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Indugio
è giallo e fallace come
un sentimento postumo il sole
che smemora dentro la finestra
dura l'ora d'alzarsi e ricordi
di sferza disperata ritorno
ai giorni scontabili e dispersi
che rabbia tirare ai sorrisi
d'umida rena e ombre di pali
confitti e dura legge di baci
rappresi a scorza d'essiccata
volontà non mi sbaglio è fatta
scolorita d'urbani segni laggiù
a scanalare sospiri distendi
e apri le braccia che fare
non manco di scostare e aria
da fuori come il tempo respiri
da sempre con la mia bocca
18/11/2003