PERCHÉ GLI ETERODOSSI


Dal punto di vista etimologico ETERODOSSO significa "di un'altra opinione", o "di un'opinione diversa a quella dominante". Nel passato eterodossia ed eresia andavano di pari passo. In questo senso l'impressione che ci si puo' fare degli Scacchi Eterodossi e che siano qualcosa di strano, di deviante, di anticonformista ..e un po' di verità c'è!
Personalmente preferisco, comunque, la scelta inglese CHESS VARIANTS (Varianti Scacchistiche) che indica un significato di variazioni alla linea principale degli scacchi, la linea ufficiale della FIDE.
In senso dinamico gli Scacchi Eterodossi rappresentano l'evoluzione degli scacchi ortodossi, il rinnovamento e l'adattamento alla pluralità dei gusti dei giocatori.
Una piccola minoranza di giocatori, sempre crescente, soffre la teorizzazione del gioco, soprattutto delle aperture e lamenta che si privilegia la capacità di memorizzazione e la tecnica al talento creativo.
Altri, come me, raggiunti i limiti della propria carriera agonistica, non si sentono di lavorare sodo per cercare di progredire ancora, per esempio nella ricerca di un titolo internazionale.
Io, un giocatore essenzialmente per corrispondenza, una volta raggiunto il tanto sognato titolo di Maestro ASIGC ho visto crollare di colpo le mie motivazioni e aumentare la noia di una certa ripetitività nel gioco.
Naturalmente il mio è un giudizio di parte, un giudizio "corrotto" irreparabilmente dall'entusiasmo della novità, dalle soddisfazioni dei successi sportivi (Campione Italiano e Internazionale PR, Campione Internazionale PR a squadre, vicecampione Italiano a tavolino in combinata dietro l'imbattibile Castelli, i tanti tornei dell'AISE vinti, la demolizione teorica di una variante: i Miniscacchi...) che non avrei mai potuto raggiungere nel mondo professionale degli ortodossi.
Non che questo abbia diminuito il mio amore per gli scacchi, anzi!
Ma tralasciando gli spunti personali vorrei sottolineare come le regole di ogni gioco, di ogni sport (e le leggi di ogni paese) non sono statiche ma si adattano, nel tempo, alle diverse situazioni.
Vorrei riportare, a proposito, un brano tratto da una pubblicazione di Roberto Cassano sugli Scacchi Eterodossi che sta per venire alla luce:

"...É evidente che per un gioco così antico (VI-VII secolo a.C.), in assenza di regolamentazioni unitarie, siano sorte infinite varianti più o meno sostanziali. Nel Medioevo, erano diversi anche i pezzi ed il loro rispettivo valore (Alfil in luogo dell'Alfiere, Ferza in luogo della Donna).
In tempi più recenti alcune delle regole (presa al varco, arrocco, promozione dei pedoni) erano applicate in maniera diversa e soggette a particolarità regionali e, quindi, prima di giungere all'attuale codifica regolamentare il gioco degli scacchi ha subito, nel corso dei secoli, numerose modifiche. La stabilizzazione quasi "definitiva" delle regole si é avuta soltanto tra il XV ed il XVI secolo e portò le seguenti importanti modifiche:

- l'estensione del raggio dell'Alfiere.
- l'unione delle mosse di Torre ed Alfiere nella Donna.
- la facoltà dell'arrocco concessa al Re con unica mossa.

Nonostante ciò, il gioco degli scacchi ebbe un regolamento uniforme soltanto in questo secolo dopo oltre un millennio di vita ! Oggi tutti gli Stati aderenti alla F.I.D.E. osservano il regolamento approvato a Stoccolma nel 1952 ed i suoi successivi aggiornamenti (Congresso di Salonicco 1988, '90, '92)..."

Oggi anche Fischer sostiene che é venuto il momento "per chi ne ha voglia di giocare con nuove regole" e propone una variante scacchistica denominandola Fischerandom Chess.
Si tratta semplicemente di variare la posizione iniziale mantenendo certi vincoli (Alfieri su case di colore diverso e il Re in mezzo alle due Torri).
Così facendo si spazza via qualche secolo di teoria delle aperture (pur mantenendo intatto il mediogioco e il finale), il vantaggio della memoria sul talento e ... le vendite di pubblicazioni specializzate come l'Informatore di Belgrado.
Ma, come la storia insegna, la tradizione e il rinnovamento, la componente statica e quella dinamica di ogni elemento sociale, gli abitudinari e gli avventurosi ... trovano sempre un compromesso cambiando le cose un po' alla volta.
Noi dell'A.I.S.E. offriamo spazio a volontà riservato ai più curiosi.
Il mio compito é condurvi, un passo alla volta, nel fantastico mondo delle Varianti Scacchistiche.

Invito calorosamente tutti i curiosi a sperimentare uno dei giochi in un torneo per corrispondenza del GRAND PRIX AISE. Iscrivetevi!


ETEROCHESS (Fabio Forzoni) page

since 1 Mar. 1997; Last Updated: 1 Mar. 1997

© Fabio Forzoni 1997