Provvedimento
PI2550 - ZEROPA


DATI GENERALI:

tipo

Chiusura istruttoria

numero

7687

data

04/11/99

settore

mezzo

istituti

PUBBLICAZIONE:

Bollettino n.

44/1999

Procedimento collegato (esito)

- Ingannevole; pubblicazione estratto



Testo Provvedimento





Provvedimento n. 7687 ( PI2550 ) ZEROPA




L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO





NELLA SUA ADUNANZA del 4 novembre 1999;

SENTITO il Relatore Professor Giuseppe Tesauro;

VISTO il Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 74;

VISTO il Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole, di cui al D.P.R. del 10 ottobre 1996, n. 627;

VISTI gli atti del procedimento;

CONSIDERATO quanto segue:


1. Richiesta di intervento

Con richiesta d'intervento pervenuta in data 10 maggio 1999, integrata in data 26 maggio 1999, un consumatore ha segnalato la presunta ingannevolezza, ai sensi del Decreto Legislativo n. 74/92, della brochure pubblicitaria, diffusa nell'aprile 1999 in alcune cassette postali di Cernusco sul Naviglio e presso il Cral di una azienda di Agrate Brianza, volta a reclamizzare il prodotto "Zeropa", la "coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico".
Nella richiesta si lamenta l'ingannevolezza del suindicato messaggio in relazione alle vantate caratteristiche di efficacia del prodotto.


2. Messaggio

Il messaggio oggetto del presente provvedimento è rappresentato da una brochure di complessive 12 pagine.
Sulla pagina di copertina è rappresentata l'immagine di un uomo che parla al telefono cellulare sul cui lato è visibile una coccinella. In caratteri grandi si legge la scritta: "Buone notizie sulle onde elettromagnetiche", al di sotto della quale compare il disegno di una coccinella che indossa un casco e reca nella mano sinistra un fulmine (di seguito "logo" Zeropa). Più in basso è riportato il marchio registrato del prodotto pubblicizzato, rappresentato dalla scritta "Zeropa", e immediatamente sotto, il claim: "La coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico".
Le pagine 2 e 3 sono occupate dal paragrafo dal titolo "In cosa consiste un'onda elettromagnetica", in cui sono fornite informazioni generali su tali tipi di onde.
Le pagine 4 e 5, in cui sono tra l'altro rappresentati il marchio, il logo e la confezione del prodotto, sono occupate dal paragrafo dal titolo "Principio di applicazione Zeropa", il cui testo è il seguente:
"Zeropa è composto da materiali assorbenti e conduttivi che formano una struttura molecolare cristallina stabile fino ad una temperatura molto elevata, superiore a 1600°C.
Il materiale assorbe le onde elettromagnetiche particolarmente nocive, che in parte vengono annullate ed in parte vengono modificate ed irradiate, ossia modulate, alla lunghezza d'onda dei raggi infrarossi (2m-25m: m=micrometri); questi rappresentano una fonte di energia bionica utile per il corpo umano.
Zeropa, mantenendo costante il rapporto tra l'energia assorbita e l'energia emessa, si comporta come un trasformatore (modulatore) semipermanente.
I raggi infrarossi che ritrasmette sono stimolatori della crescita delle piante, forniscono la giusta regolazione di energia per gli animali e per la loro circolazione sanguigna, perciò Zeropa elimina il potenziale rischio legato all'assorbimento di onde elettromagnetiche nocive, migliorando l'equilibrio biologico del corpo umano.
La coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico
Per: Telefono cellulare, Telefono senza filo, Telefono domestico, PCS, TRS, Cercapersone, Radiosveglia, Rasoio elettrico, Spina elettrica".
Le pagine 6 e 7, in cui sono tra l'altro rappresentati il marchio e il logo del prodotto, sono occupate dal paragrafo dal titolo "Risultati degli esperimenti verifica (1) ", il cui testo è il seguente:
"Risultato della fotografia a raggi infrarossi del calore corporeo (sistema di riproduzione immagini termiche infrarossi digitali ITID). Si noti come la temperatura corporea risulti nella norma durante l'utilizzo del telefono cellulare dotato di Zeropa, mentre durante l'uso di un cellulare privo di Zeropa si osserva una variazione della temperatura corporea che se supera i +/- 0,5°C provoca funzionamenti anomali degli apparati fisiologici nel corpo umano (risultato del test effettuato dalla Clinica Chung Yong Joong).
Il test I.T.I.D.* evidenzia le variazioni termiche del corpo umano in:
1. Condizioni Normali - 2. Durante l'utilizzo del cellulare
[n. d.r. sono rappresentate tre "immagini termiche infrarossi digitali" della testa di un uomo, la prima in condizioni normali e le altre due durante l'utilizzo del telefono cellulare con e senza Zeropa].
* Il Sistema di riproduzione Immagini Termiche Infrarossi Digitali (I.T.I.D.) è utilizzato nella ricerca Biofisica per determinare le variazioni della temperatura corporea nella diagnosi di malattie".
Il paragrafo si chiude con il claim: "La coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico".
Le pagine 8 e 9, in cui sono tra l'altro rappresentati il marchio e il logo del prodotto, sono occupate dal paragrafo dal titolo "Risultati degli esperimenti verifica (2) ", il cui testo è il seguente:
"Dai risultati della ricerca effettuata dall'Università Tecnica di Pohang, servita dall'Accademia Onde elettromagnetiche Coreana, risulta confermato un assorbimento pari all'80% delle onde elettromagnetiche potenzialmente nocive irradiate".
Sono poi raffigurate, a pagina 9, due immagini relative alla simulazione computerizzata (relativa presumibilmente al campo elettrico, dal momento che è leggibile in caratteri minuti "Electric field") con e senza l'impiego di Zeropa. Il paragrafo si chiude con il claim: "La coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico".
Le pagine 10 e 11, in cui sono tra l'altro rappresentati il marchio, il logo e la confezione del prodotto, sono occupate dal paragrafo dal titolo "Standards di protezione per il corpo umano dalle onde elettromagnetiche nocive", il cui testo è il seguente:
"La Commissione per le Comunicazioni Federali degli Stati Uniti ha stabilito lo standard di protezione per il corpo umano dalle onde elettromagnetiche nocive, che sarà esecutivo a partire dal 1998.
- Valore Limite: Valore TSA: 1,6 MW/g
- Il valore TSA di Zeropa rientra nel limite di 1,6 MW/g
* TSA= Tasso Specifico di Assorbimento
Negli Stati Uniti lo standard di protezione dalle onde elettromagnetiche è basato sulla velocità con la quale il corpo umano le assorbe.
In Svezia la disposizione è già effettiva, in altri paesi europei ed in Giappone è in fase di preparazione.
Brevetto
Prodotto brevettato negli Stati Uniti. Richieste di brevetti in corso in altri paesi del mondo. "
Il paragrafo riporta a pag. 10 il claim: "La coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico" e a pag. 11 due illustrazioni relative a come e dove applicare il prodotto sul telefono cellulare.
L'ultima pagina di copertina riporta al centro il logo e il marchio Zeropa, con il claim in inglese "Electromagnetic field absorber", e in basso le informazioni relative al distributore per l'Italia (Kefar Spa) e al distributore mondiale (Harvest Lodge Limited).


3. Comunicazione alle parti

In data 14 giugno 1999 è stato comunicato al segnalante e alle società Zeropa Srl e Kefar Spa, entrambe con sede ad Agrate Brianza, in qualità di operatori pubblicitari, l'avvio del procedimento ai sensi del Decreto Legislativo n. 74/92, precisando che l'eventuale ingannevolezza del messaggio pubblicitario oggetto della richiesta di intervento sarebbe stata valutata ai sensi degli artt. 1, 2, e 3 del Decreto Legislativo n. 74/92, rispetto alle caratteristiche di efficacia del prodotto "Zeropa" prospettate nel messaggio.


4. Risultanze istruttorie

Contestualmente alla comunicazione di avvio del procedimento è stato richiesto agli operatori pubblicitari, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera a), del D.P.R. n. 627/96, di fornire informazioni, corredate da relativa documentazione, compresi eventuali test, concernenti il grado di efficacia del prodotto pubblicizzato, nonché i dati circa le modalità della campagna pubblicitaria e il periodo di diffusione del messaggio oggetto del procedimento.
Sono state, inoltre, richieste informazioni:
all'Istituto Superiore di Sanità, in merito al grado di consenso nella comunità scientifica sulla eventuale pericolosità per la salute umana dei campi elettromagnetici generati dall'utilizzo di apparecchi, quali telefoni cellulari, telefoni senza filo, personal computers, cercapersone, radiosveglie, rasoi elettrici, spine elettriche;
all'Istituto Nazionale di Geofisica, in merito alla possibilità di alcuni materiali di assorbire le onde elettromagnetiche (generate da apparecchi quali telefoni cellulari, telefoni senza filo, personal computers, cercapersone, radiosveglie, rasoi elettrici, spine elettriche), annullarle, modificarle o, più specificatamente, modularle alla lunghezza d'onda dei raggi infrarossi.
In data 5 luglio 1999 e 20 luglio 1999 sono pervenute le risposte rispettivamente dell'Istituto Superiore di Sanità e dell'Istituto Nazionale di Geofisica.
L'Istituto Superiore di Sanità, riguardo ai possibili effetti biologici e sanitari dei campi elettromagnetici, ha evidenziato che è unanimemente riconosciuto che effetti immediati e diretti di danno alla salute (i cosiddetti effetti sanitari acuti) potrebbero verificarsi, sia nel caso di basse frequenze che in quello di alte frequenze, soltanto per esposizioni a campi molto più intensi di quelli che si riscontrano nei normali ambienti di vita.
Più complesse sono le valutazioni di effetti a lungo termine (come lo sviluppo di tumori) che sono stati ipotizzati, ma non provati dalla ricerca scientifica.
L'Istituto Nazionale di Geofisica ha, in termini generali, evidenziato che non risultava ad esso nota la possibilità di ridurre il livello delle onde elettromagnetiche, come quelle emesse ad esempio dai telefoni cellulari, senza allo stesso tempo ridurre le prestazioni radio del terminale. Risulta ovviamente possibile, frapponendo uno schermo di dimensioni e materiali opportuni fra antenna e utente, schermare una parte del lobo di radiazione del terminale, ma questo avverrebbe solo modificando le sue prestazioni, ad esempio inibendo parte del campo di radiazione. Per le frequenze di uso dei telefoni cellulari (900 e 1800 Mhz) le dimensioni e lo spessore dello schermo, ai fini di una significativa modifica del campo di radiazione in oggetto, dovrebbero comunque essere ben maggiori di quelle della cosiddetta coccinella.
In data 12 luglio 1999 sono pervenute le memorie difensive degli operatori pubblicitari.
La Kefar Spa ha precisato che, a far data dal 1° marzo 1999, essa non è più la società distributrice del prodotto in questione e non ha dunque alcun potere né alcun interesse relativamente alla commercializzazione dello stesso. Da tale data, distributore esclusivo di Zeropa per l'Italia è la società omonima, cui occorre, dunque, far riferimento per qualsiasi tipo di informazioni.
La Zeropa Srl, in relazione alla richiesta di acquisire tutto il materiale relativo all'efficacia del prodotto reclamizzato, ha prodotto la seguente documentazione:
studio sperimentale effettuato nel giugno 1998 presso l'Università di Pohang, sulla versione attualmente commercializzata del prodotto, da cui, secondo l'operatore pubblicitario, risulterebbe la capacità di Zeropa di ridurre del 97,5% l'onda elettromagnetica alla frequenza di un Ghz (quella comunemente utilizzata dai telefoni mobili);
ulteriore documentazione tecnica, contenente tra l'altro uno studio sui cambiamenti di temperatura corporea influenzati dalle onde elettromagnetiche provenienti dal telefono cellulare e dal pager, ossia il prodotto Zeropa (Study on the body temperature changes affected by the electromagnetic waves from the cellular phone and pager);
copia del brevetto negli Stati Uniti;
domanda di brevetto in Europa;
standards di protezione per il corpo umano dalle onde elettromagnetiche, stabiliti dalla Commissione per le comunicazioni federali degli Stati Uniti.
In relazione alla diffusione del messaggio pubblicitario la Zeropa Srl ha evidenziato che sono state pubblicate tre differenti versioni di brochure: la prima diffusa dal marzo 1998 al dicembre 1998; la seconda, dal dicembre 1998 al giugno 1999; la terza dal giugno 1999 e ancora attualmente in distribuzione. La versione oggetto del procedimento non è quella attualmente in diffusione e non risulta sia stata diffusa nei luoghi citati dal segnalante nella richiesta d'intervento. La pubblicizzazione del prodotto Zeropa è stata, inoltre, realizzata anche attraverso un volantino informativo (stampato e distribuito in occasione della manifestazione chiamata "Derby del Cuore" del 16 giugno 1999) e su alcuni periodici nazionali (del volantino e del messaggio diffuso a mezzo stampa viene allegata copia).
Nella riunione del 10 agosto 1999 l'Autorità ha disposto di utilizzare lo strumento della perizia al fine di far valutare da un esperto del settore la documentazione prodotta dall'operatore, nonché, eventualmente, far testare sperimentalmente l'efficacia del prodotto in questione.
In data 10 settembre 1999 è stato richiesto al Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica di formalizzare la eventuale disponibilità di tale ente a svolgere l'incarico, designando la persona professionalmente più idonea a svolgerlo.
In data 17 settembre 1999 il Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica ha dichiarato la disponibilità dell'Istituto da lui presieduto a svolgere il sopra menzionato incarico, evidenziando che quest'ultimo sarebbe rientrato nel quadro generale delle competenze dell'Istituto nello studio delle onde elettromagnetiche. A tal fine ha individuato nel dott. Antonio Meloni, dirigente di ricerca, la persona professionalmente più qualificata.
Con provvedimento del 23 settembre 1999 l'Autorità ha deliberato di avvalersi, ai sensi dell'articolo 10 del D.P.R. n. 627/96, dell'Istituto Nazionale di Geofisica, nella persona del suddetto dottor Meloni, al fine di acquisire elementi di giudizio utili per accertare l'efficacia del prodotto nei termini pubblicizzati nel messaggio.
In data 27 settembre 1999 è stato comunicato alle parti, ai sensi dell'articolo 9 del D.P.R. n. 627/96, il suddetto provvedimento. In pari data, è stato trasmesso all'Istituto Nazionale di Geofisica il provvedimento di conferimento dell'incarico, nonché la documentazione tecnica depositata dall'operatore pubblicitario con la memoria del 12 luglio 1999, oggetto di valutazione.
In data 7 ottobre 1999 la Zeropa Srl ha fatto pervenire ulteriore documentazione relativa a test effettuati direttamente sul prodotto tramite la procedura SaR. (Specific Absorption Rate). Con ulteriore comunicazione pervenuta in pari data la Zeropa Srl ha informato della nomina di un proprio consulente tecnico.
Tali test sono stati trasmessi all'Istituto Nazionale di Geofisica, a integrazione della precedente documentazione, in data 12 ottobre 1999.
In data 20 ottobre 1999 il dottor Meloni dell'Istituto Nazionale di Geofisica ha trasmesso la propria relazione tecnica circa la documentazione depositata dall'operatore Zeropa Srl. Tale relazione si compone di una "Memoria peritale sulle proprietà del prodotto commerciale denominato 'Zeropa' ", cui risultano allegati quattro documenti:
All. 1: nota informativa sull'inquinamento elettromagnetico;
All. 2: nota informativa sulle interazioni e gli effetti biologici dei campi elettromagnetici
All. 3: campi elettromagnetici e salute pubblica (promemoria n. 193 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - O.M.S);
All. 4: campi elettromagnetici e salute pubblica (promemoria n. 183 dell'O.M.S).
Nella memoria peritale è stato evidenziato, in sintesi, quanto segue.
In relazione al documento "Verification of body temperature change"11 Documento 2 della memoria peritale, facente parte della documentazione depositata in allegato alla memoria dell'operatore pubblicitario del 12 luglio 1999. :
Il documento presenta uno studio sui "cambiamenti della temperatura corporea causati da onde elettromagnetiche da cellulari e cercapersone".
Dall'esame del documento sembrerebbe che, del citato studio, sia stato prodotto soltanto il frontespizio. In merito, si osserva che il titolo dello studio non menziona il dispositivo Zeropa. La successiva pagina (Summary) che, per contenuti e forma, si esclude possa essere parte dello studio, introduce gli effetti dello Zeropa sulle temperature corporee, citando anche un corsivo dal significato non chiaro e pertinente. Sono riportate tre serie di immagini termiche riferite a diverse condizioni di impiego del terminale telefonico e del pager, con e senza Zeropa e nei casi di diminuzione e di aumento della temperatura corporea.
In primo luogo si osserva che i rilevamenti termografici presentati non sono supportati dalla descrizione della metodica di rilevamento e ciò rende dubbia
l'interpretazione delle immagini. Appare inoltre inspiegabile la situazione di "decremento della temperatura". È infatti asserito che l'effetto del campo elettromagnetico generato dal telefono cellulare sui tessuti del cranio sia di far diminuire la temperatura dei tessuti stessi. Il meccanismo che starebbe alla base di tale straordinario effetto è spiegato nella didascalia della pag. 3 dell'ultima pagina, dove è asserito che l'onda elettromagnetica causa un ostacolo alla circolazione del sangue e del sistema nervoso (tale degradazione fisiologica sarebbe invece rimossa dall'uso dello Zeropa). Nella letteratura scientifica del settore non risulta che tale effetto sia stato mai segnalato né come risultato sperimentale, né come studio teorico, né come ipotesi di lavoro. L'effetto di cui trattasi è privo di ogni plausibilità fisica.
In relazione al documento "Determination of the material constant & Measurement of the radiation pattern"22 Documento 3 della memoria peritale, facente parte della documentazione depositata in allegato alla memoria dell'operatore pubblicitario del 12 luglio 1999. :
Il documento contiene tre relazioni tecniche redatte da:
- The Korea Electromagnetic Engineering Society (KEES) (relazione n. 1);
- Prof. D. Kim, Dan Kook University (relazione n. 2);
- Pohang University of Science and tecnology (relazione n. 3).
Le relazioni riportano i dati di misure e di simulazioni su campioni di materiale assorbente. In particolare, per quanto riguarda la determinazione delle costanti materiali e delle relative grandezze derivate:
- la relazione n. 1 determina i valori delle costanti materiali di un campione di forma cilindrica con dimensioni di 7.4 mm di diametro e 7.2 mm di altezza riferite, alla frequenza di 850 MHz;
- la relazione n. 2 si riferisce a due campioni dei quali é indicato il solo spessore: 7.44 mm e 7.42 mm, e alla frequenza di 1 GHz;
- la relazione n. 3 determina i valori delle costanti di un campione di forma cilindrica anulare lungo 7.22 mm, di diametro interno 3.04 mm, di diametro esterno 7.00 mm, e alla frequenza di 835 MHz.
La variabilità dei riferimenti non rende possibile alcun confronto; pertanto permane il dubbio su quale sia il materiale e quali siano le reali caratteristiche del prodotto Zeropa.
Per quanto riguarda le misure e la simulazione della radiation pattern:
La relazione n. 1 presenta una misura e una simulazione della radiation pattern con e senza l'assorbitore.
La descrizione della misura evidenzia carenze metodologiche, poiché tale tipo di rilevamento strumentale deve essere eseguito in camera schermata e anecoica, assicurandosi inoltre del disaccoppiamento dello strumento dalle antenne. Tale ultima condizione è imperativa quando il set up di misura é in geometria di campo vicino. Da quanto esposto dalla relazione, tale verifica non sembra essere stata fatta ed è verosimile, tenuto conto della distanza tra l'antenna trasmittente e quella ricevente e delle lunghezze d'onda esaminate, che tutto il set up si trovasse in campo vicino.
In merito ai risultati presentati, appare evidente che la capacità dell'assorbitore di modificare il campo elettromagnetico (qualunque essa sia), quando posto a breve distanza dall'antenna, si verifica limitatamente alla zona d'ombra dell'assorbitore, e quindi interessa una superficie dello stesso ordine di grandezza di quella dell'assorbitore stesso. Tale deduzione, peraltro del tutto ovvia, trova conferma, sia pure implicita, nel "summary" della relazione ove si afferma che l'assorbimento è riferito alla superficie opposta a quella sulla quale incide il campo elettromagnetico.
Si osserva, inoltre, che la sorgente del campo (antenna trasmittente) e la collocazione dell'assorbitore non possono essere assunte, neanche per analogia, ad alcuna realistica condizione di impiego del prodotto Zeropa. Pertanto, prescindendo dal risultato della prova, il suo significato può essere riferito unicamente alle specifiche modalità con le quali la prova stessa è stata eseguita.
- La relazione n. 1 presenta i risultati di una simulazione, ipotizzando un assorbitore di dimensioni 10mm x l0mm x 5mm, posto in una specificata posizione rispetto a un'antenna assunta come origine delle coordinate.
Il risultato della simulazione mostra che l'assorbitore determina un'attenuazione del campo elettromagnetico di 3.2 db (maggiore del 50 % ) quando posto alla distanza di 27.5 mm dalla base dell'antenna. Ma la stessa relazione specifica che tale valore di attenuazione è riferito alla sola zona d'ombra dell'assorbitore che, nel caso specifico, ha le dimensioni dell'ordine di 10mm x 5mm = 50mm2. Ciò appare anche dalla presentazione grafica della simulazione che è riferita al solo piano x, y sul quale giace l'asse dell'assorbitore.
Per quanto attiene agli aspetti riguardanti la grandezza SAR, trattati nella relazione, si rimanda al successivo commento del documento n. 4.
In relazione al documento "SAR Calibration result"33 Documento 4 della memoria peritale, facente parte della documentazione depositata in allegato alla memoria dell'operatore pubblicitario del 12 luglio 1999. :
Il documento è accompagnato da una dichiarazione autografa che attesta l'autenticità di uno studio che ha per oggetto "prove di calibrazione del SAR per i telefoni cellulari". Appare evidente che lo studio di cui trattasi non riguarda i possibili effetti del prodotto Zeropa sul SAR.
Ciò trova ulteriore conferma nel contenuto del report text di ciascuna prova. Tali rapporti, infatti, si riferiscono a misure di SAR eseguite su telefoni di due diverse marche, in diverse condizioni di allestimento e sembrerebbe siano riferite a diverse posizioni del sensore. Risulta quindi inspiegabile il contenuto del "Summary" del documento ove si afferma che l'applicazione del prodotto Zeropa sul telefono cellulare riduce il valore del SAR da 2.3 mW/g a 1.6 mW/g.
In relazione al documento "Measurement of the radiation rate"44 Documento 4 della memoria peritale, facente parte della documentazione depositata in allegato alla memoria dell'operatore pubblicitario del 12 luglio 1999. :
Il documento presenta alcuni rilevamenti radiometrici nell'infrarosso eseguiti sul prodotto Zeropa. Sono riportati i grafici della emettenza energetica spettrale e della emissivitá rilevate alla temperatura di 40° C (con riferimento al corpo nero). Tali dati non sono significativi rispetto alle finalità probatorie della documentazione. Va comunque evidenziato che il citato valore di temperatura non sembra essere stato rilevato nelle condizioni di esercizio del prodotto Zeropa, ma indotto da una non meglio specificata fonte di calore.
In relazione al documento "SAE test"55 Documentazione integrativa trasmessa dall'operatore pubblicitario in data 7 ottobre 1999. :
Si tratta di un rapporto di prove, non firmato, di otto pagine numerate. Le prove sono finalizzate, come specificato nel "Summary", alla individuazione del posizionamento ottimale del prodotto Zeropa su sette diversi modelli di telefoni cellulari, assumendo come riferimento spaziale il posizionamento fisso del sensore del campo elettrico collocato nel fantoccio della testa, in una zona genericamente indicata come "vicino alla regione dell'orecchio".
Una prima osservazione riguarda la metodologia delle prove che risulta coerente con le finalità del test: la ricerca del posizionamento ottimale dello Zeropa sulla tipologia dei telefoni cellulari sperimentati.
La seconda osservazione riguarda la descrizione delle prove che si limita a illustrare come sono state individuate le posizioni ottimali dello Zeropa sui telefoni sperimentati.
La terza osservazione è sul significato delle prove che, per le finalità per le quali sono state progettate e per le modalità con le quali sono state eseguite, non possono essere assunte come prove dosimetriche per la determinazione sperimentale del SAR nella testa- fantoccio con terminale cellulare.
Ciò posto, nella perizia si rileva che:
- l'introduzione del documento fa riferimento ad altri rapporti di prove che non sono stati presentati;
- le posizioni ottimali dello Zeropa sui sette modelli di telefono sono diverse le une dalle altre e dimostrano:
- la non aderenza dei modelli di simulazione e di quelli sperimentali, alle reali condizioni di impiego del prodotto Zeropa (vedasi commento al documento n. 3, relazione n. 1, "misura della radiation pattern");
- l'impossibilitá di generalizzare quei risultati (prescindendo dal loro significato) alle situazioni previste per l'uso dello Zeropa;
- la diminuzione del valore del SAR per effetto dello Zeropa, rilevata in un solo e non specificato punto del fantoccio, è estremamente variabile, dipendendo dal modello del telefono cellulare e dalle modalità d'uso.
In relazione alla portata delle affermazioni riportate nella brochure.
Nel messaggio si presenta il prodotto Zeropa elettromagnetico come un assorbitore di campo. L'assorbimento e la riflessione dell'energia trasportata da un campo elettromagnetico sono una proprietà tipica di molti materiali, alcuni anche molto comuni. Nell'intervallo di frequenze da 0 Hz a 300 GHz, nel quale operano le tecnologie elettriche ed elettroniche, tali proprietà dipendono da diverse variabili, tra le quali frequenza, caratteristiche del materiale e geometria di esposizione al campo elettromagnetico. Il contesto della pagina fa apparire la proprietà di assorbimento come un'invenzione che ha la capacità di opporsi all'inquinamento elettromagnetico.
Inoltre si afferma la capacità del prodotto Zeropa di annullare parte delle onde assorbite. Nel contesto fenomenologico dell'assorbimento, il termine annullare è privo di significato fisico; più in generale, nessuna forma di energia può essere annullata. D'altra parte, la documentazione tecnica prodotta non attesta tale straordinaria proprietà.
Successivamente è affermata un'altra proprietà del prodotto: esso modula parte delle onde assorbite alla lunghezza d'onda dei raggi infrarossi. Prescindendo dall'uso improprio della terminologia tecnica, è del tutto ovvio che l'energia dissipata nel fenomeno dell'assorbimento si manifesti termicamente e quindi anche nello spettro dell'infrarosso. Inoltre, i benefici attribuiti al prodotto, in quanto emettitore di radiazione termica, nei confronti della "crescita delle piante, della giusta regolazione di energia per gli animali e per la loro circolazione sanguigna e per il miglioramento dell'equilibrio biologico, del corpo umano", non trovano riscontro né nella documentazione presentata né nella letteratura scientifica.
Successivamente sono riportate affermazioni confuse in merito alla fisiologia del sistema termoregolatorio e una presentazione fuorviante degli effetti del prodotto sulla mappatura termica del corpo umano. In altra pagina, viene, inoltre, fatta una dichiarazione ("risulta confermato un assorbimento pari all'80% delle onde elettromagnetiche potenzialmente nocive irradiate") che risulta non fondata, in quanto:
il valore di assorbimento dell'80% non è documentato (cfr. quanto precedentemente riferito circa il documento "Determination of the material constant & Measurement of the radiation pattern");
l'assorbimento non può essere riferito al campo elettromagnetico irradiato dall'oggetto, ma deve essere riferito alla quota parte dell'energia intercettata dall'assorbitore, tenendo conto di quella riflessa;
le condizioni di impiego del prodotto, posto a contatto con il terminale mobile, determinano un geometria di interazione in "campo vicino" e quindi non è lecito riferirsi all'assorbimento di onde elettromagnetiche (interazione in "campo lontano").
Infine, si affronta l'argomento degli standards di protezione. Premesso che gli standards di protezione internazionali sono molteplici, ma sostanzialmente sovrapponibili (il Consiglio dell'Unione Europea ha recentemente emanato una Raccomandazione agli Stati Membri recependo lo standard dell'ICNIRP), la dichiarazione che il valore del TSA (tasso di assorbimento specifico) di ZEROPA rientra nei limiti di uno standard è priva di significato, in relazione alla definizione scientifica del TSA e fuorviante nel contesto della citazione.
In conclusione, emerge che il prodotto Zeropa in questione non possiede assolutamente le capacità dichiarate nel depliant pubblicitario, utilizzato per la sua vendita, di annullare, modificare, irradiare, ossia modulare le onde elettromagnetiche particolarmente nocive alla lunghezza d'onda dei raggi infrarossi.
In data 20 ottobre 1999 è stata trasmessa alle parti copia della citata relazione dell'Istituto Nazionale di Geofisica per consentire loro, eventualmente assistite dai rispettivi consulenti tecnici, ai sensi dell'articolo 9, commi 2 e 3, del D.P.R. n. 627/96, di presentare le proprie osservazioni, nel termine di 10 giorni, fissato dal citato articolo 9, comma 3, del D.P.R. n. 627/96.
In data 2 novembre 1999 la Zeropa Srl ha comunicato di non potersi avvalere della facoltà di presentare controdeduzioni di merito, malgrado la ritenuta necessità di contestare sotto il profilo tecnico i rilievi della relazione, in quanto non appare realisticamente possibile che tali controdeduzioni possano essere fatte pervenire nei ristretti termini previsti.
Le altre parti del procedimento non hanno fatto pervenire alcuna controdeduzione.


5. Valutazioni conclusive

La brochure oggetto del presente provvedimento lascia intendere ai consumatori che il pubblicizzato prodotto Zeropa rappresenti un dispositivo in grado di assorbire le onde elettromagnetiche potenzialmente nocive per la salute umana.
Tale decodifica viene accreditata dalle complessive modalità di presentazione del messaggio, oltre che da specifiche affermazioni relative al prodotto, quali, ad esempio, il più volte ripetuto claim "La coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico", la frase relativa al materiale assorbente di cui è composto il prodotto ("assorbe le onde elettromagnetiche particolarmente nocive, che in parte vengono annullate ed in parte vengono modificate ed irradiate, ossia modulate alla lunghezza d'onda dei raggi infrarossi") e l'affermazione relativa all'efficacia dell'azione del prodotto ("risulta confermato un assorbimento pari all'80% delle onde elettromagnetiche potenzialmente nocive irradiate").
Sulla base delle risultanze istruttorie si può affermare che la decodifica indotta dal messaggio è idonea a indurre in errore i consumatori sulle caratteristiche d'efficacia del prodotto. Al di là, infatti, delle singole imprecisioni e inesattezze presenti nel testo del messaggio pubblicitario, che saranno più avanti esaminate, l'elemento di più rilevante decettività è connesso alla circostanza che la dichiarata capacità del prodotto di modificare il campo elettromagnetico, prescindendo dall'entità in termini percentuali di tale modificazione, si verifica solo limitatamente alla zona d'ombra dell'assorbitore, e quindi interessa una superficie dello stesso ordine di grandezza dell'assorbitore stesso. A tale conclusione perviene la memoria peritale dell'Istituto Nazionale di Geofisica che fa rilevare come tale circostanza sia confermata nella documentazione depositata dall'operatore pubblicitario, ove si afferma che l'assorbimento è riferito alla superficie opposta a quella sulla quale incide il campo elettromagnetico. In altre parole la capacità di assorbimento dell'energia trasportata da un campo elettromagnetico -proprietà tipica di molti materiali, anche molto comuni- assicurata dal prodotto Zeropa è in ogni caso limitata alla zona d'ombra dell'assorbitore, quindi, nel caso specifico, alla ridottissima area della "coccinella".
Sulla base di tale accertata limitatezza dell'area di schermatura realizzata dal dispositivo Zeropa (che, peraltro, deve essere posizionato in modo ottimale a seconda del modello di telefono cellulare utilizzato) risulta evidente la portata fuorviante delle espressioni sopra riportate, che accreditano il prodotto come in grado di assicurare una effettiva protezione dalle onde elettromagnetiche per l'utilizzatore del telefono cellulare.
In tale contesto di riferimento, di complessiva inadeguatezza del prodotto in relazione alle caratteristiche per le quali è pubblicizzato, si innestano poi le singole inesattezze e imprecisioni riportate nella brochure, che sebbene assorbite in termini di portata decettiva dal più generale rilievo sopra evidenziato, contribuiscono in ogni caso a rinforzare l'immagine evocata dal claim (che resta comunque dotato di una autonoma valenza ingannatoria) di un prodotto in grado di agire "contro l'inquinamento elettromagnetico".
In relazione alla frase il materiale "assorbe le onde elettromagnetiche particolarmente nocive che in parte vengono annullate ed in parte vengono modificate ed irradiate", si osserva che il termine annullare è privo di significato fisico, in quanto nessuna forma di energia può essere annullata.
In relazione ai benefici attribuiti al prodotto, in quanto emettitore di radiazione termica ("i raggi infrarossi che ritrasmette sono stimolatori della crescita delle piante, forniscono la giusta regolazione di energia per gli animali e per la loro circolazione sanguigna"), si osserva che gli stessi, come evidenziato nella memoria peritale, non trovano riscontro né nella documentazione presentata, né nella letteratura scientifica.
In relazione al valore di assorbimento - che, come evidenziato, è in ogni caso riferito alla sola zona d'ombra della "coccinella" - "pari all'80% delle onde elettromagnetiche potenzialmente nocive irradiate", che secondo quanto riportato nella brochure risulterebbe "dimostrato dai risultati della ricerca effettuata dall'Università tecnica di Pohang", si osserva che dall'esame della documentazione prodotta dall'operatore, relativa a tale ricerca, non risulta documentato tale valore di assorbimento (cfr. quanto riferito nella memoria peritale relativamente al documento "Determination of the material constant & Measurement of the radiation pattern"). Inoltre, sempre secondo quanto evidenziato dall'Istituto Nazionale di Geofisica, dal momento che le condizioni di impiego del prodotto, posto a contatto con il terminale mobile, determinano una geometria di interazione in "campo vicino", non è lecito riferirsi all'assorbimento di onde elettromagnetiche (interazione in "campo lontano").
In relazione ai risultati del test sui cambiamenti della temperatura corporea causati da onde elettromagnetiche effettuato da una clinica coreana e riferito alle pagine 6 e 7 della brochure, si osserva che l'effetto del campo elettromagnetico generato dai telefoni cellulari sui tessuti del cranio è privo di ogni plausibilità scientifica (cfr. quanto riferito nella memoria peritale relativamente al documento "Verification of body temperature change").
In relazione, infine, alla dichiarazione che il valore del TSA (Tasso di Assorbimento Specifico) di ZEROPA rientra nei limiti di uno standard ("Il valore TSA di Zeropa rientra nel limite di 1,6 MW/g"), si osserva che essa è priva di significato, in relazione alla definizione scientifica del TSA e fuorviante nel contesto della citazione.

RITENUTO che il messaggio in esame è idoneo a indurre in errore i consumatori circa le caratteristiche di efficacia del prodotto "Zeropa";

RITENUTO, inoltre, in considerazione del particolare tipo di induzione in errore realizzata, che il messaggio possa continuare a protrarre nel tempo i suoi effetti decettivi nei soggetti da esso raggiunti, tenuto conto del falso presupposto in essi ingenerato circa l'efficacia del prodotto nell'assorbire le onde elettromagnetiche potenzialmente nocive per la salute umana e considerata altresì la non verificabilità delle caratteristiche pubblicizzate, neanche da parte dei soggetti che hanno già proceduto all'acquisto del prodotto stesso;

RITENUTO, pertanto, che tale circostanza rende necessaria la pubblicazione di una dichiarazione rettificativa, ai sensi dell'articolo 7, comma 6, del Decreto Legislativo n. 74/92, in modo da evitare che la pubblicità in questione continui a produrre effetti;


DELIBERA



che il messaggio pubblicitario descritto al punto 2 del presente provvedimento, diffuso dalle società Zeropa Srl e Kefar Spa, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una fattispecie di pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 1, 2, e 3, lettera a), del Decreto Legislativo n. 74/92, e ne vieta l'ulteriore diffusione.


DISPONE



a) che le società Zeropa Srl e Kefar Spa pubblichino, a loro cura e spese, una dichiarazione rettificativa, ai sensi dell'articolo 7, comma 6, del Decreto Legislativo n. 74/92, secondo le seguenti modalità:
1) il testo della dichiarazione rettificativa è quello riportato in allegato al presente provvedimento;
2) la dichiarazione rettificativa dovrà essere pubblicata per una volta, entro trenta giorni dall'avvenuta comunicazione del presente provvedimento, sul quotidiano "Corriere della Sera", in uno spazio corrispondente a 20 moduli (mm. 176 x 223);
3) la pubblicazione dovrà ricalcare in toto impostazione, struttura e aspetto della dichiarazione rettificativa allegata; i caratteri del testo dovranno essere del massimo corpo tipografico compatibile con lo spazio indicato al precedente punto 2) e le modalità di scrittura, di stampa e di diffusione non dovranno essere tali da vanificare gli effetti della pubblicazione; in particolare, nella pagina di pubblicazione della dichiarazione rettificativa, così come nelle restanti pagine, non dovranno essere riportati messaggi che si pongano in contrasto con il contenuto della comunicazione stessa o che, comunque, tendano ad attenuarne la portata e il significato;

b) che la pubblicazione della dichiarazione rettificativa dovrà essere preceduta dalla comunicazione all'Autorità della data in cui la stessa avrà luogo e dovrà essere seguita, entro tre giorni, dall'invio all'Autorità di una copia originale del giornale contenente la comunicazione rettificativa pubblicata.


Il presente provvedimento verrà comunicato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell'articolo 7, comma 11, del Decreto Legislativo n. 74/92, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione del provvedimento stesso.


IL SEGRETARIO GENERALE
Alberto Pera

IL PRESIDENTE
Giuseppe Tesauro

Allegato al provvedimento n. 7687 ( PI2550 ) ZEROPA


COMUNICAZIONI A TUTELA DEL CONSUMATORE

AUTORITA' GARANTE
DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

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La brochure relativa al prodotto
Zeropa
La coccinella contro l'inquinamento elettromagnetico
diffusa nell'aprile 1999 in alcuni comuni della Lombardia,
dalle società Zeropa S.r.l. e Kefar S.p.A,
è stata ritenuta dall'Autorità
PUBBLICITà IngannevolE.

Il messaggio presentava
il prodotto, consistente in una piccola "coccinella" da applicare al proprio telefono cellulare, come un dispositivo in grado di assorbire le onde elettromagnetiche potenzialmente nocive per la salute umana.

In realtà
tale dispositivo non offre una efficace schermatura a tali onde, in quanto risulta in grado di offrire solo una zona d'ombra limitata alla ridotta dimensione del prodotto.

L'Autorità ha disposto la pubblicazione della presente dichiarazione rettificativa.
(Provvedimento adottato nell'Adunanza del 4 novembre 1999, ai sensi del Decreto Legislativo n. 74/92)

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