IL REGNO DI EMANDINI
5. Corpi
Erano passate due settimane dallincidente automobilistico in
cui aveva perso la cita il marito dellispettore capo Warner,
quando Jhonny Hunt fu svegliato alle sei del mattino da sonori colpi
alla porta della sua villa. Si alzò stancamente, coprendo il
corpo atletico con una lunga vestaglia rossa. Attraversò il
soggiorno sostenendo il sinistro sguardo delle maschere e dei cimeli
satanici, ed aprì istintivamente la porta. Non si sarebbe
aspettato di trovarsi davanti una bella donna che nascondeva il suo
corpo in una divisa poliziesca
"Mi chiamo Angelica Warner. Sono il capo degli ispettori di
Hamlinton"
Luomo si accarezzò la lunga chioma che arrivava fino
alle spalle, poi rispose sibillino:
"Sono le sei. Che volete? Mi state perseguitando"
"Ho ottenuto un mandato dal procuratore Davis" disse gelida la
femmina
Hunt carbonizzò la donna con lo sguardo
"Cristo. Mandato di che? Non ho fatto niente, maledizione"
"Sa, ancora non abbiamo trovato una soluzione alla vicenda degli
scheletri nel bosco. Così ci siamo scocciati, e stamattina
presto abbiamo velocemente perlustrato il suo giardino"
"Come vi siete permessi?!?"
La donna sorrideva mettendo in bella vista una pallottola
racchiusa dentro una busta di plastica
"Stavo dicendo che abbiamo perquisito il suo giardino. Non avevamo
ancora il mandato, è vero, ma ne è valsa la pena.
Questa era sotto un cespuglio: è una pallottola Browning.
Corrisponde a quella ritrovata in testa ad una delle vittime non
ancora scheletrite. Così adesso abbiamo un mandato, per
rivoltare da cima a fondo la sua abitazione e per scavare nel
giardino con le ruspe. Chissà che non ci sia qualche
sorpresa"
Il satanista era paonazzo
"Dannazione! Mi avete incastrato, figli di puttana! Come diavolo
cè finita la pallottola nel mio giardino?!"
"Lo chieda al suo amico Mefistofele" ribatté la donna senza
scomporsi "si vesta. E in stato di fermo fino a quando non
avremo finito"
Gli occhi azzurri del giovane erano stravolti da un odio
disumano
"Lucifero vi fulminerà!" sibilò inviperito
"Ehi, adesso mi hai proprio rotto i coglioni. Non ti vuoi vestire?
Non ti vestire. Forza" lispettore capo aveva sguainato la 38
dordinanza e la stava puntando dritta in mezzo agli occhi del
sospettato "Sali in macchina. Veloce!"
Nel giardino intanto si stavano posizionando i giganteschi mostri
scavatori, tra ruggiti e rantoli che facevano pensare ad uno
sgozzamento. La squadra era presente al completo: il procuratore
Davis, con un sorriso scolpito sul volto, gli ispettori Darrin,
Cooper ed Hamann, il capo medico legale Norman, e il professor
Malliard, questultimo particolarmente eccitato, con al seguito
la sua équipe di uomini che indossavano una ridicola divisa
verde con la scritta "Balistica" in bella vista sul petto. La Warner,
chiuso il sospettato nella macchina della polizia che si allontanava
strombazzando, si unì alla compagnia. Quel giorno doveva aver
messo la doppia razione di trucco agli occhi, che la faceva
assomigliare ad una pittoresca domatrice circense. I seni si
ribellavano e sudavano nella divisa, decisamente troppo stretta per
loro, mentre le labbra, colorate con un grottesco rossetto viola,
erano più prepotenti del solito.
"E stata unottima iniziativa la sua, ispettore capo
Warner" osservò il procuratore "anche se è andata
contro i regolamenti ha colpito nel segno"
"Ho preferito agire da sola ed in segreto per discrezione"
spiegò la donna
"Ha fatto bene. Davvero. Forse risolveremo finalmente questa
brutta storia"
Dallaltra parte del giardino lispettore Darrin,
avvolto in una giacca senza maniche con la scritta "Polizia" in
verticale, aveva gli occhi cerchiati da due vistose occhiaie. Gli
altri ispettori erano intorno a lui
"Quellespediente dei giornali non ha avuto nessun frutto,
allora?" chiese Hamann
"No, purtroppo. Incredibile, pensavo fosse la strada giusta"
"Speriamo che sia Hunt a fornirci il nome delle vittime"
osservò Cooper
"Non è detto che sia colpevole" se ne uscì Hamann,
guadagnandosi gli sguardi sbigottiti dei due interlocutori "insomma,
voglio dire
la Warner viene qui di notte tutta sola e trova una
Browning nel giardino
mi puzza di imbroglio
"
"Diamine, Steve, sei impazzito?" sbottò Cooper
"In fondo è un maledetto guru, quasi sicuramente un
assassino
appioppiamogli questi omicidi sperando di trovare
qualcosa di compromettente in casa sua o nel giardino
a quel
punto il gioco è fatto, anche se non è stato lui "
continuò imperterrito Hamann
In quel preciso istante un branco di agenti in uniforme
uscì fuori dalla casa. Uno di loro annunciò:
"In cantina cè un arsenale. Mai visto niente del
genere"
Malliard con i suoi uomini chiese ed ottenne il permesso di
entrare al procuratore Davis, seguito a ruota dagli altri poliziotti.
La cantina si estendeva per diversi metri quadri; le armi si
arrampicavano addirittura fino al soffitto. In una specie di botte
erano rinchiusi quelli che dovevano essere almeno trenta chili di
dinamite, ammucchiate insieme a delle comuni bombe a mano. Alcuni
bazooka si affacciavano beffardi da un enorme scaffale in ferro, su
cui risaltavano anche una serie di mitragliette. Pistole di tutti i
tipi erano spesso protette da teche di vetro, mentre le doppiette
osservavano i poliziotti sgomenti dal muro su cui erano sparpagliate.
Al termine della perquisizione, Malliard annotò sul suo
taccuino: "5 bazooka, 3 mitragliette, 11 doppiette, 31,4 kg di
dinamite, una decina di confezioni di bombe a mano, 43 pistole
così divise: 7 Magnum, 23 calibro 38, tutte rigorosamente
Smith & Wesson, 11 calibro 45, tra cui 3 con rifinitura Birdsong,
2 Tec 9. Munizioni praticamente infinite"
Circa mezzora dopo dalla proprietà di Jhonny Hunt
erano riaffiorati dalla terra tre corpi senza vita, tutti di sesso
maschile, in stato di decomposizione ma ancora riconoscibili. Le
ruspe stavano ancora scavando quando una pioggia dispettosa
cominciò a pungere gli abiti dei poliziotti. Fu così
decisa una pausa, almeno il tempo necessario per permettere alle
furie della natura di esaurirsi. Intanto i cadaveri erano stati
trasportati alla morgue e il dottor Norman si era ripromesso di
eseguire la tripla autopsia subito dopo pranzo, in attesa di altri
eventuali corpi. Gli scavi nella proprietà Hunt sembravano
infatti lungi dallessere conclusi. Durante la perquisizione
dellabitazione fu rinvenuta una lista comprendente una serie di
nominativi, che corrispondevano agli adepti della setta. In tutto i
Figli di Lucifero risultarono essere sessantasei, tutti uomini, che
finirono repentinamente in manette con le accuse di omicidio e
concorso in omicidio, nonché occultamento di cadavere. Gli
stessi capi daccusa rivolti al loro guru, Jhonny Hunt. Ci
vollero appena un paio dore per convincere la polizia di
Charlotte ad iniziare gli scavi anche nella precedente
proprietà del satanista, dove presumibilmente giacevano altri
corpi senza vita. Se ne occupò il capo della polizia in
persona, commissario George Devlin. Intanto il procuratore Davis,
tramite la sua portavoce ispettore Warner, non aveva perso tempo ad
indire una conferenza stampa per il pomeriggio stesso.
Darrin faceva scorrere velocemente le dita sulla tastiera del
Pentium 2, sotto gli occhi degli ispettori Cooper ed Hamann, con
questultimo che si teneva il gomito con un braccio, a sua volta
appoggiato sotto il mento, stranamente somigliante ad un pensatore
greco.
"Ecco qui" annunciò Darrin "Val Jasper, Jurgen Olimar e
Jason Goopy. Le foto corrispondono. Tutti e tre scomparsi lo scorso
mese. Un assicuratore, un bancario, un impiegato alle poste.
Insospettabili come satanisti"
"Nei Figli di Lucifero non cerano donne" disse
allimprovviso Cooper
"Cosa centra, Danny?" chiese Peter
"Non può essere stato Hunt ad ammazzare quella gente nel
bosco. Erano anche donne"
"Io lavevo detto" abbaiò Hamann "la Warner lha
incastrato. E lei che ha messo lì la pallottola;
immaginava di trovare una cosa del genere. Hunt è un maniaco,
pensa la stronza, lo incriminiamo per gli omicidi che ha commesso e
anche per quelli che non ha commesso. Così i giornalisti sono
contenti e il culo di Davis è salvo. Tanto che differenza
cè tra dieci o cinquanta omicidi sul groppone? E invece
cè, cazzo! Perché il pazzo che ha ammazzato le
trenta persone nel bosco è ancora in libertà! E prima o
poi arriveranno altre vittime!"
"Molti elementi in effetti non quadrano" osservò Darrin
"perché quei cinque del bosco non erano tra gli scomparsi e
questi si? Inoltre, secondo la teoria della Warner, Hunt avrebbe
sotterrato metà delle sue vittime nel bosco e laltra
metà nel suo giardino. E inverosimile: correva un
rischio inutile tenendo i cadaveri in casa sua, perché non
tutti nei boschi?
"
"Uno psicologo direbbe che, uccidendo gli adepti che lo tradivano,
ha cominciato a piacergli lomicidio, e si è trasformato
in un comune serial killer, andando a pescare le sue vittime tra gli
uomini e tra le donne, senza distinzioni e senza movente
spiegherebbe che ha voluto tenersi alcuni cadaveri nel giardino per
sentire vicino il ricordo delle sue imprese. E una giuria potrebbe
credergli tranquillamente" ipotizzò Cooper
"Non cè dubbio che il bastardo meriti la sedia
elettrica" intervenne Hamann "il problema è che qui vogliono
far passare due assassini per uno solo. E il matto del bosco in
questo modo resterebbe a scorrazzare per la contea. Non stiamo
cercando di scagionare Hunt; ma dobbiamo prendere anche
quellaltro, Cristo!"
"Rifilando tutti gli omicidi ad Hunt, effettivamente il caso
sarebbe chiuso per sempre" disse Darrin
"E secondo il ragionamento di Davis, quello stronzo figlio di
papà, sarebbero risolti due problemi in una volta sola. Non
gli passa neanche per la mente che il prossimo scheletro nei boschi
potrebbe essere il suo!" ringhiò Steve
"Dobbiamo mettere alle strette Davis" suggerì Cooper "ad
esempio: se si riuscisse a dimostrare che lui e la Warner sono
amanti, uscirebbero fuori strane storie sulla morte del
marito
"
"Non vorrete mica usare delle microspie? Non sono riconosciute
come prova
" obiettò Darrin
"A volte bisogna giocare sporco" tagliò corto Hamann "ci
serve la collaborazione di quel bastardo. Non importa che lo sappia
lopinione pubblica. Se ci dà retta, avrà la
possibilità di rimanere sulla sua stramaledetta poltrona. Ci
basta che il caso non sia archiviato. Il resto lo possiamo fare
noi"
Darrin si passò una mano tra i capelli sudati
"Ma da dove possiamo cominciare?"
"Secondo me la chiave di tutto sta nellidentificazione.
Quando scopriremo perché quei cinque non sono stati
identificati, saremo vicini alla soluzione" commentò
Cooper
Il dottor Norman uscì dalla sala operatoria andando quasi a
sbattere contro la sua collaboratrice. Il sudore di una giornata
intensa bagnava il volto del capo medico legale, che indossava ancora
i guanti ancora imbrattati di sangue
"Scusi dottore! Volevo informarla che ne sono stati trovati altri
quattro nel giardino di Hunt. Stanno arrivando. A Charlotte sono
stati addirittura più fortunati di noi. Ha chiamato il
commissario Devlin: quindici corpi"
"Roba da non credere" commentò il dottore "io smonto. Sono
sfinito. Se chiama il procuratore o lispettore Warner riferisci
le cause della morte" porse tre cartelle alla donna in camice bianco
"tutti e tre uccisi secondo un rituale preciso. Seviziati. Privi di
quasi tutti gli organi interni. Le risparmio gli altri
particolari"
"Dio. E davvero un mostro"
"Questo lavoro fa diventare tristi, Rose. Arrivederci"
Il medico si diresse verso lo spogliatoio. In cinque minuti si era
lavato, purificato da eventuali batteri, e perfettamente rivestito.
Entrò nella sua Ford Escort con un senso di liberazione
addosso: la sua casa lo aspettava.