LE PORTE DI TRASMISSIONE ANALOGICHE

 

La porta di trasmissione è un interruttore elettrico statico realizzato in tecnologia unipolare con mosfet complementari (CMOS). I componenti base delle porte di trasmissione, sono i mosfet di tipo complementare, ovvero a canale P ed a canale N. La porta consente il passaggio di un segnale analogico o digitale oppure lo impedisce, in funzione dello stato logico dell’elettrodo di comando, indicato con EN. In questo modo è possibile realizzare un dispositivo bidirezionale, in grado di comportarsi:

L’obbiettivo d’impiego della porta di trasmissione, è ottenere una bassa impedenza tra gli elettrodi indicati con Y e Z, a seguito di un comando fornito al gate EN. Le porte di trasmissione possono essere utilizzate sia in schemi logici che in schemi analogici. Negli impieghi logici si richiede unicamente di consentire o impedire il passaggio di segnali aventi due soli livelli; negli impieghi analogici, la porta deve essere in grado di non introdurre alterazioni sulla informazione connessa alle variazioni d’ampiezza del segnale.

Gli switch inseriti nel circuito hanno la funzione, insieme alla porta logica, di far si che i segnali derivanti dalle due termoresistenze, arrivino all’ingresso del convertitore analogico digitale uno per volta. Questo perchè l’intregrato può leggere un solo segnale alla volta, ma così facendo alla sua uscita riusciamo ad ottenere entrambe le temperature, quella di testa e quella di coda.

Come precedentemente detto, il comportamento delle porte di trasmissione dipende dallo stato logico dell’elettrodo di comando. A seconda del comando che viene inviato al canale 3, allo switch U1B, essendo collegato direttamente al canale, arriva lo stesso livello logico. Al contrario alla porta di trasmissione U1A, essendo preceduta da una porta logica di tipo NOT, arriverà il segnale invertito. Questo procedimento fa si che quando uno switch sia aperto l’altro sia chiuso, e viceversa, così da permettere il passaggio di uno solo dei due segnali che rappresentano le temperature.

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