Firenze 30 luglio 1999
COMUNICATO STAMPA CODACONS TOSCANA
STOP AL PROLIFERARE DI ANTENNE PER
TELEFONIA MOBILE NEI CENTRI ABITATI.
RIMANE ESECUTIVA L'ORDINANZA DEL
SINDACO DI MONSUMMANO TERME (PT) DEL 5
MAGGIO 1999 CON CUI SI DISPONE CHE "GLI
IMPIANTI FISSI PER LA RADIODIFFUSIONE E LE
INSTALLAZIONI PER LA TELEFONIA MOBILE
NON POSSONO ESSERE UBICATE A MENO DI 300
MT. DA INSEDIAMENTI RESIDENZIALI,
SCOLASTICI, SANITARI, COMMERCIALI E
COMUNQUE OVE SIA PREVISTA LA PRESENZA
DI ESSERI UMANI".
Con ordinanza del 28 luglio 1999 il T.A.R. Toscana rigetta la richiesta della
sospensione dell'esecuzione dell'ordinanza n. 109 emessa dal
Sindaco di Monsummano T.me a salvaguardia dei rischi derivanti da
esposizioni alle onde elettromagnetiche.
La richiesta di sospensiva era stata avanzata dalla società Ericsson
Telecomunicazioni S.P.A. (leggi WIND) all'interno del ricorso contro
il Comune per l'annullamento del provvedimento indicato come lesivo
di cospicui interessi economici, cioè produttivo di "danno grave ed
irreparabile" non riconosciuto dal T.A.R. Toscana.
Nel conflitto continuo di dover scegliere tra la borsa o la vita, vince anche
questa volta il buon senso cautelare della salute, in pieno rispetto del principio
A.L.A.R.A., indicato dalla comunità scientifica a livello mondiale e
riconosciuto dall'O.M.S.
L'ordinanza del Comune di Monsummano faceva seguito ad analogo
provvedimento di sindaci di tutto il territorio nazionale, schierati con i propri
cittadini allarmati dalle crescenti richieste di installazione di antenne sui tetti
delle città.
A Monsummano il CODACONS, su richiesta della popolazione, nel primo
giorno di primavera, aveva provveduto con propri mezzi e tecnici a verificare
la presenza di campi elettromagnetici dentro e fuori le abitazioni. Dai risultati
delle misurazioni era venuta la richiesta esplicita a prendere provvedimenti. Il
Sindaco, in piena coerenza con i disposti normativi che lo indicano come
Autorità sanitaria sul territorio preposto alla salvaguardia
della salute pubblica, emetteva l'ordinanza raccogliendo
l'unanime consenso dell'opinione pubblica e
dell'associazione ambientalista.
Oggi, a ratifica ulteriore della disposizione cautelativa, il CODACONS
Toscana, in nome di tutto il popolo inquinato da elettrosmog, in attesa di una
generalizzata delocalizzazione degli impianti esistenti su tutto il territorio
nazionale, sentitamente ringrazia quanti si sono adoperati ad ottenere questo
importante precedente giudiziale.