110. Preghiera Karabagh, antica

Mentre nei tappeti da preghiera turcomanni troviamo una sorta di raggi orientati verso un motivo Kociak posto in cima alla cuspide o verso un punto immaginario, qui una corona di raggi è diretta verso un motivo totemico rosso, di origine preislamica, che si trova nella cuspide della nicchia di preghiera. Questa è delimitata da una fascia bianca, mentre il campo dei mihrab è decorato a bande verticali variopinte, con boteh e losanghe magiche quadripartite disposti in file alterne parallele. Cornice a Medacyl nero azzurra, bordura a fondo nero con lo stesso disegno della fascia bianca che contorna il mihrab. Testata inferiore riparata, ma per il resto conservazione buona. 123 x 105 cm.[Image]

115. Karabagh, antico

L'esemplare presenta il tipico cromatismo di quest'area con toni che vanno dal rosa al celeste e al verde giada, abilmente combinati con altri colori nitidi e vivaci. Su un fondo color indaco, compaiono due colonne di losanghe uncinate inscritte in poligoni tra loro molto ravvicinati. S'altemano irì diagonale nelle tonalità del rosso e dell'avorio. Bordo medacyi simmetrico colorato altrettanto vistosamente su fondo bianco. Lana d'altopiano lunga e di prima qualità, vello alto, buona conservazione. 266x122 cm

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130. Karabagh a uccelli, antico

Nel XVIII sec., maestri tessitori armeni del territorio del Karabagh 1 devono esser stati chiamati alla Savonnerie, Al loro ritomo, annodarono queste "opere d'arte", ma fortunatamente l'Occidente non ha esercitato molto spesso un cosi fecondo influsso sui tappeti orientali. 580 x 110 cm. [Image]

146. Preghiera Ghendje, antica

Alberi della vita in raffigurazioni diverse sono il tema fondamentale di questo piccolo tappeto da preghiera carico di simboli. E 'significativo che sui rami dell'albero della vita centrale, in bianco, siano posati quattro uccelli più un quinto uccello bianco che fa la guardia sulla cima. Probabilmente si tratta di un regalo di nozze, sul quale, a ricordo del giorno memorabile, sono raffigurati gli sposi ai due lati di un albero della vita e, ai loro piedi, ancora due grossi uccelli, un motivo derivato dall'arte popolare. Le mani bianche e il pettine, sopra il quale è disposta una piccola tenda, come una nicchia di Mihrab, stanno a significare la purezza interiore dell'orante. Un esemplare ricco di piacevoli dettagli. Originale raffigurazione di una coppia di uccelli in basso, che guardano nella stessa direzione, probabilmente ancora un simbolo del matrimonio. La staticità della bordura principale compensa la vivacità dei campo centrale. Ottima conservazione. 160 x 80 cm. [Image]

171. Ghendje, datato 1264 (= 1848)

Il fondo è strutturato con rigatura in diagonale. Gli omamenti sparsi sono costituiti da motivi a "S" angolosi e stilizzati, da simboli della fertilità e da losanghe quadripartite. Imponente il bordo a granchi. Tipica lana a fibra lunga d'altopiano. Il marrone è leggermente corroso, ma il vello è in ottimo stato. Shirasi originale. Sulla testata superiore gli orditi sono intrecciati in modo particolarmente fine. 378x 112 cm. [Image]

187. Lenkoran, antico

in questo esemplare le bande bianche sono disposte simmetricamente attorno all'ottagono a forma di gól. è difficile qui stabilire se si tratti di residui di una antica struttura a losanghe oppure se i grandi tappeti a losanghe delle manifatture dei XVIII sec. avevano essi stessi trasformato i motivi di una più antica arte popolare, e si ha l'impressione che i Lenkoran imitino gli ornamenti degli antichi tappeti ad animali dei XV sec. piuttosto che i tappeti a draghi del XVII-XVIII sec. Uncini talismanici ricoprono fittamente il fondo marrone cupo. [Image]

216. Akstafa, antico

Ouesto pezzo è stato finernente annodato, come è consueto in questo gruppo di tappeti, con lana vellutata e selezionata. E' insolito il fatto che la coppia di uccelli in alto sia capovolta. 315x 117 cm. [Image]

233. Preghiera Marasali, datata 1211 (= 1797)

Un pezzo severo e maestoso. Raramente nei Marasali si trovano forme di boteh come queste, che presentano una coroncina e sono di ben undici colori diversi. Il campo centrale e quello soprastante la nicchia irradiano una particolare luminosità, ma ciò che più colpisce sono le molte iscrizioni collocate tutt'intorno alla bordura principale bianca e alla fascia del Mihrab, veramente insolite nei tappeti caucasici. Sulla punta della cuspide compare il nome di Allah. L'annodatura finissima, rende il tappeto morbido al tatto come un panno. Buona conservazione. 140 x 99 cm. [Image]

236. Preghiera Marasali con seta

Datato e con una iscrizione ai due lati della cuspide (vedi particolare), 1216 (= 1802). Benché la seta sia stata prodotta da sempre nel territorio dello Shirwan, è stata usata molto di rado per i tappeti.- conosciamo solo pochi esemplari, certamente prodotti come dono per qualche alta personalità. Il reticolo a losanghe delicatamente disegnato su fondo rosso cupo crea una composizione a rombi che s'altemano per forma e colore. La struttura a losanghe, la cui forma ad angolo acuto si ripete all'interno della cuspide, è messa in risalto dal bianco. Il mihrab è delineato da una delicata fascia di contorno bianca con motivi Marasali. Nella parte inclinata i caratteristici motivi di uccelli sono stati inseriti con raffinata sapienza. Tipica bordura principale Marasali di esecuzione molto accurata, in lana kurk (si ottiene pettinando il vello invernale dei collo delle pecore). Ordito in seta. Conservazione perfetta. Parziale impiego della seta anche nella bordura e nell'incorniciatura della nicchia. Rara finitura Sumakh nella testata superiore. 124 x 1 00 cm. [Image]

253. Shirwan a fiori

Datato due volte 1292 (1875). Un classico Shirwan floreale con disposizione diagonale degli ornamenti nella caratteristica colorazione su fondo blu cupo. 1 "fiori a fiamme" (anche detti "fiocco di neve")hanno come motivo centrale la stella a otto punte. Bordura cufica. Colori brillanti e nitidi. 276x 122 cm. [Image]

309. Kuba, fine dei XVIII sec./ inizio XIX

In questo tappeto del territorio di Kuba-Shirwan del nord, sicuramente di annodatura di atelier urbano, si nota ancora con chiarezza la progettazione di un preciso disegno modulare. Nonostante che il motivo Awshan sia qui proposto in scala ridotta, il tappeto presenta la grandiosa composizione dei primi tappeti Kuba, con uno schema strutturale interno costituito da due grandi forme a losanga che ricoprono tutto il campo, contrassegnate dai medaglioni a rosetta rotondi. La concezione fondamentale ricorda molto il motivo herati con i suoi tralci di foglie biforcute, congiunte a quattro in un punto centrale. Tutta la composizione è costituita da sei file sfalsate di due soli gruppi di motivi, concepiti in proporzioni perfette: un capolavoro di progettazione. Colori chiari in molte gradazioni. Ordito su due livelli. Pezzo da collezione. (Con lo stesso disegno e pressoché identici colori esistono esemplari tessuti con orditi su di un solo piano e con trama in cotone, che vengono generalmente attribuiti a Khila. [Image]

329. Preghiera Kuba, antica

Il campo della preghiera in avorio chiaro è messo in risalto dalla cornice blu scuro. La nicchia è sobriamente delineata da una delicata fascia gialla posta sopra l'antico reticolo dentellato a nido d'ape. Questo è decorato finemente e in modo vario con motivi prevalentemente fioreali. Sopra la cuspide troviamo i piccoli amuleti Muska ornati con gioielli. Ancora al di sopra, un pannello con fregi a ottagono, elemento insolito per un tappeto caucasico ma comune nei tappeti da preghiera anatolici. Su entrambe le testate gli orditi sono intrecciati e rifiniti con punti Sumakh azzurri come gli shirasi. Ottima conservazione. 174 x 135 cm. [Image]

355. Ci-Ci, antico

1 poligoni scalettati e uncinati, allineati cromaticamente in diagonale, costituiscono l'unico disegno dei campo. La significativa stella a otto punte, che costituisce il centro dei poligoni, si ripete nel bordo interno a stelle tipicamente Ci-Ci, che qui è rappresentato in una ricca e particolarmente luminosa policromia. 205 x 1 13 cm. [Image]

371. Perepedil, antico

La particolarità di quest'esemplare sono le forme decorative a riquadri che, alternate alle "spade", convergono dal bordo verso i motivi Wurma e gli ornamenti quadrati chiari e a forma di sigillo ai lati dei fiori Karagashli. Cornice non appariscente.- la bella bordura cufica a fondo rosso porta ai due lati i bordi secondari Ci-Ci con le barrette in diagonale. Un bordo a stelle su fondo bianco fa da cornice intema, mentre quella esterna è un bordo Medacyl rosso-giallo. 183 x 127 cm.

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419. Daghestan, datato 1317 (= 1899)

Sette losanghe uncinate di colori diversi coprono il campo interno blu scuro, cinto da un fine contorno dorato a mo' di merletto. Tripla cornice di bordure con firma e data poco chiare nella bordura principale. 1 bordi secondari sono a fiori s fondo azzurro chiaro. Orditi fortemente depressi e piatto shirasi azzurro. Forte effetto di rilievo delle linee di contorno marrone scuro corroso. 126 x 9 1 cm. [Image]

444. Lesghi, antico

Il giallo chiaro d'una luminosità intensa, che secondo Schúrmann è caratteristico dei Lesghi, è qui coperto da un tenue reticolo a losanghe. Com'è consuetudine nel Daghestan, la bordura principale è a fondo rosso, qui con un raro motivo Ci-Ci. I bordi secondari in colori chiari conferiscono al pezzo quiete e nitore. Tipico Kilim bianco su entrambe le testate e tracce di fili dell'ordito intrecciati tre volte orizzontalmente.

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453. Kilim Kuba, antico

Contrariamente al precedente, che è strutturato secondo uno schema assiale a simmetria speculare, il motivo di base defl'esemplare in esame sembra essere più vicino alla forma originaria, che dobbiamo ricercare nel disegno a pelle d'animale. Un'altra prova della forma arcaica potrebbe essere l'impostazione diagonale data dall'alternanza dei colori. Comunque in questo gruppo di Kilim domina una sorprendente fedeltà alla tradizione, che s'evidenzia fino nella bordura, anche se in questo esemplare ci si è presi la libertà di spargere sterline bianche sul fondo azzurro scuro. Colori belli e antichi. Stato di conservazione molto buono rispetto all'età elevata. 295 x 184 cm. [Image]

465. Sumakh a draghi, antico

Mantenendo una precisa simmetria rispetto all'asse mediano, larghe fasce bianche e verdi si incrociano e si intrecciano per tutta la larghezza dei campo formando una sorta di reticolo a losanghe, analogo a quello presente nei classici tappeti a draghi del XVII e XVIII secolo. Forme altamerìte stilizzate riempiono le fasce suddette e fra queste troviamo anche alcuni animali, che non sono rappresentati statici, ma in movimento. Un pezzo di grande luminosità e forza espressiva. Ornamenti d'un giallo radioso sono contrapposti al fondo rosso mattone, azzurro chiaro contro avorio e reseda chiaro. Bordi secondari azzurro chiaro accompagnano la bordura principale giallo oro. La cornice esterna a cane che corre è un fattore presente nella quasi totalità dei Sumakh. 264 x 205 cm. [Image]