NON SOLO FANGO
Diocesi di Nocera – Sarno - Edizioni Associazione Archè - pp. 222
Il libro nasce dall’esigenza di documentare le attività e i progetti realizzati a Sarno, dopo l’alluvione
del 5 maggio 1998, dalla diocesi di Nocera – Sarno e dal volontariato che ha operato insieme alla
Caritas sin dai primi giorni dell’emergenza ad oggi.
Il volume ha per sottotitolo: "libro bianco della solidarietà" e intende valorizzare, al di là delle
polemiche sui ritardi nei soccorsi, la mobilitazione espressa da migliaia di volontari, associazioni o
gruppi spontanei arrivati a Sarno da ogni parte d’Italia, e oltre. Questa esperienza di grande
solidarietà ha rappresentato forse "l’unica vera forza in grado di arginare gli effetti devastanti delle
frane", come scrive Don Elvio Damoli, direttore della Caritas Italiana, nella sua bella presentazione.
E’ questa forza del volontariato un segnale positivo di cambiamento del Sud, nonostante le
difficoltà e le contraddizioni, perché di fronte alla tragedia delle frane, tanta parte della comunità
locale ha saputo attrezzarsi rimboccandosi le maniche, senza attendere, e senza delegare,
promuovendo i valori della condivisione e partecipazione.
Il libro si divide in tre parti: la prima parte descrive gli eventi franosi che si sono susseguiti nella
giornata del 5 maggio, per valloni e strade interessate, e raccoglie alcune testimonianze dei
sopravvissuti, insieme al ricordo delle vittime. Segue il racconto delle iniziative del Centro
Operativo Caritas nella gestione dell’emergenza: il coordinamento dei vari Centri di accoglienza e
dei punti di raccolta, i lavori di spalamento nell’area cimiteriale invasa dal fango, i problemi dei
senza tetto, la costituzione di un campo di formazione lavoro per il volontariato, e i vari progetti,
dal progetto "Famiglie solidali" a" R…estate a Sarno".
La seconda parte è dedicata alle testimonianze degli operatori che hanno rivestito ruoli specifici a
sostegno della popolazione colpita. La terza parte del libro presenta i progetti "Oltre l’emergenza"
che intendono realizzare strutture socio – assistenziali, sportive ed aggregative a favore delle fasce
deboli in un territorio già povero di centri e servizi. L’appendice contiene, infine, la ricostruzione
dei numerosi eventi franosi verificatisi nella storia locale, e dei quali si era persa memoria, per
richiamare l’attenzione al problema "nazionale" della prevenzione, e per trasmettere alle generazioni
future il concetto di bene comune e di solidarietà nel tempo. Ogni libro è frutto di un progetto e
ogni progetto presuppone una visione. In questo libro si è voluta rimarcare una visione di
testimonianza, partecipazione e condivisione; il risultato è un mosaico di voci e di esperienze che
riproduce, anche nella forma della scrittura, la stessa dimensione corale che ha caratterizzato
l’intervento della Caritas e del volontariato a Sarno.
Il libro può essere richiesto presso la sede della Caritas diocesana: tel. 081/939921
UNA NUOVA SCHIAVITU'
di Don Oreste Benzi - Edizioni Paoline - pp. 147 - lire 20.000
In Italia il numero delle prostitute straniere ha superato quello delle italiane. Ciò conferma
chiaramente quanto la prostituzione rappresenti una forma estrema di "povertà" ed emarginazione.
Migliaia di ragazze, soprattutto africane e albanesi, sono condotte in Italia con la promessa di un
lavoro sicuro e ben retribuito.
Una volta arrivate a destinazione, vengono costrette a prostituirsi e private dei documenti di
identità. Diventano schiave dei mediatori e a questi devono consegnare tutto il denaro ricavato
dalle loro prestazioni.
Il libro presenta questa nuova forma di schiavitù attraverso testimonianze dirette che raccontano le
violenze fisiche e psicologiche a cui sono piegate le straniere, vere e proprie schiave al servizio
delle organizzazioni malavitose, e il circuito di funzionamento dei racket nigeriani e albanesi.
Don Oreste Benzi da anni si batte con l'Associazione Papa Giovanni XXIII (Rimini) di cui è
fondatore, per rimuovere le cause dell'emarginazione sociale. Dice Don Oreste: "L' intervento per
liberare le schiave è un atto di giustizia. Pertanto non è solo un atto di carità. Mentre la carità va
compiuta nel silenzio, l'ingiustizia va gridata sui tetti. Se siamo mossi da vera carità dobbiamo
renderci insopportabile l'ingiustizia."
.."Finché non si demoliscono le fabbriche dei poveri, nessuno ha le mani pulite di fronte a loro".
Nicla Iacovino