Può la caduta di un asteroide o di una cometa innescare estesi episodi di  vulcanesimo?

Impatti e fenomeni vulcanici

di Claudio Elidoro

Non è nuova l'idea che l'mpatto di una cometa o di un asteroide sul nostro pianeta possa aver innescato estesi fenomeni vulcanici. E' stato anche suggerito che la formazione di isole di natura vulcanica quali le Hawaii e l'Islanda possa essere proprio la diretta conseguenza di un impatto cosmico. Non tutti i geologi, però, concordano con questa teoria, anche perchè è veramente difficile raccogliere prove inconfutabili in tal senso.
Qualche passo in avanti, però, è stato fatto e sembra proprio che il legame tra gli impatti cosmici e le manifestazioni vulcaniche sia ormai molto di più di una semplice ipotesi di lavoro. Significativo a questo proposito un articolo apparso sul numero del 30 dicembre 2002 di Earth and Planetary Science Letters in cui si affronta direttamente il legame impatto-vulcanesimo.

Dallas Abbott (Lamont-Doherty Earth Institute) e Ann Isley (SUNNY Oswego) hanno raccolto e confrontato i dati relativi alle vicissitudini del nostro pianeta in tema di impatti e fenomeni vulcanici. I due ricercatori hanno confrontato e cercato un possibile legame tra le informazioni in nostro possesso e che riguardano gli ultimi quattro miliardi di anni di vita della Terra. E i risultati di questa ricerca sono estremamente significativi.
Considerando solo gli impatti di cui si conosce la datazione con un errore inferiore a 150 milioni di anni, Abbott e Isley hanno individuato i dieci picchi di più intenso bombardamento e hanno riscontrato che in ben nove casi questi picchi corrispondevano a momenti di intensa attività vulcanica.

Resta ancora oscuro il meccanismo attraverso il quale un impatto inneschi o intensifichi l'attività vulcanica. I due ricercatori hanno suggerito tre possibili modalità:
1. la rottura della crosta superficiale causata da un impatto consentirebbe al materiale fuso intrappolato da strati impermeabili di salire più agevolmente in superficie;
2. gli impatti potrebbero indurre intense fratture superficiali con conseguente formazione di nuove zolle tettoniche i cui confini sarebbero interessati dalla risalita di materiale fuso dalle regioni più profonde;
3. gli impatti provocherebbero la formazione di piccole discontinuità al confine tra il mantello e il nucleo, sufficienti però a provocare un rimescolamento dei materiali fusi presenti in quella regione; il conseguente aumento di calore ceduto al mantello finirebbe con rendere più agevole la risalita del magma verso l'esterno.

Non è da escludere, infine, che una maggiore conoscenza di questo legame possa gettare nuova luce sul nesso tra gli impatti e le estinzioni di massa che hanno costellato l'evoluzione della vita sul nostro pianeta.
Se il legame vulcanesimo-impatti si dimostrasse corretto, la improvvisa e drammatica scomparsa di molte specie non sarebbe dunque da imputare solo ai devastanti effetti di un impatto cosmico. Ad essi si sarebbero sommati quelli non meno letali di intensi ed estesi fenomeni vulcanici.
Una trappola mortale dalla quale era praticamente impossibile sfuggire.

Fonte: Earth and Planetary Science Letters

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