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La vera conversione:

 

Cosa non è la vera conversione

-Si può convincere o “convertire” una persona alle dottrine, oppure alla divinità di Cristo e all’esistenza di Dio. Ma nulla di tutto ciò indica la vera conversione.

-Nella parabola delle 10 vergini tutte credevano in Dio, in Cristo, nei suoi insegnamenti, osservavano tutti i suoi comandamenti, ma 5 non si sono salvate nonostante facessero tutto questo.

-Si può essere nella chiesa da 50, 80 anni e pensare di essere stati convertiti, ma non essersi mai convertiti davvero.

-Si può avere osservato tutti i comandamenti ed i precetti della Bibbia come li segue la chiesa avventista (o quelli di qualsiasi altra chiesa), anche per tutta la vita e non essersi mai convertiti.

 

Cosa è la vera conversione

-Allora cosa è la vera conversione?

Il cambiamento del carattere

-E’ il cambiamento del carattere. Chiedere e lasciare che Dio cambi tutto il nostro essere, e per fare questo basta che Cristo ci cambi solo il carattere. L’intero essere cambierà di conseguenza.

-Il nostro carattere è l’unica cosa che porteremo nell’eternità …(EGW)

-Se il peccato è come una malattia che si diffonde in ogni cosa che tocca, il nostro carattere è il mezzo di evangelizzazione più potente. Il nostro carattere verrà letto prima di quello che diciamo.

(Citazioni da Ellen White n.1,3,4,7,8.  Versetti -  Mal 3:1-4, 1 Gio. 3:2,3)

La preghiera

-La preghiera è il respiro dell’anima e senza di questa non avviene cambiamento se non di tipo superficiale e fragile. Bisogna costruire sulla roccia e non sulla sabbia. La roccia è Cristo, i mattoni sono le cose che conosciamo della Parola di Dio, il cemento per fissarli è la preghiera. Senza preghiera abbiamo solo tanti mattoni che non ci sono serviti a niente, se non per fare un fragile muro che crollerà subito appena arriverà il maltempo. La conoscenza da sola non ci salva.

Un lavoro personale

-(1 Cor 13:4-6:) Come fare a capire se viviamo in una vera conversione? Se leggendo questo versetto avete pensato agli altri vuol dire che c’è più strada da fare. Per il cambiamento dobbiamo pensare prima a noi, poi agli altri. Se diamo qualcosa per scontato o crediamo non faccia parte di noi, sbagliamo, soprattutto se si tratta di motivazioni egoistiche o centrate sulla nostra persona.

L’amore per gli altri

-Non confondiamo l’amore con la passione che parte dall’uomo. Una è costruttiva e l’altra è distruttiva. L’amore è in armonia con lo Spirito di Dio, la passione è il desiderio di forzare le opinioni degli altri, di vederli come vogliamo noi (anche se nascoste sotto motivazioni elevate, come il vederli convertiti o il vederli cambiare abitudini o idee). La passione è dura, è mista a forte ansia, non è leggera e attraente verso Cristo come Lui sa fare con noi se capiamo a fondo il suo carattere.

-L’amore si mostra con piccole azioni e non con una grande e unica azione.

-Il vero amore attira verso Dio e non verso sé. (Cit. 5. Versetto 1 Cor 13:4-6)

Far notare il peccato è il lavoro dello Spirito Santo, non il nostro

-I danni che possiamo fare agendo senza la vera conversione possono essere indelebili. Per questo non dobbiamo mai agire o parlare ad altri senza che la voce di Dio ci mostri cosa fare. Ancora più lavoro su noistessi va fatto prima di dare un ammonimento.

-Se ci focalizziamo sui dettagli negativi veniamo cambiati in male. E’ il lavoro dello Spirito Santo far accorgere gli altri di peccato, non dipende da noi, noi raggiungiamo malapena la ragione. Possono anche arrivare a dirci, “Si, hai ragione!” e ce ne andiamo felici senza accorgerci che abbiamo solo intralciato l’opera dello Spirito Santo. E’ lui a dirci se dobbiamo dire qualcosa, cosa dire e come dire. (Cit. 2,6)

-Solo Dio sa rimproverarci davvero, noi possiamo solo portare gli altri a sviluppare un rapporto diretto con lo Spirito Santo e avremo fatto molto di più che dire una frase.

 

Testi biblici

-1 Cor. 13: 4-6L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità;

-Malachia 3:1-4 “«Ecco, io vi mando il mio messaggero, che spianerà la via davanti a me e subito il Signore, che voi cercate, l'Angelo del patto, che voi desiderate, entrerà nel suo tempio. Ecco egli viene», dice il SIGNORE degli eserciti. Chi potrà resistere nel giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piedi quando egli apparirà? Egli infatti è come il fuoco del fonditore, come la potassa dei lavatori di panni. Egli si metterà seduto, come chi raffina e purifica l'argento, e purificherà i figli di Levi e li raffinerà come si fa dell'oro e dell'argento; ed essi offriranno al SIGNORE offerte giuste. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al SIGNORE, come nei giorni antichi, come negli anni passati. (cfr Mat 3:11) [Se vogliamo che Dio accetti la nostra offerta di noistessi dobbiamo farci purificare e affinare con il fuoco. Forse non sarà indolore, ma ci fa evitare la morte, eterna.]

-1 Giovanni 3:2,3Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è. E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro. [Nella speranza del suo ritorno solo chi si è lasciato purificare già prima della Sua venuta sarà salvato. Non chi ha semplicemente osservato i comandamenti e creduto. La purificazione non è il “non fare”! (Rileggi e rifletti)]

 

Testi presi e tradotti da Ellen White

1) Il giorno della Pentecoste ha fornito una circostanza stupenda. Che testimonianza incredibile è stata data per l’abbondanza della grazia di Cristo quando è sceso lo Spirito Santo! Perché coloro che dicono o pretendono di credere a verità avanzate vivono così al di sotto dei loro privilegi? Perché mischiano il proprio ego con tutto quello che fanno? Se butteranno via il proprio io, Gesù verserà sul loro essere assetato un rifornimento costante dal fiume della vita…{RC 304.4}

2) Noi possiamo solo mostrare la somiglianza con Cristo attraverso il nostro carattere, e le nostre parole ed il nostro comportamento producono negli altri un profondo, duraturo, aumento dell’amore per Cristo, e noi rendiamo visibile…che ci conformiamo all’immagine di Gesù Cristo.   {SD 311.2}

3) La verità, una continua prova. [Mal 3:1-3] Ogni parte del nostro carattere che non può entrare nella città di Dio sarà rimproverata [Da chi? Dallo Spirito Santo!]; se ci sottoponiamo al Signore per essere purificati e raffinati, tutte le scorie, la spazzatura, e le cose stagnanti verranno consumate.[E’ un fuoco reale, ma spirituale]. Come le persone scelte da Dio riceveranno la luce appropriata per questo tempo, non saranno portati ad esaltarsi. Non si costruiranno un modello [di sé o altri] con cui confrontare e misurare il proprio carattere; perché il Signore ha dato un unico modello [Cristo], con il quale ogni carattere deve essere messo alla prova.

4) E’ contemplando che siamo cambiati. E mentre vengono ignorati quei sacri precetti, con i quali Dio ha rivelato la sua perfezione e santità [purezza] del Suo carattere all’uomo, e mentre le menti delle persone sono attratte da insegnamenti e teorie umane, non c’è da stupirsi che è seguito un declino della pietà vitale nella chiesa. Dice il Signore, “«Il mio popolo infatti ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d'acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l'acqua.” Geremia 2:13.--GC 478 (1911).  {1MCP 332.1}

[Questo accade quando siamo noi a fare le cose senza di Lui. Anche se facciamo il bene, ma senza di Lui, avremo una cisterna di amore, vita e gioia che perde e non ci sarà abbondanza da dare agli altri.]

5) Non un criterio per gli altri.—Dio non desidera che tu renda la tua coscienza [e carattere] un criterio per gli altri. Hai un incarico da svolgere, ed è quello di renderti gioioso e di coltivare l’altruismo [focalizzarsi sugli altri] nelle tue emozioni fino a che rendere felici tutti intorno a te diventerà il tuo più grande desiderio.--4T 62 (1876).  {1MCP 327.2} [Dio non vuole che il nostro essere raffinati diventi una ragione di vanto, perché in tal caso dimostrerebbe invece che il processo non è in atto.]

6) L’amore a somiglianza di Cristo si rende il più costruttivo per le motivazioni e le azioni degli altri. Non espone inutilmente i loro errori; non ascolta ansiosamente [e attentamente] notizie sfavorevoli [riguardo alle persone], ma piuttosto cerca di portare la mente sulle buone qualità degli altri.--AA 319 (1911).  {1MCP 209.1}

7) Un processo di raffinazione. –[Mal. 3:3,4] In questi versetti è mostrato un processo di purificazione e raffinazione, che deve essere portato avanti dal Signore degli eserciti nei cuori [nel carattere, nella mente] degli uomini . Questo processo è molto pesante per l’essere, ma è solo così che le scorie possono essere tolte. Per necessità dobbiamo affrontare delle prove; perché solo attraverso queste siamo portati vicino al Padre celeste, in obbedienza alla Sua volontà, affinché possiamo offrirgli un’offerta in giustizia. [L’offerta di noi stessi al Padre può essere accettata solo senza peccato, è per questo che Cristo ci sta fisicamente cambiando nel carattere dal Suo santuario.]

8) Il carattere che coltiviamo, gli atteggiamenti che assumiamo oggi, ci stanno fissando il nostro destino futuro. Stiamo tutti facendo una scelta: Essere con i santi nella Città di Luce, o con i malvagi, fuori dalla città. I princìpi che governano le nostre azioni sulla terra sono conosciuti in cielo e le nostre azioni sono registrate nel libro. In questo libro si vede se i nostri caratteri sono a somiglianza di Cristo…Siamo vergini sagge?...Questa è la questione che stiamo decidendo oggi attraverso il nostro carattere ed il nostro atteggiamento…{RC 303.3} [notare come EGW stessa pone la saggezza delle vergini uguale al lavoro fatto da Cristo sul nostro carattere, in base a quanto lo abbiamo lasciato lavorare]

 

Nicodemo:

NRV Giovanni 3:1-19 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei.

 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui».

 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».

 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?»

 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo".

 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».  Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d'Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo che è nel cielo. «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte;  ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».

[Nicodemo aveva già riconosciuto Cristo, ma aveva ancora bisogno di un cambiamento di carattere, non attraverso i suoi sforzi, ma con acqua e Spirito. Solo Cristo può farlo, ma solo se ci arrendiamo a lui.]



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