N.19 MEMORIE DALLINVISIBILE
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Giampiero Casertano
Il diciannovesimo albo della collana
è ormai diventato una leggenda in tutto lambiente
fumettistico.Non so se questo sia l'episodio migliore della serie, ma
se non è così ci va molto vicino.
La storia è un miscuglio di giallo e poesia, di amore e morte,
di riflessioni sullessenza della vita e sulla solitudine,
malattia per certi versi incurabile. La trama è questa: un
serial killer prende di mira le prostitute seminando il terrore tra
le cosiddette "ragazze di vita". Proprio una di queste,
laffascinante Bree Daniels, contatta Dylan Dog per far cessare
lo spargimento di sangue. Quando il maniaco si consegna alle
autorità lincubo sembra finito; qualche mese dopo,
però, una misterioso omicida torna a colpire emulando le gesta
del serial killer. E questa volta per Dylan lindagine non
sarà così facile...
Contemporaneamente alla vicenda, si svolge la storia di un uomo
attanagliato dalla solitudine, che finirà per rendersi
invisibile agli occhi del mondo. Alla fine sarà proprio lui a
dare un contributo decisivo per la cattura del maniaco, ma non
è questo che conta; Sclavi, nel personaggio delluomo
invisibile, offre ai lettori il vero significato della morte: la
morte è loblio a cui siamo destinati senza il rispetto e
la considerazione delle persone che ci circondano. La morte per
Sclavi è lindifferenza totale.
Ma S&C non si fermano qui: danno vita alla storia damore
fra Dylan e Bree, che culminerà con la richiesta di matrimonio
da parte di lui! Ma la relazione fra linvestigatore e la
prostituta è un amore impossibile, poco più di
unutopia; lei non vuole diventare una casalinga, non vuole
rinunciare alla "carriera": ecco perché la risposta deve
essere inevitabilmente negativa.
Dal numero 19 della saga è stato anche tratto un testo
teatrale.