Ancora due vite spezzate, la catena degli infortuni sul lavoro non sembra
avere fine. La furia neoliberista e la logica del profitto ad ogni costo
pretendono un sacrificio di vite umane sempre più alto. L’Italia
detiene il triste primato degli infortuni mortali, 5.3% contro il 4% della
media europea sul totale degli incidenti sul lavoro. Dall’inizio del ‘98
ci sono già stati oltre 300 morti, in media circa 1200 l’anno, migliaia
di invalidità permanenti e circa un milione di lavoratrici e lavoratori
sono vittime di incidenti ogni anno. Al di là della dinamica dell’incidente
di Formigine, Modena è tra le province che registra il più
alto tasso di infortuni dovuti, nella gran parte dei casi, non alla fatalità
ma alla mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza. Va esclusa
ogni ipotesi di depenalizzazione della Legge 626, in discussione in questi
giorni in Parlamento che, in attuazione di direttive comunitarie, prevede
precise e puntuali norme in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nei
prossimi giorni il Gruppo consiliare regionale del PRC porrà con
forza all’attenzione di tutto il Consiglio, attraverso una Risoluzione
già depositata, il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.