solo per volenterosi! corso di Leccese
"SantoRonzu"

Ordinari del corso:
Prof.ssa Ferente Tartarughi - Prof. Dingo Rabbioso
solo per volenterosi!

 

IMPARATE L'INDIALETTO CHE BENE FA

VERBO ESSERE
io sono - ieu suntu
tu sei - tie sinti
lui č - iddhru ete
noi siamo - nui simu
voi siete - ui siti
loro sono - iddhri suntu

 

VERBO AVERE
in caso di possesso:

io ho un cane - ieu tegnu nnu cane
tu hai un porco - tie tieni nnu puercu
egli ha una cagna - iddhru tene nna cane
noi abbiamo due coglioni - nui tenimu ddu cugghiuni
voi avete un coglione - ui teniti nnu cugghiune
loro hanno - iddhri tenenu


si dice, negli altri casi:

io ho visto - ieu aggiu histu
tu hai visto - tie ha iistu
egli ha visto - iddhru ha bbistu
noi abbiamo visto - nui imu histu
voi avete visto - ui iti histu
loro hanno visto - iddhti hannu histu




I verbi preferiti dal Santo:

"'Nargiare"
marinare la scuola, non presentarsi a lezione; nel magliese si usa "Salare", che nel leccese assume un altro significato (vedi sotto)

"Squariare"
esprime un concetto inesistente in italiano, significa "lasciar passare il tempo."

"Salare"
vocabolo militaresco che indica dentifricio sui genitali maschili; nel magliese assume il significato di "'Nargiare" (vedi sopra)

"Ziccare"
ovvero acchiappare, prendere;
es: Ci te ziccu te ciu = se ti acchiappo ti uccido

I vocaboli preferiti dal Santo:
"Chianca"
pietrona, da non confondere con 'Mazzara'
(vedi sotto)

"Cugghiune"
Coglione, altresi' detto "Cuiune" (zona magliese)

"Frinciu"
difficile da tradurre: sarebbe zuppi, oppure ridotti proprio male, dipende dall' uso del termine.

"Mazzaro"
equivale a cafone, deriva dalla 'Mazzara', un pietrone usato come ancora dai pescatori salentini

"Muertu"
morto, defunto
es: affanculu alli muerti toi scuagghiati = imprecazione contro gli avi defunti altrui

"'Ncucculutu"
un'espressione singolare, in uso nei comuni del Capo č: "Stu pane s'ha 'ncucculutu", la cui traduzione fedele risulta essere: questo pane si č indurito e ammuffito. n.b: notare la differenza con:

"'Ntustatu"
ovverosia intostato, fattosi tosto, "Stu pane s'ha 'ntustatu", la cui traduzione fedele risulta essere: questo pane si č indurito .

"Poppitu"
In uso anche nel bridisino, poppitu deriva dal latino "post oppidum" che vuol dire fuori le mura cittadine, dunque della provincia. Il termine ha assunto in seguito il significato di provinciale in senso dispregiativo.

"Turdo"
Ovvero colui che non capisce.
E' indicato per definire quella tipologia di persona per la quale non basta la prima, la seconda, la terza spiegazione. Il soggetto rimmarrą perennemente ancorato alla sua errata concezione della cosa.
Si consiglia in tal caso, di lasciar cadere la cosa....tanto č turdo!!!
Sinonimi: "Capi de Taula", nel Magliese "Turzo"
(Vedi sotto)

"Turzo"
Espressione Magliese.
Indica colui che non capisce.(vedi "Turdo")

I Proverbi preferiti dal Santo:
quandu lu lupu te 'ncarizza l'anima ole
quando il lupo ti accarezza, vuole la tua anima
Allu scuaiare te la neve, parene li strunzi.
Allo sciogliersi della neve spuntano gli stronzi.

Se conoscete altri verbi, proverbi o vocaboli graditi al Santo scrivete a:
Il Santo Professore di Ebetismo

e adesso mettete in pratica quello che avete imparato:
I proverbi di Corigliano d'Otranto
non vi basta il leccese?
Allora provate i proverbi di Corigliano Calabro