Bologna, 18 dicembre 1997
 

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI CONSIGLIERI REGIONALI PRC 
Patrizia Cantoni e Rocco Giacomino

 

PSICHIATRIA A MODENA:

Rifondazione Comunista condivide le critiche espresse dalla ‘Consulta regionale per la Salute Mentale’ sull’apertura di un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura presso la clinica privata modenese ‘Villa Igea’.

Si addensano nubi sull’ipotesi, prevista nel Piano Attuativo Locale (PAL) di Modena, di istituire presso la clinica privata ‘Villa Igea’ un Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) e sono nubi minacciose. La ‘Consulta regionale per la Salute Mentale’, organismo paritetico chiamato a fornire pareri qualificati sulle questioni psichiatriche, ha espresso la propria ferma contrarietà alla collocazione di un SPDC in una clinica specializzata nella cura delle malattie mentali, denunciando che in tal modo si realizza una aperta violazione dei principi espressi dalla legge 180/78.
"É una violazione che Rifondazione Comunista va denunciando ormai da tempo ed è uno dei tanti motivi che hanno deteminato il nostro voto contrario al PAL di Modena in Consiglio regionale" dichiara la consigliera regionale PRC Patrizia Cantoni "Infatti, già nel settembre scorso, presentammo un’interpellanza rivolta all’Assessore regionale alla Sanità Giovanni Bissoni, nella quale, fra le altre cose, chiedevamo spiegazioni rispetto ad una decisione così grave come quella di separare un SPDC da un ospedale generale. Relegando un SPDC in una struttura specialistica, perdipiù privata, di fatto si rischia di ricreare dei piccoli manicomi, sconfessando in tal modo la linea di reale abbandono dell’istituzione manicomiale prevista dalla legge Basaglia ed accolta dallo stesso Consiglio regionale.".
"Inoltre, occorre sottolineare che il distaccamento di un Diagnosi e Cura presso una clinica privata può comportare seri pericoli per la salute dei pazienti" continua la Cantoni "Non bisogna dimenticare, infatti, che i pazienti psichiatrici, anche a seguito delle pesanti terapie farmacologiche cui vengono sottoposti, possono abbisognare in qualsiasi momento di interventi medici di urgenza/emergenza, che all’interno della clinica non possono essere garantiti. É anche per evitare questi rischi che la legge 180 prevede che necessariamente un SPDC debba essere collocato vicino ad un servizio di pronto soccorso."
"Diamo, quindi, il nostro pieno appoggio alle critiche espresse dalla Consulta regionale e sosterremo, se ce ne sarà bisogno, la battaglia annunciata nei confronti della Direzione generale dell’AUSL di Modena" conclude il capogruppo PRC Rocco Giacomino "Ci auguriamo, però, che le diverse istanze provenienti dai settori della psichiatria più avanzata inducano l’AUSL di Modena a recedere spontaneamente dalle proprie decisioni"