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Ciglio
dietro ai salici tacciono
prati oscuri, fronde barbagli
di fede a chiudere, alture
a vedere tra i sassi il nome
delle cose e polveri d'erba
sprizzare sui rossi dei fiori
non è già racconto il tremore
di nervi a questa mala verzura
da scarpate, di pochi tramonti
26/09/2002