The Great Impact Debate
La pagina è tratta da AstroBiology
Magazine. Periodicamente vengono proposti ai lettori dibattiti tra esperti su varie tematiche. Ultimamente è stato pubblicato (in più puntate) il Great Impact Debate relativo agli impatti di comete e asteroidi. Qui riporto la traduzione della quinta puntata: la sua struttura a domande e risposte è l'ideale per questa sezione dedicata alle FAQ. Ringrazio di cuore Helen Matsos (Chief Editor di Astrobio.net) che cortesemente mi ha concesso di pubblicare la pagina nel mio sito. Chi fosse interessato alle versione originali (in inglese) di questa e delle precedenti puntate del dibattito, le può trovare integralmente nel sito di AstroBiology Magazine. |
Partecipanti al dibattito
Clark Chapman - ricercatore al Dipartimento di Studi Spaziali del Southwest Research Institute (Boulder - Colorado). Membro del team della missione Near Earth Asteroid Rendezvous (NEAR) verso Eros. Alan Harris - senior research scientist allo Space Science Institute, affiliato allUniversità del Colorado di Boulder. Benny Peiser - antropologo alla Liverpool John Moores University in Inghilterra. Si occupa dei NEO e dellinfluenza degli impatti sullevoluzione umana e della società. Don Yeomans (moderatore del dibattito) - senior research scientist al Jet Propulsion Laboratory (Pasadena - California) e manager del Near-Earth Object Program Office della NASA. ![]() Ricordo di aver sentito che un asteroide è passato accanto alla Terra, ma noi siamo venuti a conoscenza del fatto soltanto dopo il suo passaggio. Come è possibile che un asteroide come questo non appaia da nessuna parte nonostante si stia continuamente tenendo sotto controllo il cielo? Don Yeomans - Ritengo ti riferisca allasteroide 2002 EM7, un
oggetto transitato a 1,2 distanze lunari dalla Terra il giorno 8 marzo 2002 e che è stato
individuato solamente quattro giorni più tardi. In questo caso specifico si è trattato
di un oggetto molto piccolo (una cinquantina di metri) che è passato accanto alla Terra
provenendo dalla direzione del Sole. Si trovava perciò nella parte diurna del cielo e
pertanto non poteva essere avvistato dagli strumenti sulla Terra. Alan Harris - Asteroidi di questo tipo transitano accanto alla Terra molte volte prima di colpirla. Lobiettivo della Spaceguard Survey è quello di scoprire gli asteroidi in occasione di questi passaggi iniziali, ed è proprio quanto è accaduto con 2002 EM7. Il fatto che un asteroide venga individuato quando si sta avvicinando o quando si sta allontanando non è il problema più grande. ![]() In film come "Armageddon" e "Deep Impact" vengono impiegate esplosioni nucleari per tentare di deviare gli oggetti vicini alla Terra. Ma ho sentito che in realtà non si tratterebbe di una buona scelta dato che lesplosione frammenterebbe lasteroide in molti pezzi aumentando in tal modo le probabilità di essere colpiti. Qual è il vostro parere? Clark Chapman - Il vantaggio nelluso di armi nucleari per
distruggere gli asteroidi sta nel fatto che sono le armi più potenti in nostro possesso.
Ci sono, però, anche molti svantaggi. In particolare, più aumentano le nostre conoscenze
degli asteroidi e delle comete più comprendiamo che si tratta di oggetti incredibilmente
fragili. Si ritiene che gran parte degli asteroidi più grandi di qualche centinaio di
metri abbiano una struttura a "mucchio di ghiaia", un cumulo di rocce, massi e
"montagne" che stanno uno a contatto dellaltro, tenuti insieme dal
debolissimo campo gravitazionale dellinsieme. ![]() Quale potrebbe essere la differenza tra un impatto di una cometa e quello di un asteroide? Oppure non ci sarebbe molta differenza tra oggetti che hanno le stesse dimensioni e la stessa velocità? Alan Harris - Una simile differenza si può applicare a oggetti che
sono appena un po più grandi di quanto basta a penetrare latmosfera
terrestre, come è successo con levento Tunguska. Noi possiamo concludere che
loggetto cosmico che ha causato Tunguska era un oggetto asteroidale di natura
rocciosa. Se fosse stato più soffice e meno compatto sarebbe esploso ad una altezza di
gran lunga superiore a quella in cui si è in effetti distrutto. Se, invece, si fosse
trattato di un oggetto metallico avrebbe colpito il suolo e prodotto un cratere più o
meno simile al Meteor Crater dell'Arizona. ![]() Tra le strategie proposte per deviare un asteroide troviamo un dispositivo elettromagnetico che lancia materiale dalla superficie, uno specchio parabolico orbitante in grado di scaldare la superficie e creare un getto di materiali vaporizzati, o anche una strategia più elementare che prevede di dipingere di nero la superficie dellasteroide in modo che sia il calore del Sole a spingere loggetto. (In alternativa si potrebbe eliminare un sottile strato superficiale: il colore dello strato appena esposto farebbe cambiare le proprietà termiche della superficie e questo potrebbe far muovere lasteroide.) Cosa ne pensate di queste idee, e quale potrebbe essere la strategia migliore se avessimo a disposizione soltanto da tre a cinque anni di preavviso? Clark Chapman - Tutti e tre i metodi proposti sono
potenzialmente validi. Vedo qualche problema nellapplicazione pratica del concetto
di "lanciatore di massa" elettromagnetico, ma ulteriori ricerche potrebbero
certamente sviluppare progetti concreti. Ritengo che un periodo di tre-cinque anni sia
troppo breve e non ci sarebbe tempo di sviluppare tecnologie che attualmente non esistono. ![]() Potremmo ridurre il pericolo di un asteroide-killer individuando tutti gli oggetti pericolosi e trasformandoli in miniere fino alla loro completa eliminazione? Riusciremmo così a recuperare materiali preziosi e, nello stesso tempo, a salvare il pianeta. Alan Harris: In ciò che è stato espresso ci sono due problemi.
Anzitutto il numero di "tutti gli oggetti pericolosi" è attualmente zero, ed è
probabile che rimarrà tale. Non ci aspettiamo di trovare nessun asteroide in rotta di
collisione con la Terra. Secondariamente, ammesso di trovarne uno, "trasformarlo in
una miniera" fino ad eliminarlo potrebbe essere un'impresa ancora più ardua di
quella di deviarlo dalla sua orbita. ![]() Quante volte nella storia che ci è stata tramandata si è verificato un impatto significativo di un asteroide o di una cometa? Si è parlato di un evento accaduto in Cina nel quale 10 mila persone sarebbero morte a causa di un asteroide. Si tratta dell'avvenimento più micidiale che ha interessato il genere umano? Benny Peiser - Noi non abbiamo alcuna idea di quanti impatti di una certa rilevanza siano avvenuti negli ultimi 10 mila anni. Abbiamo numerose testimonianze storiche che sembrano riferirsi ad impatti cosmici, ma molti di questi racconti sono troppo ambigui per fornirci informazioni attendibili. Anche per i racconti riguardanti il cosiddetto disastro da impatto cinese del XV secolo siamo nelle stesse condizioni. Clark Chapman - Circa sei anni fa è stato pubblicato un saggio nel
quale si interpretavano gli antichi racconti cinesi in termini di impatti meteoritici.
Ritengo che gli esempi riportati in quel saggio siano essenzialmente*in*credibili. Benny Peiser - Se non c'è la possibilità di verificare
l'esistenza di un cratere datato senza alcuna ombra di dubbio, le testimonianze storiche e
i racconti di testimoni sono considerati una prova insufficiente per un impatto. Talvolta
per noi è difficile persino credere alle descrizioni di astronomi esperti, come ad
esempio Leon Stuart, che dichiarò di aver visto - e per giunta fotografato - un impatto
lunare nel 1953. ![]() Ho letto di un asteroide il cui passaggio nei pressi della Terra, più o meno intorno all'anno 2016, farebbe innalzare di 50 gradi centigradi la temperatura del pianeta. E' una cosa possibile? Alan Harris - No. L'argomento degli impatti cosmici fa emergere un gran numero di chiacchere da parte di persone eccentriche, e questo è uno di quei casi. Persino un asteroide "grande come il Texas" (come si dichiara con il fiato sospeso nel film Armageddon) non innescherebbe alcun effetto nel suo passaggio ravvicinato - purchè non ci colpisca. ![]() Una proposta recentemente presentata all' Agenzia Spaziale Europea prevede una flotta di cinque mini-sonde indirizzate verso un asteroide ritenuto potenzialmente pericoloso. Una volta nello spazio, le sonde utilizzerebbero motori a propulsione ionica ottenuta espellendo un flusso di particelle elettricamente cariche. Quanto efficiente sarebbe, secondo voi, il suo funzionamento? Don Yeomans - L'Agenzia Spaziale Europea ha ricevuto recentemente
molte proposte per l'utilizzo di sonde sia per la scoperta di NEO (= oggetti vicini alla
Terra) sia per studiarne la composizione e la struttura. Nessuno di questi progetti
prevede di provare a utilizzare la debole spinta di un motore a ioni per tentare di
deflettere un asteroide. ![]() Potreste descrivere quale è stata la reazione della gente all'epoca dell'impatto di Tunguska nel 1908? Secondo voi oggi la gente potrebbe reagire in modo differente? Benny Peiser: L'impatto atmosferico sulla regione di Tunguska in
Siberia fu testimoniato da molte migliaia di persone e interessò un'area di oltre 1600
chilometri di raggio. Molti cacciatori Tungus nativi del luogo si trovavano abbastanza
vicini all'epicentro ed alcuni di essi furono testimoni della macellazione su larga scala
delle loro mandrie di renne operata dall'onda d'urto. A quanto pare anche uno o due
cacciatori furono uccisi dall'esplosione. Proprio come i leader religiosi che danno la
colpa dei disastri naturali a divinità vendicative, gli sciamani Tungus raccontarono al
loro popolo che la disobbedienza aveva attirato su loro stessi la divina calamità. AstroBiology Magazine -
10 Marzo 2003 |
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