Signore e signori: le mie
creazioni!
11.10.1991
COABITAZIONE
Non so perché
ma so che sei tu
non ti vedo
non ti sento
ma ti penso
non so perché.
Non ti invento
perché esisti
ma sei diverso
perché sei lontano
e ti invento
per averti vicino.
Non so perché
ma tu abiti in me.
Perché non ti sfratto?
Non lo so!
13.05.1992
ANIME IN PRIGIONE
Sola. Tra la gente.
Sfiorata dai passanti,
ma quanto sono distanti?
Cosa sanno di me,
se non sanno nemmeno di loro,
anch’essi soli in mezzo a tanti?
Solitudine, nostra puntuale compagna:
unico legame e amica comune.
Soffoco un urlo, ma ne sento molti altri,
silenziosi e così forti.
Disperato, il tuo mi colpisce;
esasperato ma non arreso;
sa di speranza, così sincero e a me familiare:
il mio cuore lo capisce.
Alza il tuo sguardo, affondalo nel mio.
Non siamo più due sconosciuti,
senza parlare ci siamo capiti.
Ti prego dimmi qualcosa!
Prolunga quest’attimo,
così che non sia breve come un respiro.
Non ti sei fermato, mi volto e sei lontano,
a capo chino senza guardarti in giro.
Anime in prigione: la mia e la tua.
Perché non possono stare almeno nella stessa cella?
24.10.1994
IDENTITÀ
Parole non ne ho
per descrivere
ciò che sento
un turbine dentro
la voglia di gridare
correre
scappare
trovarmi
Ma dove sono io
in quale anfratto
della mia testa
mi sono persa
(o nascosta)
Io sono qui
da sempre
straniera ai miei occhi
che non mi riconoscono
protesi alla ricerca
di una persona diversa
che non c’è
più.
Cancùn, 30.05.1995 ore 1.30
NOSTALGIA DI TE
Cielo nero vestito di stelle come mille
e più diamanti
a impreziosire questa notte in cui ho desiderio di amarti,
ma sono lontana da te, dalle tue mani, dai tuoi occhi,
con i pensieri cullati dalle onde del mare che a lenti
flutti
accarezzano dolcemente la sabbia come faresti tu col mio
viso.
Amore, se chiudo gli occhi sei anche tu qui con me in
questo paradiso
tropicale messicano a cui manca una sola cosa preziosa:
la profondità dei tuoi occhi e la loro luce radiosa.
27.05.1997
ALBA
Il mondo fuori dalla stanza si sta
risvegliando
vorrei farlo anch’io per scoprire che sto solo sognando
ma è la cruda realtà ciò che io vedo e sento
un incubo ad occhi aperti che fa di quest’alba un
tormento
Vorrei dare voce alle mie violente emozioni
ma parole non ne trovo ed allora uso le canzoni
per raccontare dei miei sentimenti colpiti e spezzati
dei miei desideri che rimarranno un’altra volta
irrealizzati
Il mondo fuori dalla stanza ora si è svegliato
ignaro di me e di ciò che quest’alba mi ha lasciato
perché così è e deve essere la vita
anche se brucia e tanto questa nuova ferita.


16/07/2001
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