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Feriale
forse, sei stato giovane
un tempo, un caos,
d'illusioni di gonne
e di forcine, poco d'anni,
parimenti agra, la voglia
cammini adesso, asciutto
i pensieri spiegati, eppure
le strisce brune, a fondo,
come di cipressi, ascolti
sorpreso, nei risvolti
pieghe scomposte di giorni
e alberi, ventagli, sbracciate
di rami, e ghiande, porci,
schizzi di fango, e altri amori
l'alba, e lo screziato lucore,
di questa sera, la realtà
della tua insipienza spiega
l'impudicizia, i tuoi sguardi,
briciole, ora, da spazzolare
27/01/2002