Bologna, 28 aprile 1998
Alla Presidente del Consiglio regionale
INTERPELLANZA
presentata dal consigliere Rocco Gerardo GIACOMINO
Premesso
- che la legge 9 gennaio 1989 n. 13, contenente disposizioni per favorire il superamento e
l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, prevede l’istituzione di
un Fondo speciale presso il Ministero dei Lavori Pubblici, che viene annualmente
ripartito fra le Regioni richiedenti in proporzione al fabbisogno indicato;
- che, a loro volta, le Regioni devono ripartire i fondi di provenienza statale fra i Comuni
che ne abbiano fatto richiesta;
- che, inoltre, la legge fissa il termine entro il quale i Sindaci assegnano i contributi agli
aventi diritto in 30 giorni dalla comunicazione delle disponibilità attribuite ai Comuni;
preso atto
- che i fondi di provenienza statale sono di regola erogati con grande ritardo rispetto alle
date previste;
- che, in conseguenza di ciò, i Comuni tardano a dare la comunicazione di ammissione al
contributo agli aventi diritto;
- che tali ritardi a cascata possono dare origine a situazioni abnormi: ad esempio, risulta
che al Comune di Modena diverse domande presentate fin dal 1989 (anno di entrata in
vigore delle legge) siano state riconosciute ammissibili solo a fine 1997, in taluni casi
addirittura dopo il decesso del disabile per il quale erano stati richiesti i finanziamenti per
l’abbattimento delle barriere architettoniche;
considerato
- che la Regione Emilia-Romagna, con alcune sue circolari interpretative della legge 13/89,
ha stabilito che il contributo non debba essere erogato, pure nel caso di risposta positiva
dell’Ente ed a fronte di spese effettivamente sostenute per lavori già conclusi, nel caso di
decesso del disabile prima della risposta del Comune di ammissione o meno al
contributo;
giudicato
- inammissibile tale modo di procedere della Regione, che scarica sui cittadini
inadempienze e ritardi imputabili alle pubbliche amministrazioni coinvolte (Ministero dei
Lavori Pubblici, Regione, Comune);
si interpella la Giunta per sapere:
- se la Regione Emilia-Romagna intende per il futuro mutare il proprio orientamento;
- in caso contrario, come intenda procedere al fine di salvaguardare i diritti degli interessati
e per dare effettiva attuazione ai principi espressi dalla legge 9 gennaio 1989 n. 13;
- infine, quali azioni intenda mettere in campo per sollecitare gli organi statali ad un
puntuale rispetto delle procedure di assegnazione dei fondi di cui all’art. 10 della legge
13/89.
Rocco Gerardo Giacomino
               (
geocities.com/capitolhill)