Presentata la relazione conclusiva del workshop internazionale sui rischi di impatto cosmico
Si deve fare di più
di Claudio Elidoro
La scorsa settimana è stata resa pubblica la relazione
conclusiva del Convegno "Scientific Requirement for Mitigation of Hazardous Comets
and Asteroids" svoltosi ad Arlington (Virginia - USA) dal 3 al 6 settembre 2002. I partecipanti al workshop - 77 esperti provenienti dagli Stati Uniti, Europa e Giappone - hanno fatto il punto non solo su quanto si sta già facendo, ma anche su ciò che sarebbe opportuno attivare per far fronte al rischio-impatto. Michael Belton, uno dei
promotori del convegno, ha presentato la relazione puntando l'indice su una grave lacuna:
"Il primo grosso ostacolo al progresso in questo campo è la mancanza di un
organismo governativo mazionale o internazionale che si assuma la responsabilità del
problema." Ed ha ipotizzato un possibile rimedio: "Dato che tra gli
obiettivi della NASA figura anche la protezione del nostro pianeta, si potrebbe caricare
la NASA di questa decisiva responsabilità". Incoraggianti i risultati della ricerca. Ma non è solo il completamento di questo catalogo l'obiettivo da perseguire. Nel
rapporto vengono evidenziate 5 direzioni privilegiate verso le quali indirizzare la
ricerca: Calcolando di investire ogni anno in queste ricerche la spesa di una missione spaziale (più o meno 300 milioni di dollari) nel rapporto si stima che occorreranno circa 25 anni per raggiungere gli obiettivi prefissati. Puoi scaricare il testo completo della relazione conclusiva del convegno (in inglese) al sito http://www.noao.edu/meetings/mitigation/report.html Fonte: NOAO (National Optical Astronomy Observatory) |
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