Consiglio Comunale di Perugia
Limite di esposizione: 3 V/m

Delibera Comunale n. 38 del 15 novembre 1999

Su proposta della Giunta Comunale n. 72 del 04.11.1999, relazionata dal sig. Vice Sindaco dott. Silvano Rometti;

Premesso che:

- negli ultimi tempi è notevolmente cresciuto l'interesse della popolazione per le problematiche connesse all'inquinamento elettromagnetico in ragione, soprattutto, del comprensibile allarme per i potenziali rischi per la salute dei soggetti esposti e della notevole diffusione degli impianti sul territorio;

- sono state presentate numerose interpellanze da parte di diversi consiglieri comunali e sull'argomento si è tenuta una partecipata riunione della 1a Commissione Consiliare, che ha approfondito in maniera particolare alcune proposte finalizzate a garantire la massima tutela per la popolazione esposta ai campi elettromagnetici generati da antenne radio base per la telefonia cellulare, elettrodotti e sistemi di diffusione radiotelevisiva;

- l'Amministrazione Comunale ha già assunto specifici impegni per acquisire ogni elemento di conoscenza sulla ef-fettiva consistenza del problema in ambito locale, elaborando un dettagliato censimento sia delle installazioni pre-senti nel territorio comunale sia di quelle previste dai diversi gestori, proponendo alla Commissione Europea un progetto per il monitoraggio del campo elettromagnetico in ambito urbano (MAPPA) e facendo sottoporre a con-trollo alcuni impianti presenti a ridosso di abitazioni o edifici scolastici.

Atteso che:

- il Decreto Ministeriale 10 settembre 1998, n. 381, definisce le norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana, fissando, in particolare, all'articolo 3 i limiti di esposizione per la popolazione e all'articolo 4 le misure di cautela e gli obiettivi di qualità;

- la Giunta Regionale dell'Umbria, con delibera n. 268 del 3.3.1999, al fine di tutelare la popolazione dai possibili rischi sanitari derivanti dall'uso di apparati in grado di generare radiazioni elettromagnetiche, ha adottato linee guida per i Servizi di Prevenzione delle USL per tutte le attività relative ai percorsi autorizzativi e alle modalità di vigilanza e controllo sulle fonti di emissione di radiazioni non ionizzanti. Tali indirizzzi, in particolare definiscono l'obbligo della concessione edilizia per l'installazione degli impianti fissi di telecomunicazione e radiotelevisivi e la presentazione di un'adeguata documentazione tecnica atta a valutare preventivamente il valore di campo indotto;

- nel settembre del 1999 sono state emanate le linee guida applicative del DM 381/98, elaborate dall'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, che definiscono specifici indirizzi operativi per la corretta ed uniforme applicazione delle norme.

Tenuto conto che:

- le attuali conoscenze scientifiche non consentono di dimostrare un evidente nesso di causalità tra l'esposizione ai campi elettromagnetici e l'insorgere di tumori;

- tuttavia, di fronte ad una problematica così complessa è necessario assumere un corretto atteggiamento capace di riconoscere tutti gli elementi di incertezza, adottando, conseguentemente, una effettiva politica di protezione basata sulla ricerca della massima cautela possibile, riferibile a quanto suggerito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che consiglia di intervenire comunque per garantire la salute pubblica e dell'ambiente senza attendere che la scienza dimostri in maniera inequivocabile e definitivo gli effetti nocivi dell'esposizione ad agenti per i quali si sospetti una qualche potenziale pericolosità;

- è stata predisposta, in collaborazione con il Prof. M. Greco del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della USL n. 2 e con i Professori P. Burrascano ed E. Cardelli dell'Università di Perugia, una prima relazione sull'inquinamento elettromagnetico e sulle diverse implicazioni a livello comunale, che contiene anche una articolata proposta operativa per il rilascio di autorizzazioni alla installazione di nuovi impianti che generarno radiazioni non ionizzanti.

Considerato che:

- in termini generali, possono essere identificate diverse soluzioni operative utili ad integrare l'azione di prevenzione già delineata dalle normative vigenti a dagli indirizzi tecnici, quali, ad esempio, l'applicazione di nuove tecnologie che consentono la riduzione dei campi elettromagnetici indotti, l'adozione di obiettivi di qualità più restrittivi in corrispondenza di situazioni particolari, la conoscenza approfondita e puntuale dei fattori di rischio (distribuzione degli impianti, valore di base del campo, condizioni di interferenza o sovrapposizione dei campi…), una corretta e completa informazione sui rischi;

- in maniera più specifica, tuttavia, si ritiene necessaria l'adozione di limiti di esposizione più restrittivi in corrispondenza di edifici scolastici, di ospedali, di case di cura e di aree urbane destinate a parco, che, comunque, non vengono fatti conicidere con distanze o dislivelli fissi tra impianti ed abitazioni, non tenendo conto tale scelta della complessità della distribuzione del campo elettromagnetico generato dagli impianti.

Pur in assenza della individuazione di obiettivi di qualità da parte della Regione Umbria, ritenendo di dover adottare una condizione di vincolo utile a garantire misure maggiormente cautelative riguardo ai rischi per la salute pubblica derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici;

visto il parere di regolarità tecnica, espresso dal Dirigente del Settore Ambiente e territorio, Dr. Arch. Francesco Angelelli;

Dato atto del parere favorevole espresso dalla I^ Commissione Consiliare Permanente;

Uditi i seguenti interventi:

OMISSIS…

Con voti unanimi espressi per alzata di mano dai 31 Consiglieri presenti e votanti;

DELIBERA

- di prendere atto dell' allegata relazione elaborata dall'unità Operativa Ambiente e Protezione Civile con il Prof. M. greco del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della USL n. 2 e con il Prof. E. Cardelli dell'Università di Perugia, avente per oggetto l'inquinamento elettromagnetico e le diverse implicazioni a livello comunale e che contiene anche una articolata proposta operativa per il rilascio di autorizzazioni alla installazione di nuovi impianti che generarno radiazioni non ionizzanti, che viene adottata dall’Amministrazione Comunale;

- di adottare comunque, nell'attesa della nuova legge quadro in materia di inquinamento elettromagnetico e della definizione degli obiettivi di qualità da parte della Regione Umbria, limiti di esposizione più restrittivi in corrispondenza di edifici per infanzia e scolastici, di ospedali, di case di riposo e cura e di aree urbane destinate a parco; tali limiti, indipendentemente dalla frequenza, non devono essere superiori a 3 V/m per il campo elettrico, inteso come valore efficace, prevedendo, per le nuove installazioni o per interventi di modifica degli impianti esistenti, che tali valori dovranno essere valutati preventivamente mediante appositi calcoli e, successivamente alla realizzazione degli interventi e prima della attivazione, dovranno essere verificati mediante puntuali misure di campo.







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