Vuelta a Espana 1999
1999
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Vuelta a Espana 1999
9.Tappa
Non c'è tempo di prendere fiato, dato che l'arrivo di Los Corrales
è posto a capo di una frazione di 186 chilometri senza un solo metro
di pianura. Sina dalle prime battute ci si inoltrerà in un territorio
fatto di piccole colline e strette valli.
Poi, nel finale, due strappi molto ripidi a 30 e 10 chilometri dall'arrivo
lanceranno sicuramente qualche drappello di fuggitivi che proverà
a giocare d'anticipo. Le fatiche del giorno prima potrebbero farsi sentire
e causare ulteriore selezione.
(La Gazzetta dello Sport, Martedì 14 Settembre 1999)
Los Corrales de Buelna
Una tappa infernale, frustrata dalla pioggia e dal vento per quasi
tutto il suo svolgimetno, eppure combattuta sino alla fine, ha ridato il
sorriso a laurent Brochard, l'iridato di San Sebastian '97, poi travolto
dallo scandalo Festina.
Brochard è stato uno degli artefici della fuga che ha in pratica
caratterizzato tutta la giornata. Lanciato dopo appena 10 chilometri, l'attacco
è stato animato all'inizio anche da Jan Ullrich che aveva sorpreso
gli altri uomini di classifica. Dopo una trentina di chilometri il vantaggio
dei 13 allo scoperto era di 1'48": le cose cominciavano a mettersi male
e coì il leader Olano chiamava a raccolta tutti i compagni della
Once (Jalabert compreso) e li metteva alla frusta. Il vantaggio cominciava
a scendere, seppur lentamente, ed è stato a qeusto punto che s'è
apprezzata la sportività di Ullrich: resosi conto che la sua presenza
avrebbe presto o tardi segnato il fallimento dell'attacco, il tedesco si
lasciava sfilare e veniva raggiunto dagli inseguitori. Ripreso il capitano
della Telekom, gli attaccanti hanno avuto via libera e difatti il loro
vantaggio ha ripreso a salire.
Del plotoncino che apriva la corsa, oltre a Brochard, facevano parte
Grabsch, Mazzoleni, Outchackov, Sorensen, Boven, Contrini, Zanini, Camenzind,
Miceli, Zintchenko e Rubiera. Quest'ultimo dopo 90km., quando la fuga raggiungeva
il vantaggio massimo (9'50") era leader virtuale della Vuelta. Il gruppo
rialzava l'andatura e questo provocava una nuova frattura, avvenuta nella
zona del rifornimento, della quale faceva le spese Jimenez, ritrovatosi
nel secondo troncone ad un minuto dal primo. E ci sono voluti 30 chilometri
prima che il vincitore dell'Angliru riuscisse a riportarsi sugli altri
uomini di classifica.
Si arrivava così all'ultima fase della tappa, quella dal profilo
più insidioso. Sull'Alto Collado de Cieza, una salita breve ma piuttosto
impegnativa, il gruppo dei dodici esplodeva e davanti si ritrovavano Miceli,
Camenzind, Mazzoleni, Rubiera e Zintchenko.
La discesa estrometteva dai giochi Mazzoleni, che finiva a terra ferendosi
sul filo spinato che delimitava in quel punto la strada. A circa un cilometro
e mezzo dal traguardo i quattro fuggitivi venivano ripresi da Sorensen
e Brochard, rinvenuti alle loro spalle e l'ex iridato era bravo nel giocare
il contropiede a sorpresa, portandosi a casa la tappa.
Gijon - Los Corrales de Buelna
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104th |
Markus Zberg |
a 10'13" |
45th |
Nicki Aebersold |
a 4'50" |
105th |
Jan Boven |
a 10'13" |
43rd |
Bram de Groot |
a 4'50" |
96th |
Robbie McEwen |
a 8'46" |
107th |
Koos Moerenhout |
a 10'43" |
51st |
Grischa Niermann |
a 4'50" |
5th |
Rolf Sørensen |
a 3" |
41st |
Aart Vierhouten |
a 4'50" |
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9.Tappa
Gijon - Los Corrales de Buelna
1.Laurent Brochard in 4h33'04"
2.Oscar Camenzind a 3"
3.Nicola Miceli a 3"
4.Andrei Zintchenko a 3"
5.Rolf Sorensen a 3"
Alto Collado de Cieza
(2.Cat, 177,7 Km.)
1.Laurent Brochard pt.10
2.Rolf Sorensen pt.7
3.Stefano Zanini pt.5
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