Sera,
groviglio
di luci
tese ad
arco
su strade
convulse
di vuoto.
Brillano
abeti
illusi
di colori,
comete
fittizie
di un dio
che nasce
pagano.
Fievole
e
roca
rintocca
una campana
"Venite,
adoremus…"
Vuota
è
la greppia
del mio
natale.
Presepe di
spettri
d'innocenza
e calore.