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La Pace e la Guerra

Quale pace? Cosa bisogna fare?

 

Cos’è la guerra e a cosa porta?

Inutile dire che la guerra porta sempre a gravi conseguenze: odio, distruzione, morti, vendette, ingenti spese economiche, e infine ad altre guerre ancora.

La guerra si autoalimenta ricorsivamente, si ripete e si ricrea, moltiplicandosi e diffondendo solamente il male a discapito del bene. Poi bisogna sempre passare anni per ricostruire ciò che è stato distrutto o destabilizzato.

La storia ci racconta di molte guerre iniziate per eventi quasi banali. La società è la media dei singoli individui ma oggi stiamo notando che la situazione sta deteriorando e prendendo un assetto a dir poco preoccupante. Infatti, se è vero che la società è la media dei singoli individui non è comunque vero che la nazione si fa portavoce di tutti noi. Per vederlo basta poco, siamo quasi tutti per la pace, ma quei pochi “bambini capricciosi” che si fanno portavoce ci ignorano spudoratamente dando ascolto solo al proprio desiderio di affermazione, vendetta e odio. Credo che non abbiano idea di cosa sia veramente la guerra. Nelle profezie bibliche le nazioni che si fanno la guerra sono rappresentate come bestie prive di senno il cui unico obiettivo è divorare e uccidere. L’uomo ha il controllo di sé, l’intelligenza e la saggezza senza eguali in natura, ma getta via tutto pur di fare la guerra e lasciare libera la bestia che è il lui. La cosa grave è che questa bestia divora gli altri intorno a lui e termina la sua opera col divorare anche chi l’ha liberata dentro di sé.

 

Cristianesimo che distrugge

Quando poi si unisce la propria religione con il potere distruttivo della guerra, il disastro diventa totale. Invece di aiutare, non fa altro che rendere più difficile o persino impossibile la conversione di persone al cristianesimo. Quante persone ho visto diventare atee perché hanno visto le “crociate” fatte in nome del cristianesimo, quando Dio non era affatto presente perché nessuno lo aveva chiamato o nemmeno consultato. Quando l’uomo sostituisce le proprie idee alla volontà di Dio e le spaccia per divine, è l’inizio di una decadenza. Ci dobbiamo chiedere se crediamo davvero in Dio. Se ci crediamo non possiamo stare zitti quando sentiamo George W. Bush dire “questa è una guerra tra il bene ed il male” quando tra quelli che dovrebbero comporre il “bene” ci sono sfruttatori del terzo mondo, uomini che prosperano col petrolio impedendoci di usare fonti alternative per salvare le nostre generazioni future, politici corrotti e capi militari che sono più a favore del regno di satana che di quello di Dio. Prima si dava la caccia e si demonizzava Bin Laden, ora invece lo sguardo assatanato si è impercettibilmente spostato su Saddam e di Bin Laden non si sente praticamente più niente. Perché? Non è forse un gioco? Non è forse solo vecchio odio e rancore? O forse un tentativo per Bush junior di supplire ai fallimenti di suo padre nel Desert Storm proprio contro Saddam?  O forse c’è di mezzo il petrolio?

Io non ho una risposta come la gente preferirebbe ricevere e credere pur di non restare nel dubbio, ma so cosa non deve essere fatto. Quanta distruzione e quante uccisioni devono ancora essere fatte in nome della presunta fede?

Una donna ispirata da Dio ha raccontato oltre 120 anni fa cosa era accaduto quando un missionario cercava di presentare Dio ad un capo indiano durante il periodo della colonizzazione dell’America (proviamo a fermarci e a riflettere per un solo su questa storia vera):

 

“Persone che attestano di essere cristiane hanno fatto un danno maggiore attraverso la propria incoerenza nelle azioni più  di quanto possano fare gli oppositori. ... Quando un missionario cercò di far diventare cristiano un capo indiano ... egli rispose: "Il cristiano mente, il cristiano inganna, il cristiano ruba, beve, uccide, il cristiano mi deruba delle mie terre e stermina la mia tribù," aggiungendo con superiorità e onore, "Io non sarò mai  un cristiano." Ahimè  se questo evento descrive davvero il percorso di alcuni di  coloro che sono visti dal mondo come rappresentanti di Cristo!” {ST, December 8, 1881 par. 10}

 

Quel capo indiano dal suo punto di vista aveva ragione! Lui aveva più valori etici dei presunti cristiani che aveva incontrato. Di sicuro Dio terrà conto di questo e non del fatto che ha detto di non voler diventare cristiano, perché se il cristianesimo fosse stato come credeva lui, allora era meglio essere indiani. La cosa molto triste è che oggi noi cristiani stiamo dando questa stessa immagine agli islamici che vivono in quei paesi e che hanno subito le nostre bombe e i nostri inganni in passato. Devo forse ribadire ancora che siamo stati noi occidentali a vendere le armi ai talebali e a Saddam? Dico forse qualcosa di nuovo se dico che l’America ha usato la menzogna e il tradimento per ottenere i suoi scopi? I talebani servivano a combattere il controllo della Russia quando era ancora unita, poi, quando non servivano più, li hanno lasciati in balia di sé stessi. Così, dato che il loro governo era saltato per l’aiuto degli americani, e dato che ora erano stati abbandonati, si sono messi in piedi da soli e hanno sviluppato odio e rancore per l’America. Possiamo forse dare loro tutte le colpe? La verità non è mai da una parte sola a meno che Dio non si manifesti in maniera sovrannaturale con pieno favore per una parte. Ma questo non sta accadendo. L’America è nata con dei principi di libertà senza eguali, ma deve ritornare alla purezza dei principi cristiani, perché li sta perdendo. La stessa cosa stiamo rischiando noi tutti se andiamo dietro ai capricci e alle pazzie di poche persone che sono in grado di far ricadere su tutti noi delle terribili conseguenze.

 

Pace egoista, vera pace e non prosperità al male

Anche se quasi tutti parlano di pace, gli obiettivi sono diversi. C’è chi guarda solo il fatto che la pace può garantire la propria possibilità di prosperare economicamente o di poter mantenere un certo stile di vita riprovevole in una vita di egoismo che non verrà premiata da Dio. Se è vero che il nostro obiettivo è non fare la guerra è anche vero che dovrebbe essere anche quello di non permettere alla “pace” di far prosperare il male nella nostra società. Il nostro “NO!” alla guerra dovrebbe essere anche un “NO!” alla violenza che ci tartassa nel mondo del cinema. Come si fa a non credere all’esistenza di satana! Satana esiste ed è purtroppo un’intelligenza di gran lunga superiore a quella umana. Lui sa cos’è l’educazione, lui sa cosa vuol dire contemplare e abituarsi a qualcosa di sbagliato a tal punto da non vederci più male, lui sa quanta libertà di movimento ha se l’uomo dice a sé stesso “tanto è finzione” quando i propri figli vedono violenze inaudite. Ci affidiamo sempre alla nostra capacità cosciente di distinguere tra realtà e finzione permettendo a noi e ai nostri figli di vedere il male, quando invece pochi sanno che a livello inconscio immagazziniamo tutto per vero senza distinzione tra realtà e finzione. Tanti per non crederci dicono “tanto io mica vado ad uccidere dopo che vedo quelle cose” eppure non vedono l’odio che risiede dentro loro e che abbassa le loro difese immunitarie come la scienza ha dimostrato di recente. Non serve stuprare o uccidere per intraprendere una strada di malvagità. La pace non si basa sul “fai ciò che vuoi” come disse Aleister Crowley, padre del satanismo moderno, ma sul vivere con coerenza, responsabilità, discernimento, azione, principi e sapendo dire di “NO!” al momento opportuno sia a sé stessi che agli altri. Ancora oggi mi chiedo come satana abbia fatto a portare l’intera società a promuovere il “fai ciò che vuoi” di Crowley. Pensate che sia uscito fuori tema? Per niente! E’ proprio il “fai ciò che vuoi” che sta controllando i pochi che stanno per versare l’ultima goccia che convincerà definitivamente molte nazioni del Medio Oriente a schierarsi contro l’occidente.

Ma lo vogliamo davvero il terrorismo? Siamo pronti a combattere le conseguenze delle nostre azioni? Crediamo che sia questo il mezzo per convincerli che non siamo “il male”?

 

Razzismo e intolleranza, occhio per occhio

Tra quelli che fanno parte del “bene secondo Bush“ ci sono autori del mondo del cinema che hanno diffuso ideali di violenza nei film, hanno abituato i bambini a vedere uccisioni, odio, distruzione e guerra e magari hanno persino dato delle “belle” idee al terrorismo. “No…è morto per finta” è la risposta che i genitori devono rifilare ai bambini che chiedono se è una persona di un film e morta veramente. Tutto quello che stiamo facendo sta favorendo il razzismo e l’intolleranza. Nel mondo occidentale sono state già fatte azioni di vandalismo e violenza contro a persone che anche solamente assomigliavano ad arabi e islamici. Altri invece come vedono una persona islamica la etichettano come estremista devota al terrorismo. Questo mi fa capire che tanta gente non ha capito un accidente di valori etici, di cristianesimo e di cosa sta accadendo veramente.

Tempo fa ho sentito una storia riguardante Ghandi. Ghandi era in Inghilterra e voleva entrare in una chiesa cristiana, ma gli fu negato l’accesso perché non era vestito con “decenza” (e perché era del terzo mondo). Così Ghandi disse “dite si al cristianesimo, ma dite no ai cristiani”. Indipendentemente dalla veridicità della storia o dei dettagli che non ho potuto verificare, dovrebbe portarci comunque a riflettere e non poco sui nostri parametri di valutazione. Quando la smetteremo di guardare solo alle apparenze e agire in base ad esse? Quante azioni sarebbero potute essere più efficaci se avessimo agito diversamente?

 

Libertà religiosa e tolleranza, la soluzione

Perché poi dobbiamo mettere la religione di mezzo? La usiamo come metodo per dare supporto alle nostre idee senza ascoltare Dio? Sappiamo bene che il Cristianesimo è la religione più diffusa al mondo e che l’Islamismo è al secondo posto. Stiamo commettendo un grave errore. Stiamo a tutti gli effetti usando il nome di Dio invano, anzi, persino per una causa sbagliata, trasgredendo tutta la legge divina in un colpo solo come dice la Bibbia:

Giacomo 2:10-13 “Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti.”

Poi continua dicendo: “Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà. Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio.

 

1 Giovanni 4:18-21 “Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore. Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.

 

1 Giovanni 3:14,15 “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede in sé stesso la vita eterna.

 

Togliamo l’odio dalla società, dall’educazione e dai media e torniamo ai principi sani e la protezione di Dio sarà più potente di quella che noi crediamo di poter ottenere da soli. La pace sarà così una vera pace. Promuoviamo la libertà religiosa, l’amore, i valori etici, la tolleranza, la sensibilità alla sofferenza altrui.

Come ho detto prima, la società è la media dei singoli individui, quindi iniziamo a togliere con determinazione l’odio dalle nostre vite, a insegnare lo stesso ai nostri figli, o a chi abbiamo occasione di educare se siamo insegnanti e presentiamo questo messaggio a tutti coloro che abbiamo intorno. Facendo così avremmo fatto proprio l’unica e grande cosa che Cristo ci ha detto di fare.

 

1 Giovanni 3:9-11 “Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri.

 

Dio vi benedica e vi guidi tutti ad abbandonare ogni forma di odio e ogni vostro desiderio che ad alcune persone possa accadere qualcosa di male.

 

Cristian

 



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