Dura polemica del Codacons di Bologna con la Regione Emilia-Romagna :"Nessun ruolo a chi tutela i cittadini"
"Elettrosmog, la legge regionale fa male alla salute"
BOLOGNA - il progetto di legge regionale sull'inquinamento elettromagnetico, che prossimamente arrivera' in aula, non piace affatto al Codacons di Bologna, che lo accusa di non preoccuparsi della salute dei cittadini: l' associazione chiede ella Regione di rimandare il progetto alla prossima legislatura, quando sara' stata approvata anche la legge quadro nazionale.
"La parola salute non compare mai nel testo - ha spiegato in un incontro stampa Franco Ferlini, responsabile del Codacons di Bologna - la legge non attribuisce nessun ruolo all'Ausl e all'Ispesl (istituto del Ministero della sanita' che si occupa anche della prevenzione dell' inquinamento elettromagnetico), e' presentata dall' assessorato all' ambiente, come se l' inquinamento fosse un problema tecnico da trattare tra assessorato e gestori della telefonia, invece che un rischio per la salute dei cittadini".
il Codacons e' molto critico sul fatto che «la legge non prevede la partecipazione di associazioni e cittadini in questioni che sono di cąrattere ambientale e sanitario», e che «non parli di minimizzazione del rischio di inquinamento elettrormagnetico». «Nelle leggi regionali di Lombardia, Liguria e Veneto - ha aggiunto Ferlini - sono stati introdotti obiettivi di qualitą. Questo progetto arretra anche di fronte alla situazione esistente nel comune di Bologna».
«Nel capoluogo le domande per l'installazione di antenne sono oggetto di concessione da parte dell'ente pubblico - ha aggiunto - nel progetto regionale si parla di autorizzazione, ovvero di un diritto che deve essere riconosciuto».
Il responsabile del Codacons si e' detto inoltre contrario «al ridimensionamento del ruolo dei Comuni, con l' affidamento di una serie di compiti alla Provincia».
«Chiediamo l'istituzione di un Comitato comunale in cui si possano incontrare gestori, associazioni e cittadini - ha detto - in modo da non trovarsi sulla testa antenne su cui non si č saputo nulla. Cerchiamo di contemperare le esigenze di gestori e cittadini».
Altre richieste di modifica riguardano l'istituzione di un fondo per finanziare ricerche sugli effetti a breve e lungo termine dell'inquinamento elettromagnetico, e di un fondo per risarcire le vittime: «Se un cittadino contrae la leucemia, ci deve essere la possibilitą di risarcire le spese di cura». «Domani spediremo a tutti i consiglieri regionali il testo dei nostri emendamenti come valore di testimonianza - ha concluso Ferlini - sperando che rinuncino al progetto e lo rimandino alla prossima legislatura».
Articolo tratto da Il Resto del Carlino venerdi' 04 febbraio 2000 - pag. 8