La madre
E
il cuore quando d'un ultimo battito
avrà
fatto cadere il muro d'ombra,
per
condurmi, Madre, sino al Signore,
come
una volta mi darai la mano.
In
ginocchio, decisa,
sarai
una statua davanti all'Etemo,
come
già ti vedeva
quando
eri ancora in vita.
Alzerai
tremante le vecchie braccia,
come
quando spirasti
dicendo:
Mio Dio, eccomi.
E
solo quando m'avrà perdonato,
ti
verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai
d'avermi atteso tanto,
e
avrai negli occhi un rapido sospiro.
1930
Da: "Sentimento del tempo"-------ooooooo-------
Tutto ho perduto
Tutto ho perduto dell'infanzia
E non potrò mai più
Smemorarmi in un grido.L'infanzia ho sotterrato
Nel fondo delle notti
E ora, spada invisibile,
Mi separa da tutto.Di me rammento che esultavo amandoti,
Ed eccomi perduto
In infinito delle notti.Disperazione che incessante aumenta
La vita non mi è più,
Arrestata in fondo alla gola,
Che una roccia di gridi.
Da: "Il dolore"
-------ooooooo-------
I
giorni e le notti
suonano
in
questi miei nervi
di
arpa
vivo
di questa gioia
malata
di universo
e
soffro
di
non saperla
accendere
nelle
mie
parole.
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Sagrado
il 28 novembre 1916