Bologna,
22 giugno 1998
NOTA STAMPA
EMILIA-ROMAGNA: RIFORMA REGIONALE DEL COLLOCAMENTO
INUTILE ECCESSO DI NEOLIBERISMO
MAGGIORANZA CHIUSA AL CONFRONTO PRC VOTA CONTRO
La nuova legge regionale sui servizi per l’impiego, la prima del cosiddetto
"pacchetto Bassanini", che entro l’anno "rivoluzionerà" le competenze
ed i compiti delle Regioni, determinerà, tra l’altro, l’esaurimento
dell’esperienza dei vecchi Uffici di collocamento, sostituiti dai Centri
per l’impiego.
Tutto questo in applicazione di quanto previsto dalla legge Bassanini.
Ma l’Emilia-Romagna, la prima a legiferare in materia, è andata
oltre! Infatti con la nuova Legge regionale approvata nei giorni scorsi,
in un ennesimo ed inutile eccesso di neoliberismo, è stata data
alle Province la possibilità di dare in gestione, tramite convenzioni
con privati, i Centri per l’impiego, o alcune loro funzioni, quali l’informazione,
l’orientamento, la formazione ed il collocamento. Dunque anche la funzione
di collocamento, attribuita al pubblico, potrà essere gestita da
privati. Addirittura imprenditori o sindacati, tramite società a
loro indirettamente collegate, potrebbero fare collocamento, determinando
così una incompatibilità ed uno snaturamento della funzione
di rappresentanza e tutela degli interessi dei lavoratori da parte del
sindacato.
Rifondazione Comunista ha fortemente contrastato questa ipotesi, presentando
emendamenti al progetto di legge che chiedevano di escludere dalle convenzioni
quantomeno la funzione di collocamento. Purtroppo sono stati respinti dalla
maggioranza. Su questo punto la stessa CGIL e diversi Consiglieri regionali
dei Democratici di Sinistra avevano espresso forti perplessità.
Ma hanno vinto la rincorsa al centro, la sordità di una maggioranza
indisponibile al confronto, l’appoggio alle posizioni di Confindustria
ed il moderatismo dei popolari. Il capogruppo PRC Rocco Giacomino ha dichiarato
"c’è il rischio di passare dal vecchio monopolio pubblico del collocamento
al monopolio privato: è l’ennesimo omaggio che questa Giunta fa
all’infatuazione neoliberista ".
I consiglieri del PRC, Rocco Giacomino e Patrizia Cantoni, rivolti
ai compagni diessini, hanno così commentato: "la rincorsa al centro
non paga, e così facendo si perdono città come Parma o Piacenza;
in Emilia i Democratici di sinistra perdono ed il PRC si consolida, ma
non ci interessa rosicchiare qualche voto ai D.S., abbiamo un’ambizione
più grande, spostare a sinistra le politiche regionali e rilanciare
la coesione sociale in Emilia-Romagna, per questo, anche dopo il voto di
oggi, ribadiamo la nostra sfida unitaria alle forze del centro sinistra
in Consiglio Regionale". Infine per Rocco Giacomino "i DS in Regione, dopo
la crisi elettorale, appaiono sempre più confusi ed incerti sulla
prospettiva, ancora prigionieri delle politiche centriste e moderate dei
popolari ed esitanti nell’aprirsi ad un confronto vero e di merito a sinistra
con il PRC".
L’addetto stampa
Claudio Adelmi