Liegi-Bastogne-Liegi 1993
Rolf Sørensen vince a Liegi

"In un mattino scuro e piovoso, parte la Doyenne, la Decana, come i belgi chiamano la Liegi-Bastogne-Liegi. Per tutti coloro che non amano girare i pedali quando il clima morde, le cose si mettono subito male. Fra questi non figura certamente Rolf Sørensen, che delle bizze
del tempo non ha mai fatto un problema.
Quando la corsa prende la sua piega decisiva, il danese è in avanguardia.
Arriva sotto le porte di Liegi con Rominger, Fondriest e il belga Nievens, mentre il resto dei pretendenti, compreso un Argentin impegnato in un'ultima e vana rincorsa, ormai è tagliato fuori.
Parte Rominger, e Sørensen, lo arpiona. In volata Rolf è troppo più forte dello svizzero, che infatti si arrende subito.
..la Decana ha baciato il biondo danese..."

Rolf verso Liegi

"Rolf, la classe ha finalmente pagato"
"Ha stile, classe, grinta, piace alle donne: sì ma quando vince qualcosa di grosso?
Rolf Sørensen si portava dietro il fardello delle tante occasioni non sfruttate, da quando, giovanissimo, lasciò la Danimarca per accasarsi in toscana. Un uomo fatto apposta per le classiche, che non era mai riuscito a vincerne una.
Parliamo di grandi classiche, quelle comprese nell'altissima aristocrazia, perché per la verità Rolf aveva già primeggiato in corse come la Parigi-Bruxelles, e Parigi-Tours.
Ma vuoi mettere una Liegi? Del resto, Sørensen meritava il successo, se non altro per come è riuscito a riemergere da un paio di perfidi scherzi del destino: nel Giro 1989, rischiò la tragedia cadendo in volata e picchiando violentemente il capo sull'asfalto; nel 1991, al Tour, si ruppe la clavicola mentre era in maglia gialla, e successivamente non poté difendere la maglia di leader in Coppa del Mondo.
Incidenti che non gli hanno tolto un briciolo della voglia di gettarsi nella mischia".


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