Solo un trasalimento
in trasparenza ambrata di
ricordo
che fossili racchiude con
profumo
di zagara e agrumeti.
…e mi sorriderai
da grumi di colore su una
tela
colpita brevemente dalla
luce
quando cala la sera.
…sorriderò
Porrò all'orecchio
conchiglie di versi
ove sommesso murmure risuona
di notturna
risacca.
E non avrò di te
dolore né rimpianto.
Solo uno spasmo lieve
solo un trasalimento.
E sarà ancora come
fosse
amore…
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In chiarità d'opale
Già respira la notte da
levante
mentre,
indugiando lento sopra il mare,
ultimo raggio, in
chiarità d'opale,
accende l'acqua d'igneo
bagliore.
Gabbiani alzati in ondeggiante
volo,
uniti a schiera contro
l'orizzonte,
lanciano grida stridule
d'intorno:
rochi richiami colmano la sera.
Imbruna il mare. All’incalzar
dell'ora
il cielo va svelando le sue
stelle,
eburnea falce miete le
illusioni,
zavorra quotidiana, cara al
cuore.
Lontanamente vagano pensieri
interminabilmente ricercando
motivate, plausibili risposte
all'eterno quesito, che
proietta
ombre cinesi contro il chiar
di luna.
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Controcanto alla sera.
Dita ostinate
raccattano
brandelli di pensieri
ad imbrattare
fogli di grafemi.
Vano
significante ogni parola
ad un significato
che oltrepassa
la potenza del
dire
e sigilla le
labbra
in onta di
silenzio.
E mentre cala
il giorno
in spasimi
d'arancio
un balbettio
sommesso
controcanto
alla sera.
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