Bologna, 12/12/1997
LA PRIMA VOLTA DI AN IN EMILIA
Mercoledì scorso il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna ha scritto
una brutta pagina di cronaca "nera". Per la prima volta in Regione la Presidenza
di una commissione consiliare, quella ‘Bilancio e Programmazione’, è
stata assegnata ad un noto esponente di A.N., il piacentino Pietro Tassi.
Un atto politico rilevante che legittima anche nell’ "Emilia rossa" gli
eredi di Salò e della tradizione neofascista missina ed almirantiana.
Il cosiddetto "paese normale", tanto invocato da D’Alema, approda anche
sulla via Emilia con il consenso del PDS e di tutte le forze dell’Ulivo.
La normalità ed il bipolarismo dalemiano passano attraverso
lo sdoganamento definitivo di A.N. e la cancellazione di una forza comunista
autonoma. Il gruppo consiliare regionale del P.R.C. ha votato contro, fuori
dal coro: la storia non si cancella con un’alzata di mano. Abbiamo provato
sdegno e tristezza, abbiamo pensato all’eroica lotta partigiana, ai fratelli
Cervi di Reggio Emilia, al campo di concentramento di Fossoli a Carpi,
alle parole di Primo Levi, al tributo di sangue pagato dalle popolazioni
emiliane nella lotta per la democrazia contro la barbarie nazifascista.
Abbiamo detto ‘no’, ma non ci siamo sentiti soli, il nostro dissenso ha
dato voce al sentimento profondo autenticamente antifascista di questa
terra.
Rocco Giacomino
Capogruppo PRC Emilia-Romagna