Under Suspicion
Nel porto tropicale di San Juan è in
azione il peggior tipo di serial killer; un assassino di bambini.
Due tredicenni sono state stuprate ed uccise in un breve arco di
tempo.
Henry Hearst (Gene Hackman) è uno
stimato e ricchissimo avvocato, che gira con il seguito di una
splendida moglie (Monica Bellucci).
Il capitano di polizia Victor Benezet (Morgan
Freeman) conosce da vicino il male in tutto il suo devastante potere;
tuttavia non può permettersi la rassegnazione, ed organizza
una caccia all'uomo per evitare la morte di altri
innocenti.
L'avvocato Hearst ha rinvenuto il secondo
cadavere; durante i frenetici festeggiamenti del carnevale non
accetta di buon grado l'invito in questura. Lui e il capitano si
conoscono anche troppo a fondo; inizia così una sfida fatta di
parole e sguardi trasversali. Possibile che l'uomo più ricco
dell'isola sia in realtà uno spietato assassino? La
verità si cela dietro un cumulo di menzogne e per farla
emergere molti scheletri dovranno rotolare dai loro
armadi.
Il regista Stephen Hopkins orchestra un
thriller psicologico di hitchcockiana memoria; lo fa in maniera
decisamente elegante, rispolverando due mostri sacri del grande
schermo, cioé Hackman e Freeman, che danno il loro meglio. A
loro affianca la nostra Monica Bellucci; non ci vuole molto a
indovinare che è una modella, basta soffermarsi brevemente sui
movimenti impacciati e sulla scarsa gamma di espressioni che
caratterizzano la sua recitazione. Sfigura di fronte ad Hollywood, ma
non è colpa sua; è giovane, si farà.
Gli ambienti sono decisamente limitati; gran
parte del film si svolge nell'ufficio di Benezet. Ma questo non
è un difetto, anzi; contribuisce ad aumentare di
intensità il duello Freeman-Hackman, e diffonde una cappa
d'angoscia per tutta la pellicola.
La trama scorre, in alcuni casi lentamente,
fino alla bruciante conclusione, dallo spiccato significato
simbolico.
Da non mancare per gli amanti del genere.
Voto: 7