MINISTERO DELL’AMBIENTE
Servizio inquinamento atmosferico e acustico
e le industrie a rischio
IL DIRETTORE GENERALE
Ai Presidenti delle Regioni
e delle Provincie Autonome
di Trento e Bolzano
e, per conoscenza
alle società esercenti linee
elettriche ad alta tensione
ACEA Roma
AEM Milano
AEM Torino
AGSM Verona
ASM Brescia
Azienda elettrica consorziale delle
città di Bolzano e Merano
CAFFARO ENERGIA
EDISON
ENEL
F.S.
ISE SONDEL.
Al Ministero della Sanità
Al Ministero dell’Industria
Al Ministero dei Lavori Pubblici
Prot. 3218/99/SIAR
3 Agosto 1999
Oggetto: Censimento delle tratte delle linee elettriche ad alta tensione
ubicate in prossimità degli spazi dedicati all’infanzia.
Con riferirnento alla nota prot.3205/99/SIAR del 3.8.1999, avente per oggetto
Risanamento delle linee elettriche ad alta tensione, trasmessa per conoscenza,
le Regioni e le Provincie Autonome di Bolzano e Trento sono invitate a
trasmettere a questo Servizio, entro il prossimo 30 settembre 1999, l’elenco
delle linee elettriche ad alta tensione ubicate in prossimità di:
- asili nidi
- scuole
- parchi gioco
Il Presidente della Commissione Interministeriale per la valutazione dei
progetti di risanamento dall’inquinamento elettromagnetico di cui all’art.7
del Decreto del Presidente del Consiglio del 23 aprile 1992
F.to CORRADO CLINI
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MINISTERO DELL’AMBIENTE
Servizio inquinamento atmosferico e acustico
e le industrie a rischio
IL DIRETTORE GENERALE
Prot. 3205/99/SIAR
3 Agosto 1999
Alle società esercenti linee
elettriche ad alta tensione
ACEA Roma
AEM Milano
AEM Torino
AGSM Verona
ASM Brescia
Azienda elettrica consorziale delle
città di Bolzano e Merano
CAFFARO ENERGIA
EDISON
ENEL
F.S.
ISE SONDEL.
e, per conoscenza:
Ai Presidenti delle Regioni
Al Ministero della Sanità
Al Ministero dell’Industria
Al Ministero dei Lavori Pubblici
OGGETTO: Risanamento delle linee elettriche ad alta tensione. Ordinanza
del TAR Veneto del 29 luglio 1999 in merito alla linea elettrica da 132
KV Scorzè Camposampiero relativamente al tratto nel Comune di Mirano
(VE) in prossimità di edifici scolastici.
Premesso che:
1. il Comnne di Mirano (VE)
a) ha completato nel 1998 la costruzione di un edificio scolastico, in
prossimità della linea elettrica da 132 KV indicata in oggetto;
b) nonostante il rispetto delle condizioni previste dall’art 4 del DPCM
23 aprile 1992, ha sospeso l’utilizzazione dei locali per ragioni precauzionali
in relazione ai possibili rischi derivanti dal campo magnetico generato
dall’elettrodotto;
c) ha richiesto all’ISPESL - Dipartimento Insediamenti Produttivi e Interazione
con l’Ambiente - di effettuare le rilevazioni sul campo magnetico generato
dall’elettrodotto Il rapporto dell’ISPESL, in data 27.10.1998, ha messo
in evidenza tra l’altro, che sebbene i valori di campo magnetico misurati
tra le ore 9.00 e le 10.30 siano generalmente inferiori a 2 mT (valore
inferiore di 50 volte al limite stabilito dall’art. 5 del DPCM 23 aprile
1992), tuttavia va considerato che trattandosi di un nuovo insediamento
il valore di esposizione che si consiglia non debba essere superato all’interno
della scuola medesima è pari a 0,5mT. Sulla base delle indicazioni
dell’ISPESL, ha fatto effettuare all’ENEL, sostenendone i relativi costi,
lavori straordinari di risanamento della linea elettrica che hanno consentito
- secondo quanto rilevato nel marzo 1999 dall’Agenzia Regionale per la
Protezione dell’Ambiente (ARPAV) - di ridurre i valori di induzione magnetica,
all’interno ed all’esterno della scuola entro i limiti cautelativi indicati
dall’ ISPSEL;
d) a seguito delle rilevazioni effettuate dall’ARPAV ha disposto l’utilizzazione
dell’edificio scolastico;
2. Il Tribunale Amministrativo Regionale per Il Veneto, nella camera di
consiglio del 29 luglio 1999,
a) ha accolto il ricorso, presentato da un Comitato di genitori e dal CO.NA.CEM,
contro la decisione del Comune di Mirano di utilizzare il nuovo edificio
scolastico;
b) ha ordinato che i locali dell’edificio scolastico non siano utilizzati
in quanto i valori di induzione magnetica rilevati dall’ARPAV, per quanto
ampiamente all’interno dei limiti di legge, risultano comunque superiori
al limite di 0,2 mT che il TAR ha considerato conte riferimento per la
prevenzione degli effetti a lungo termine derivanti dalla esposizione della
popolazione infantile ai campi elettromagnetici;
Avendo presente il principio costituzionale dell’uguale diritto dei cittadini
alla protezione della salute e dell’ ambiente di vita.
L’ordinanza del TAR Veneto costituisce un riferimento obbligato per la
valutazione dei progetti di risanamento ambientale da inquinamento elettromagnetico,
nel caso di elettrodotti situati in prossimità di spazi destinati
all’infanzia, quali scuole, asili nido e parchi gioco.
Di conseguenza, si ritiene che le aziende esercenti linee elettriche ad
alta tensione debbano presentare, con la massima urgenza, i progetti di
risanamento delle tratte di elettrodotti situate in prossimità di
spazi dedicati all’infanzia finalizzati al raggiungimento di valori di
induzione magnetica non superiori a 0,2 tT ; tali progetti dovranno riguardare
anche le tratte eventualmente gli risanate ai sensi dell’art. 4 del DPCM
deI 23 aprile 1992. Nello stesso tempo, le regioni sono invitate a censire,
e a comunicare a questo Servizio, le tratte interessate nei territori di
competenza.
Il Presidente della Commissione Interministeriale per la valutazione dei
progetti di risanamento dall’inquinamento elettromagnetico di cui all’art.7
del Decreto del Presidente del Consiglio del 23 aprile 1992
F.to CORRADO CLINI