Tommaso Cimino

Amami come...

Amami come un aratro che in terra secca vada,
come la senapa che invade il tempo
e lo modella, amami come la pietra gialla
che si sfarina se l’acqua la bacia, amami come
uno stelo di fiore che poggia alto
per farsi odorare.
Amami al modo dei delusi, per cui nulla
è perduto, e segui il soffio delle mie parole,
sempre, come un convenuto
che non parli la lingua mia e si attacchi
anche ai suoni per sorridere a tempo,
per non sembrare scorbutico.
Amami come il pavone, come il pellicano,
come il pianto del coccodrillo, come
la farfalla che non sa l’amore se non
per un giorno, e non sa il dolore –
amami con ciò che sai
per farmelo dimenticare.
Amami come adesso vorrei amarti io,
baciandoti gli occhi e aspettando che la mano
dalle unghie corte si muova per cercarmi,
come la testa sul mio petto e il sorriso
di bambina nell’abbraccio tenero
quando ci lasciammo.
 

24 ottobre 2002
 

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Sopra il monte
 

Oltre la piana verde nella nebbia,
solo col mio amore
dietro ad ascoltare la fame
del meriggio, stanca,
c'è il mare, inconosciuto:
rimane lì anche per chi non lo può
soffrire, bianco nel freddo,
con qualche onda glabra.
Noi si va via come degli amici
troppo di fretta, a riposarci.


Tommaso Cimino

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