bandiera di Rifondazione Comunista.
L’addetto stampa
Claudio Adelmi