DEAD OF NIGHT

THE FILM

 

IL PLOT: Dylan Dog perde il suo lavoro di Indagatore dell'Incubo, e finisce in mezzo alla strada. Tutto questo, a causa di una femme fatale. Ma non si arrende: con la forza dell'amore, aiutato dal suo quinto senso e mezzo, riuscirà a vincere i suoi nemici in un'atmosfera allucinata, dove accanto all'horror c'è posto anche per i sentimenti.
IL CAST: Sconosciuto. Non si sa davvero nulla. Una voce di corridoio che circola riguarda Rupert Everett, già interprete di "Dellamorte Dellamore", nella parte di Dylan
IL REGISTA: Una certezza, finalmente: sarà Breck Eisner, inglese, figlio del pezzo grosso della Disney Michael Eisner. La sceneggiatura sarà stilata a quattro mani da Thomas Dean Donnelly e Joshua Oppenheimer. Produttori Scott Mitchell Rosenberg, presidente dei "Platinum Studios", ed Ervin e Gregory Rustemagic
LA CASA DI PRODUZIONE: Miramax, Dimensions Film. Ecco cosa ha detto recentemente il vicepresidente della Dimensions Bob Weinstein: <<Dylan è un grande personaggio, la storia sarà un enigma teso, ma allo stesso tempo ironica. Considero il film come un potenziale privilegiato>>


Le informazioni sono sicuramente striminzite; purtroppo la Miramax si è tappata la bocca, giurando però che i tempi di produzione saranno brevi. Non vorrei essere pessimista, ma, dato che la scelta del cast è tuttora in alto mare, mi sembra difficile riuscire a vedere qualcosa in poco tempo. In pratica, per adesso ci sono solo un titolo ed una serie di nomi, oltre che ad un abbozzo di trama. Da parte mia, ho composto un simpatico invito a sbrigarsi, che trovate QUI. Speriamo bene...
17/02/00: Ha cominciato a girare su Internet il manifesto ufficiale del film. In precedenza se n'erano visti altri, rigorosamente falsi; questo pare che sia vero. Non lo riporto sul mio sito per questioni di copriright; comunque ritrae Dylan con in pugno la sua mitica pistola, e con delle gocce di sangue che gli cadono addosso dall'alto. Ma la cosa sicuramente più interessante è lo sfondo; infatti dietro all'Indagatore dell'Incubo si stagliano una serie di imponenti grattacieli. Può significare solo una cosa: anche nel film Dylan dovrà affrontare il suo mal di mare (o d'aereo), per andare negli States. A Hollywood pareva brutto ambientare una pellicola a Londra; certo che questi americani sono proprio egocentrici...
Tranne questo, alla Miramax ancora rigorosamente bocche cucite; una voce dice che dopo i recenti successoni di "La vita è bella" e "Shakespeare in love", la dirigenza avrebbe dato il via libera anche ad alcuni esperimenti cinematografici, tra cui, appunto, la trasposizione su pellicola di un fumetto italiano. Proprio oggi ho scritto una e-mail all'indirizzo della Miramax, destreggiandomi con il mio scandaloso inglese; spero in una risposta, ma la logica mi dice che cercare qualche spoiler è come provare a vedere un UFO in una notte nuvolosa. Incrociamo le dita...

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