Digressioni 2
(male si dice d'inverno al gelo
e peggio sapere che il ghiaccio
di terra pił tardi ti parlerą)
(non vedo che la fine di questa
rotonditą di nuda pancia, quando
dei giorni di marzo il suono sarą
andato e luglio dal sotto reclama)
(sempre questa pianta dal nome
ambivalente vicino alla finestra,
ritratta, con sole e tende e chiari
colori quando gli anni si scurivano
la voce, la poltrona, sfilacciata)
(se sapessi cosa viene prima
non sarei a stancare, ma avanti
come cartocci di vento, la corsa
dietro al suono rimasto)
(ma cosa manca infine, in tempo
per concludere, sempre al limite
della siepe come altezza d'occhi
e lo scorrere della mano, spinosa)
09/02/2005