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Stagione 1999 / 2000


The Finals
Gara 5

Indiana Pacers 120 - Los Angeles Lakers 87

Not in our house. Questo dovevano avere pensato i giocatori dei Pacers prima della gara 5 che ha consentito ad Indiana di andare sul 2-3 nella serie contro Los Angeles.

Jalen Rose, inarrestabile in gara 5I Lakers sono stati letteralmente annientati dall'aggressività di Indiana, guidata da un Rose (32 punti, 6 rimbalzi e 5 assist) ed un Miller (25 punti) in grandissima serata.

La partita volge a favore dei Pacers già nel primo quarto, quando O'Neal, anche se strapotente in attacco, deve subire i tiri dai 5/6 metri di Smits: Shaquille raramente sceglie di andare sul perimetro e ne nascono buoni tiri che il centro olandese realizza facilmente.

"Siamo una squadra che gioca molto meglio con le spalle al muro - afferma Rose - e un 1-3 è un grande muro. Dobbiamo semplicemente prendere una gara alla volta e concentrarci solo su quella".

Bryant sembra aver ripreso il discorso da dove l'aveva lasciato in gara 4, ma è solo un'illusione: in attacco realizza solamente 8 punti con 4/20 dal campo ed è in difesa che dà un serio contributo, prima contro Jackson e Miller e poi anche contro Rose, vista l'incapacità dei suoi compagni di far fronte all'indemoniato numero 5 avversario.

Bryant, poco preciso al tiro in questa occasioneRiguardo alla partita di Kobe, coach Jackson ha affermato che "Bryant non ha trovato il giusto ritmo ed è per questo che ha fallito molti tiri". Ed ancora Jackson : "Sapevamo che questa sarebbe stata una partita molto difficile: nel primo tempo abbiamo tirato col 45% e loro col 61%. Le loro percentuali ci hanno messo in crisi e nel secondo tempo ci hanno surclassato anche a rimbalzo, dove poi si sono guadagnati molti tiri dalla lunetta".

Il primo quarto si chiude a più 11 (39-28) e ad inizio di seconda frazione Los Angeles dà l'impressione di poter accennare una rimonta: Harper e O'Neal mettono tiri importanti, ma i Pacers riescono ad uscire dalla situazione sfavorevole per riportarsi poi su un disarmante +19 all'intervallo.

D'ora in poi la partita sarà tutta in discesa per la squadra di Larry Bird, che otterrà molto da Austin Croshere (13 punti e 9 rimbalzi in 25 minuti) e anche da Dale Davis (8 punti e 8 rimbalzi).

L'esultanza di Reggie MillerI giocatori di Los Angeles sono frustrati dalla brutta prestazione e a farsi prendere dal nervosismo sono Fisher e Fox, due tecnici spesi ingenuamente che ben raffigurano il precario stato d'animo dei Lakers. Bryant commette addirittura 5 falli e viene richiamato in panchina. O'Neal è l'unico ad attestarsi sui soliti livelli e concluderà con 35 punti e 11 rimbalzi.

Gli ultimi 4 minuti di partita sono 'garbage time', buono per vedere all'opera gente che il parquet solitamente lo vede da lontano: interessante il quintetto dei Pacers con Tabak centro, Bender da ala forte, Croshere in ala piccola, Mullin in guardia e Rose come play.

"Penso che nonostante la sconfitta i Lakers si sentano bene - commenta Bird - Sono sul 3-2 ed hanno due partite in casa. Sono comunque contento della prestazione dei miei: abbiamo preso ottimi tiri e poi Jalen Rose è stato fantastico, non è stato egoista e ha detto la sua anche in difesa".

Finisce sul 120-87 con un'ovazione a Larry Bird : di certo il pubblico dell'Indiana non dimenticherà il lavoro magistrale compiuto dalla leggenda vivente di French Lick.

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L'MVP della partita
Jalen Rose ha giocato la sua miglior partita delle finali, e si merita il titolo di miglior giocatore perché è stato straordinario, l'unico Pacer a credere veramente nella possibile rimonta. L'uomo da Detroit ha avuto percentuali incredibili: 12-18 da due, 4-5 da tre e 4-4 ai liberi ed ha segnato 32 punti. Un problema in più per Los Angeles, che dovrà stare molto attento a questo ragazzo, che ha come sogno nel cassetto quello di giocare playmaker nella NBA, ma per ora pare cavarsela benissimo nel ruolo di ala piccola....
I giocatori chiave
La chiave della partita è stata la incredibile percentuale al tiro di Indiana, che ha spostato la partita a favore della squadra di casa: 39 su 68, vale a dire il 58 %, una percentuale mostruosa. Un altro fattore importante della partita sono stati i rimbalzi conquistati dai Pacers: 46 contro 34 e sappiamo che chi vince sotto i tabelloni generalemente vince la partita.
La delusione
Tutti i Lakers tranne Shaquille O'Neal, l'unico a salvarsi. Sembrava una squadra lontanissima parente di quella vista in gara 4, Kobe Bryant non è stato un fattore, per lui solo 8 punti con un 4-20 dal campo. Per il resto Lakers tramortiti da Rose e Miller, ai quali Jackson non ha saputo trovare degli antidoti. Ancora una volta brutta prova di Glen Rice, che ormai non si sente più un giocatore gialloviola.
Il tema tattico
In vista di una gara 6 spettacolare, i Lakers devono solo trovare il supporting cast di Shaq, come fatto in gara 4: perché "il diesel" da solo non può far sfruttare il match-point a disposizione di L.A. Per quanto riguarda Larry Bird, dovrà ritrovare le percentuali terrificanti di questa sera, perché allo Staples Center non si vince nel modo in cui hanno giocato i Pacers nelle prime 2 partite.

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