"Fahrenheit 451"
Di Beatrice Credi
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
- Autore: Ray Bradbury
- Titolo del libro: Fahrenheit 451
- Casa editrice: Arnoldo Mondadori Editore
- Città di pubblicazione: Milano
- Quattordicesima ristampa
PARTICOLARITA’ DEL TITOLO
Il titolo ha un suo particolare significato utile anche per entrare nell’ottica del libro. Infatti, la sigla Fahrenheit 451, apparentemente enigmatica vuole indicare la temperatura alla quale brucia la carta secondo la scala in uso nei paesi anglosassoni. Anche il titolo ha quindi a che fare con il fuoco elemento poliedrico e centrale del romanzo.
IMMAGINE IN COPERTINA
In copertina vi è rappresentata un’opera di Alberto Burri dal titolo "Rosso plastica" del 1962. Innanzitutto si tratta di arte moderna astratta in piena sintonia con l’epoca in cui è ambientata la vicenda. La plastica, poi, è tra i materiali più moderni, è il simbolo della nostra società ed è destinata ad invadere sempre di più la nostra vita di tutti i giorni. Infine questo quadro è rosso come il fuoco e sembra quasi che la plastica di cui è formato sia stata bruciata e sciogliendosi si sia bucata, formando le classiche pieghe. Non si è però distrutta completamente, quasi a significare che tutto si trasforma e nulla si distrugge.
INDICE
Ray Bradbury
V La vita
VII Le opere
IX La fortuna
X Bibliografia
FAHRENHEIT 451
Parte prima
3 Il focolare e la salamandra
Parte seconda
83 Il crivello e la sabbia
Parte terza
133 La fiamma risplendente
RIASSUNTO PREFAZIONE
Ray Bradbury nasce nel 1920 nell’Illinois, trascorre i suoi primi anni nel Midwest per poi trasferirsi nel 1934 a Los Angeles. In California Bradbury si avvicina agli appassionati di fantascienza stringendo varie amicizie. Nel 1939 redige una sua rivistina di fantascienza.
Il primo racconto lo pubblica alla fine del 1941 e si intitola "Pendulum". A questo segue, nel 1942 "The Candle". E’ solo però negli anni quaranta che cominciano ad apparire i suoi coloriti e poetici racconti di fantascienza fra cui "Il pic-nic di un milione d’anni" primo mattone delle future "Cronache marziane" formate dal montaggio di varie storielle. Nel 1947 i migliori racconti neri di Bradbury appaiono nell’antologia "Dark Carnival". Nel 1955 escono in volume le "Cronache marziane" che riscuotono anche in Italia un grande successo. Benché non sempre a suo agio nella dimensione del racconto, Bradbury ha dato un gran esito in questo campo con "Faharenheit 451" uscito nel 1951. La successiva opera "L’estate incantata", è sempre una fusione di racconti. Nel ’62 esce "Il popolo dell’autunno", poi nel 1986 è "Morte a Venice". Sebbene a partire dalla fine del ‘50 la produzione di Bradbury si sia rarefatta la sua attività, è continuata in campo teatrale, cinematografico e poetico. Ray Bradbury ha scritto vari tipi di racconti: polizieschi, fantastici, di fantascienza e "d’atmosfera".
Bradbury è stato considerato inoltre il più "letterario" fra gli autori americani di fantascienza.
GENERE LETTERARIO
Romanzo di fantascienza
RIASSUNTO DEL ROMANZO
Guy Montag vive in un’epoca dove il pompiere non è più colui che spegne gli incendi, ma colui che li appicca. Montag è uno di questi militi del fuoco, che armati di lunghi lanciafiamme, ogni giorno irrompono nelle case dei così detti sovversivi , che nascondono libri o affini e li bruciano. Infatti, così vuole la legge. Ma Montag non vive felice, la sua esistenza è alienata da slogan, giganteschi schermi televisivi e una moglie completamente assorbita ed inserita nelle condizioni sociali del tempo. Il protagonista non può nemmeno contare sulla gratificazione del suo lavoro che ormai svolge solo per pura e semplice abitudine. Fino a quando un giorno, l’incontro casuale con una ragazzina, Clarisse, che rappresenta un modo nuovo di vivere e vedere il mondo, fa scoprire, o riscoprire a Montag ciò che la gente ha perso, i valori veri della vita, il contatto con gli altri, con la natura, i libri, le piccole cose di tutti i giorni, mettendolo in crisi e in discussione. Per la prima volta si rende conto del significato del gesto che compie ogni qual volta brucia un libro e il ricordo della morte voluta da un’anziana signora in mezzo al falò dei suoi libri lo tormenta. La scomparsa in un incidente di Clarisse, spinge Montag a esternare a sua moglie tutto il suo tormento, arrivando a togliere da un nascondiglio tutti i libri che in quegli anni aveva ben nascosto deciso ad iniziare un nuovo cammino con loro. Aiutato da Faber, un professore di lettere incontrato precedentemente al parco, Montag è deciso a proseguire la sua lotta anche quando la moglie, dopo un primo momento di titubanza, lo denuncia. Così proprio lui con altri militi è costretto a bruciare la sua casa. La sua determinazione sul cammino che ha iniziato è tale che non esita, anche se non premeditatamente, a uccidere il suo capo.
Ricercato così dalla polizia Montag scappa e su consiglio di Faber, quando ormai la guerra sta per esplodere, si unisce a un gruppo di nomadi che vivono sulle rive del fiume , un gruppo di ex letterati, ex professori universitari, che per non permettere al fuoco di distruggere il passato, la cultura, hanno imparato a memoria vari libri. Montag una volta unitosi al gruppo assiste da lontano alla distruzione della città da parte di alcuni missili e ricomincia così una nuova vita.
PERSONAGGI
Protagonista: MONTAG un milite del fuoco dagli occhi neri e i capelli dello stesso colore. A causa del suo lavoro odora di cherosene.
Antagonista: BEATTY, che rappresenta la società, è il capitano dei pompieri. Vigila attentamente sugli uomini della sua squadra. Ha una grande capacità di persuasione che gli permette di imporre agli altri le sue idee.
Oggetto: riappropriarsi della cultura, del passato, attraverso il LIBRO
Aiutante: CLARISSE, FABER. La prima è una ragazza diciassettenne un po’ strana con gli occhi neri. E’ uno dei pochi personaggi che si reputa davvero felice, perché riesce a trovare il contatto con il prossimo. Faber è invece un vecchi professore universitario di lettere con i capelli bianchi, la pelle bianca e gli occhi di un colore azzurro spento. Gli anni di inattività lo hanno reso indifeso e fragile rassegnato ad un’esistenza infelice fino all’incontro con Montag.
Falso aiutante: LA MOGLIE MILDRED esile donna imbottita di tranquillanti che non si rende conto del contesto in cui vive.
Avversario aiutante dell’antagonista: IL SEGUGIO animale di ferro con l’aspetto di un cane ma con otto gambe simili a quelle dei ragni che gli permettono di essere veloce e silenzioso. Grazie al suo fiuto infallibile bracca i sovversivi che si ribellano iniettandogli procaina che esce dall’ago sulla proboscide.
I personaggi sono INVENTATI anche se rappresentano modelli reali ben precisi riscontrabili anche nella società odierna.
PRINCIPALI SECONDARI
-Montag -Militi del fuoco
-Clarisse -amiche di Mildred
-Faber -Segugio
-Mildred (moglie di Montag) -parenti di Clarisse
-Beatty -polizia
-professori del fiume -società
(personaggio
collettivo)
La caratterizzazione fisiognomica dei personaggi è quasi assente, Bradbury non fornisce al lettore poche informazioni sull’aspetto fisico dei personaggi. Al contrario, grazie alla caratterizzazione antropologica si possono conoscere le abitudini e il modo di vita del protagonista e non solo: ad esempio il fatto che Montag usi la metropolitana per andare al lavoro o che la moglie consumi la cena davanti ai teleschermi. Ma ancora più forte è la caratterizzazione psicologica soprattutto del protagonista. Lo scrittore si sofferma infatti frequentemente sui moti interiori che percorrono Montag trasportando al lettore le sue sensazioni. Da’ quindi molta più importanza all’interiorità piuttosto che all’esteriorità dei personaggi.
Montag inoltre, è un personaggio a tutto tondo. Infatti, è chiarissimo da come si sviluppa il romanzo il modo in cui gli eventi lo trasformano e come metta grande volontà nel seguire questi cambiamenti. Di conseguenza in Montag, alla fine del racconto, dopo la "trasformazione" si forma una grande ricchezza interiore, riscontrabile anche dalle sue scelte.
AMBIENTAZIONE SPAZIO-TEMPORALE
IL racconto è ambientato in un città americana che appare come un ammasso di cemento e ferro e un aggrovigliamento di case e autostrade, trafficata e con pochi spazi verdi; caratteristiche, queste, molto simili a quelle di alcune odierne metropoli. L’autore non ha fatto altro che amplificare questi aspetti negativi adattandoli ad un tempo futuro. Futuro ma non troppo, ci sono, infatti, oggetti, usanze e contesti di cui oggi si trovano già accenni come ad esempio l’ingrandirsi sempre più dello schermo televisivo.
Il tempo è per lo più cronologico, anche se il racconto è intercalato da ellissi (cioè "salti" di tempo) e in alcuni punti, soprattutto il protagonista, riprende, con alcuni flash-back, avvenimenti passati di cui il lettore è all’oscuro ad esempio il suo primo incontro con Faber. Perciò essendo il racconto narrato in prevalenza cronologicamente e logicamente la fabula coincide in maniera quasi totale con l’intreccio.
STILE, TECNICHE NARRATIVE, LINGUAGGIO DELL’AUTORE
Per quanto riguarda lo stile lo scrittore predilige il dialogo sotto forma di discorso diretto alle descrizioni e narrazioni degli eventi. I pensieri del protagonista sono invece espressi tramite flussi di coscienza particolarmente complessi per via dell’uso di lessico elevato e dell’uso della ipotassi.
Vi sono inoltre nel testo una serie di figure retoriche; prime fra tutte alcuni similitudini: "le copertine strappate e sparse intorno come piume di cigno" pag.136; poi anche alcune sinestesie come: "odore giallastro"pag.170.
Inoltre il romanzo inizia in "medias res" non vi è cioè all’inizio del racconto una presentazione dei personaggi, del luogo e del tempo in cui la vicenda si svolge ma si entra subito nel vivo della narrazione con la frase: "era una gioia appiccare il fuoco" pag.3.
MESSAGGIO DELL’AUTORE
Bradbury con il suo romanzo ha sicuramente precorso i tempi, infatti, considerando che il libro è stato scritto a metà degli anni sessanta, ha colto in pieno il lento e inesorabile cambiamento della società.
Lo scrittore denuncia una realtà dove gli uomini, privati dei libri, si ritrovano senza veri valori, chiusi in un mondo falso e privo di sentimenti. Il messaggio dell’autore arriva al lettore con immagini molto forti, quasi paradossali, che obbligano un lettore attento a meditare, sentendosi un po’ Montag. E’ perciò "crescendo" con il protagonista e seguendo l’evolversi dei suoi pensieri che si arriva ad avere la consapevolezza dell’importanza dei libri testimoni del presente del passato e del futuro e grazie alle scelte di Montag l’autore sembra quasi darci un modello da seguire.
GIUDIZIO PERSONALE
Il libro anche se interessante è stato abbastanza difficile da leggere a causa del lessico a volte sconosciuto e del linguaggio complicato che l’autore usa soprattutto per descrivere i sentimenti del protagonista. Questo ostacolo e il poco tempo che ho a disposizione hanno fatto sì che terminassi il libro in un mese e mezzo.
Penso che il romanzo esponga idee interessanti ma soprattutto stimolanti anche perché i concetti che emergono dalla lettura sono di estrema attualità adatti sia a ragazzi che ad adulti.
Mi ha colpito il fatto che il racconto pur facendo parte del panorama della fantascienza abbia al suo interno alcune riflessioni sociali e filosofiche; unendo così alla fantasia un messaggio reale.
Considerando i vari personaggi, Clarisse è quello che più mi ha colpito. La sua freschezza, la sua innocenza sono la speranza di un futuro migliore. La sua domanda a Montag "siete felice?" pag.11 è per me la frase chiave del romanzo, perché è da questa domanda che il protagonista si mette in discussione.
Non meno affascinanti sono i nomadi del fiume "uomini libro", che si considerano "vagabondi all’esterno, biblioteche dentro" pag.181 e sono l’alternativa a questa società dominata dalla tecnologia e dai mas media.
La tecnologia (computer, Internet, T.V. satellitare ecc.) è paragonabile oggi all’elemento fuoco, "personaggio" del libro. Infatti, ad esempio Internet sta prevaricando la carta stampata.
Infine, tra le righe, ho percepito quanto la distruzione del libro fosse strettamente legata a un potere politico molto autoritario e per nulla democratico.