Giallo delle foto al processo per l'elettrodotto
I comitati ambientali non sono parti civili



Giallo delle foto e dei lucidi al processo per l'elettrodotto dell'Enel costruito sulle colline di Impruneta e Scandicci. I responsabili dell'azienda elettrica sostengono di aver inviato alla Commissione beni ambientali le foto delle colline dei due comuni sulle quali vi erano i lucidi con le raffigurazioni dei tralicci da costruire. I membri della commissione, ieri pomeriggio in aula, hanno detto che quelle foto non risultano acquisite agli atti, ma non escludono tuttavia di averle viste, prima di aver dato il parere favorevole alla realizzazione dell'opera. Il mistero non è stato svelato. Il dubbio rimane almeno fino alla prossima udienza fissata per il 17 settembre.
In aula è emersa anche la spaccatura fra i comuni di Impruneta e Scandicci. Il sindaco Maria Capezzuoli (nella foto) si è costituita parte civile, mentre Giovanni Doddoli vi ha rinunciato perchè l'Enel costruirà tralicci di 40 metri, anzichè 65, farà passare una sola linea anzichè due e abbatterà quelli sulla collina. “Alla collettività interessa la risoluzione del problema”.
L' Associazione dei comitati dei cittadini non sarà parte al processo contro l' elettrodotto costruito dall' Enel. È stata infatti respinta, come aveva chiesto l'avvocato Nino D'Avirro, la richiesta di costituzione di parte civile dell' Associazione, a cui si deve in pratica lo stesso processo e che chiedeva non un risarcimento in denaro, ma il ripristino dei luoghi. Esclusa anche Italia nostra. Ammessi invece oltre al sindaco di Impruneta Maria Capezzuoli, il Codacons Toscana ma solo in sostituzione del Comune di Scandicci e quattro privati.
La decisione del giudice Erminia Bagnoli è stata resa nota ieri alla terza udienza del processo. Le associazioni ambientaliste si sono dette comunque soddisfatte del contributo dato con la loro opera di sensibilizzazione alla vicenda giudiziaria dell'elettrodotto. Secondo il loro difensore, l'avvocato Renzo Ventura, il giudice ha privilegiato la via formale rispetto a una evolutiva. Il Codacons con l'avvocato Litizia Luciani hanno detto che l'eventuale risarcimento di cinque miliardi dovrà essere vincolato alla costituzione del parco delle colline si Scandicci.

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Da La Nazione del 27-04-2001





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