Tirreno Adriatico
5.Tappa

(da La Gazzetta dello Sport)

Il tenero Sorensen fa il duro: Per la felicità del suo bambino, s'inventa sprinter cattivo contro Zabel.
A Torricella Sicura, traguardo della 5.Tappa della Tirreno Adriatico, il danese conquista il successo di giornata e il primato in classifica, ma che lotta con tedesco! -Scambio di testate-.Sorensen batte Zabel
Dalla tasca  della maglia, Rolf Sorensen tira fuori un ciuciotto portafortuna. "E' di mio figlio Jonathan, lo porto smepre con me" dice il danese, 32 anni, che ieri ha vinto la quinta tappa nalzando al comando della Tirreno Adriatico. In bici, Sorensen è un duro, un predone nei amri agitati del ciclismo come lo erano i suoi antenati vichinghi, ma quando scende di sella tira fuori un cuore di velluto. "Jonathan ha già tre anni e comincia a capire chi sono, cosa faccio -dice-. L'altra sera dopo il terzo posto di Tivoli, mi ha chiamato per drimi Babbo devi vincere"
Il piccolo Sorensen glielo ha detto in danese: "Far du skal vinde" e Rolf lo ha accontentato, vincendo una volata cattiva, al limite del regolamento, sul tedesco Zabel. Il danese è fatto csosiì, è uno che crede nel successo fino all'ultimo centimetro. E' disposto a rischiare tutto pur di raggiungerlo. Gli è capitato di cadere in piena volata di gruppo al Giro d'Italia (Mira nel 1989), di finire dritto nella foresta di Arenberg o di lasciare il polso su un marciapiede al Giro d'Olanda '97. Non ha paura di niente.
La Tirreno Adriatica seppur ridotta a 50 partecipanti continua a proporre personaggi di primo piano.

La tappa ha sonnecchaito per oltre 100 km. Il freddo, la pioggia, qualche fiocco di neve sul Passo delle Capannelle e una sorta di accordo tra i superstiti, hanno spento la fantasia degli attaccanti. "Siamo rimasti in 50 e non possiamo farci la guerra fin dal primo chilometro -spiega Sorensen-. Ma i finali sono di alta intensità. C'è corsa vera e alla fine vengono fuori corridori di nome, che vanno già molto forte: Richard, Zabel, Brochard e Colombo".

Sorensen ha passato Jaermann nell'ultima curva (ai cento emtri) e sullo slancio si è allrgato per contenre il ritorno di Zabel. Il tedesco, invece di passare all'interno, ha voluto allargarsi alla ricerca della traiettoria più veloce, si è trovato chiuso: si è arrabbiato al punto di rifilare una testata al danese.
"Sono uscito in testa dalla curva e avevo il diritto di scegliere la traiettoria. E' lui che ha sbagliato, doveva provare a passare all'interno" taglia corto Sorensen.
Moser e Saronni propendevano per il declassamento di Sorensen, mentre la giuria ha chiuso u occhio sulla volata sporca ma nei limiti del regolamento. E così Sorensen. unico corridore in gara della Rabobank, si ritrova leader con 3" su un altro Rolf, lo svizzero Jaerman.
"Per me sarà difficile controllare la corsa -dice-. Sono comunque già contento. Ho la forma per essere protgonista alla Sanremo. Tchmil sarà il favorito, ma temo anche Vandenbroucke, Zabel e Bartoli, che sa prepararsi bene anche senza correre".

Fasi finali 5.Tappa

(da TuttoSport)

Sorensen, Sprint Giallo
Sulle colline di Teramo, la Tirreno Adriatico ha vissuto un altro episodio a tinte gialle. Una volata contrastata e discussa tra il danese Sorensen ed il tedesco ZAbel in capo ad una giornata di gran freddo, selttiva e difficile per i superstiti di questa corsa segnata e che si spera finisca in fretta, che mercoldì a San Benedetto saluterà l'ultimo traguardo come una liberazione.
Sorensen sul breve rettilineo d'arrivo in salita, ha deviato dalla destra alla sinistra della strada non molto ampia, impedendo al tedesco della Telekom la rimonta. Tutti si aspettavano la retrocessione di Sorensen. Invece niente, per il presidente di giuria la volata non è stata pulita ma non irregolare.
Vittoria di giornata dunque e maglia di leader, comunque meritatissima, per l'eterno Rolf Sorensen, danese di Montacatini, prossimo ai 33 anni, in cerca di un fantastico tris alla Corsa dei Due Mari, che giustamente reclama un ruolo di gran favorito per la Sanremo di sabato prossimo. Una classicissima che nei pronostici della vigilia sembra sorridere più agli stranieri che ai corridori nostrani.
(Il verdetto della Giuria di Corsa)
"Non è stato un sprint pulitissimo me è stato uno sprint regolare -puntualizza il presidente Coca Cuellar-. Sorensen esce per primo dalla curva e ha il diritto di scegliere la traiettoria, ha dato lui la direzione dello sprint: se guardate le immagini, per terra c'è un linea bianca verticale e Sorensen rimane sempre alla stessa distanza da questa. Se c'è stata scorrettezza questa c'eè stata quando Sorensen e Zabel sono usciti dalla curva, ma Sorensen è entrato per primo, e Zabel poteva passare a destra o a sinistra".




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