I CONGRESSI SCIENTIFICI CHE NON VOGLIAMO

Questo Primo Congresso Medico Scientifico sulle "Radiazioni EM non ionizzanti ad alta frequenza: alla ricerca delle evidenze Epidemiologiche e Cliniche" (Roma, 29 e 30 Novembre 1999), appare ai comitati e associazioni firmatarie, palesemente dedicato a voler sminuire o addirittura negare l'esistenza del problema e a voler porre il confronto con quella parte del mondo scientifico che è su posizioni di maggior cautela, soltanto su basi polemiche, dispregiative, di esclusione e di chiusura al dialogo, dando definizioni gratuite di bravo epidemiologo (chi "interroga i dati perchè confessino la verità in essi contenuta") e di cattivo epidemiologo (chi "tortura i dati per far loro confessare a tutti i costi una verità"), addirittura già anticipando le conclusioni del Congresso affermando che "Attualmente, le ricerche scientifiche finora compiute, non hanno dimostrato l'esistenza di un nesso di causalità nè di un'associazione significativa tra esposizione ai campi elettromagnetici e l'insorgere di problemi sanitari ad essi connessi; i problemi sanitari collegati ai campi elettromagnetici sono cioè legati alla percezione del rischio piuttosto che alla sua effettiva entità.". Riferimento: www.EMcongress.it.

E' VERO INVECE IL CONTRARIO

"L'insieme dei risultati degli esperimenti cellulari, animali, ed umani, formano un consistente e coerente insieme di evidenze che la radiofrequenza e le microonde sono causalmente associate con effetti cancerogeni e riproduttivi, e nello stesso tempo di alterazione e danneggiamento della funzione del cervello, dei tempi di reazione, del sonno e dell'apprendimento, e del sistema immunitario. C'è una forte e consistente evidenza di cancro, specialmente leucemia." (N. Cherry "ICNIRP GUIDELINE CRITIQUE", Lincoln University, New Zealand, 10/2/99, Cherry@kea.lincoln.ac.nz).

Proprio in questi giorni si sono tenuti i convegni di Trento, Roma e Avellino con la partecipazione di eminenti scienziati che hanno confermato la pericolosità dei campi elettromagnetici.

APPELLO AL PREMIO NOBEL CARLO RUBBIA

membro del comitato scientifico di questo convegno, perchè voglia impegnarsi a fare chiarezza valutando i numerosi studi già esistenti su questa materia (visto che la scienza si basa anche su quanto hanno sperimentato gli altri prima di noi) e rigettando posizioni apertamente di difesa degli interessi industriali espressi da chi non rappresenta la ricerca pura e unica super partes, valutando anche la possibilità di ritirare il proprio nome da questo consesso che riteniamo non sia sufficientemente rappresentativo della comunità scientifica internazionale.

Vogliamo concludere, riportando le parole di Microwave News, che, pur non credendo nella cospirazione, afferma: "… a volte l'influenza del potere corporativo sulla scienza e sui mass media è così prostrante che li rende una sola cosa". Industrie che valgono centinaia di miliardi di dollari difendono i loro interessi, e lo fanno in molti modi. Recentemente, un epidemiologo leader di una istituzione medica famosa nel mondo ha scritto sul blitz dei mass media sul caso Liburdy. Questi ha affermato che "Una ragione per la quale ho lasciato il campo è stata che ho visto che era virtualmente impossibile avere una scienza finanziata in modo decente o priva di interferenze davanti ad un interesse commerciale così massiccio." Ma non vi possiamo dire chi questi fosse. La sua successiva affermazione è stata, "non dite il mio nome." Riferimento: Microwave News, September-October 1999, N. Y. .

SI INVITANO I CITTADINI A MANIFESTARE CON NOI MARTEDI' 30 NOVEMBRE 1999 ALLE ORE 14:00 DI FRONTE ALL'INGRESSO DEL CNR (P.le Aldo Moro 7)

ALCE, CODACONS, Comitati romani, Comitato di Volturino, Coordinamento Comitati Roma Est, Coordinamento Comitati Roma Nord, VAS.






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