All’attenzione del Caporedattore
 
 
 
 

NOTA STAMPA

La Giunta regionale ha ritirato
la querela nei confronti
del consigliere Rasmi, il quale dichiara: "Nessuna ritrattazione, nessuna rettifica"
 

Bologna, 26 giugno 1997

  Ieri, durante la seduta del Consiglio regionale, il Vicepresidente della Giunta Sabattini ha annunciato il ritiro della querela nei miei confronti. La base di questa scelta è stato l’accordo informale raggiunto in aula nella penultima seduta del Consiglio regionale.
  Nel corso di quel dibattito consiliare, ho ribadito le critiche più volte espresse per la riprovevole e gravissima scelta di programmazione sanitaria dell’AUSL ferrarese, avallata dalla Regione, di costruire un nuovo ospedale in Valle Oppio, dando il via ad uno sperpero di decine di mld. rispetto alla più fattibile e meno onerosa ristrutturazione dell’ospedale S.Camillo di Comacchio.
  Ho ribadito, inoltre, che l’interpretazione attribuita dalla Giunta al mio comunicato stampa  - ossia l’accusa di aver coperto illegalità - mi è sempre stata estranea e che, dunque, non devo fare smentite o rettifiche di sorta.
  Ciò non toglie nulla alla gravità dei contenuti della mia denuncia politica. Da oggi è obiettivamente in campo la domanda: chi è il diffamato?
   Al di là del merito della questione, tutti i gruppi consiliari (meno uno) hanno posto, in una risoluzione, il delicato problema  dei rapporti fra Giunta e Consiglio (che devono esercitare in autonomia il proprio ruolo), auspicando che il diritto indisponibile del Consiglio, esercitato dai singoli consiglieri, di "controllo sull’attività amministrativa della Giunta", così come sancito dallo Statuto della RER, non venga in futuro  rimesso in discussione
  Alla fine del mio intervento ho ritenuto di invitare i partiti, il PDS in particolare, a riaprire la discussione nel ferrarese sulle scelte di programmazione sanitaria, con particolare riguardo al Polo di Cona, che va grandemente ridimensionato (lo stesso Sindaco di Ferrara, pur con convincimenti che non condivido, sta riaprendo la discussione sul tema) ed al cantiere di Valle Oppio - la cui chiusura appare improrogabile perché sarà fonte di sperpero di decine di miliardi. Se ciò non avvenisse, ci si assumerebbe responsabilità gravissime.

         Carlo Rasmi