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SIT 

IL RUOLO DEL SIT-IMGC/CNR NEL SISTEMA DI ACCREDITAMENTO di Roberto Perissi (*)
 INTRODUZIONE

 Il CNR, tramite l’Istituto di Metrologia G. Colonnetti, opera nel settore dell’accreditamento dei laboratori di taratura dal 1975 e tale attività è riconosciuta per legge (legge n° 273 sul Sistema Nazionale di Taratura) come l’unica soluzione applicabile per la garanzia della disseminazione e della riferibilità delle misure nel sistema nazionale di certificazione e prove.

Tale attività è svolta sotto l’insegna SIT, Servizio di Taratura in Italia, che rappresenta un momento di coordinamento fra i tre Istituti Metrologici Primari (CNR-IMGC, IEN ed ENEA-INMR), ciascuno depositario dei campioni nazionali nel settore metrologico di competenza. Operativamente ciascun Istituto Metrologico Primario ha attivato al proprio interno un reparto di accreditamento di laboratori di taratura, reparti che operano in conformità alle norme europee EN 45003 garantendo in questo modo il mutuo riconoscimento internazionale, raggiunto con gli altri Servizi di Accreditamento EAL già nel 1981. Per il CNR il servizio SIT-IMGC opera quindi come ente di accreditamento nel settore della metrologia meccanica e termica, con un totale di oltre 50 laboratori accreditati fra i circa 100 Centri SIT operativi nel paese.

La problematica della riferibilità delle misure sta ampliandosi comunque a molti altri settori attualmente non coperti dagli Istituti Metrologici Primari, quali la metrologia chimica, ambientale e dei materiali dove peraltro il CNR ha molte ed approfondite competenze, oltre che specifici Istituti. In più si riscontra un costante aumento di domanda di riferibilità per le misure nei laboratori pubblici, laboratori che nella mentalità comune spesso vengono considerati più affidabili, indipendenti e sicuri dei laboratori privati, ma che purtroppo poco o quasi nulla si sono oggi adeguati alle nuove regole comunitarie. Ne consegue pertanto la necessità di aprire il discorso SIT a tali settori, nell’ottica di garantire la massima disponibilità e collaborazione nella definizione di un corretto mercato delle misure e delle prove nell’ambito del sistema qualità Italia. Questo comporta l’esigenza di un potenziamento del Sistema Nazionale di Taratura, creato dalla legge 273, e del sistema di accreditamento SIT a tutti quei settori innovativi e ad alta rilevanza sociale posti recentemente in evidenza dalla applicazione delle direttive comunitarie.

IL SISTEMA NAZIONALE DI TARATURA (SNT) E IL SERVIZIO DI TARATURA IN ITALIA (SIT)

La legge n° 273 istituisce nel 1991 il Sistema Nazionale di Taratura (SNT), che risulta costituito dagli Istituti Metrologici Primari (IMP) e da Centri di Taratura (CT) convenzionati con gli Istituti Metrologici. Essa conferisce ai tre Istituti, IMGC, IEN ed ENEA, lo status di Istituti Metrologici Primari, per i rispettivi campi di attività, con facoltà di proporre, realizzare e mantenere i campioni nazionali delle unità SI. Il regolamento concernente la determinazione dei campioni nazionali di talune unità di misura del Sistema Internazionale (SI), in attuazione della legge n° 273, è riportato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 1994, come Decreto Ministeriale n° 591 del 30 novembre 1993.

Inoltre la legge dà facoltà agli Istituti Primari di stabilire convenzioni con laboratori secondari, operanti nel campo della disseminazione delle unità SI. Di fatto tutti i laboratori SIT attualmente esistenti, grazie alla equivalenza SNT= IMP + SIT (=Centri di Taratura), hanno ricevuto anch’essi uno status ufficiale, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 19 del 24 gennaio 1996, a garanzia di una corretta applicazione della catena della riferibilità.

Per ciò che riguarda la metrologia legale, invece, la responsabilità continuerà ad essere affidata all’Ufficio Centrale Metrico (UCM) del Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato. È comunque auspicabile, ed anche prevedibile, che l’UCM possa trovare nei laboratori convenzionati nell’ambito del SNT i riferimenti metrologici e le risorse adeguate per far eseguire le prove necessarie all’omologazione della strumentazione, allo stesso tempo offrendo ai costruttori alternative di pari validità. In tal modo il sistema metrologico italiano si allineerà completamente con quelli dei paesi tecnologicamente più avanzati.

Il SIT, Servizio di Taratura in Italia, come già ricordato precedentemente, opera nel settore della metrologia tecnico-scientifica con lo scopo di estendere e di garantire una mutua riferibilità delle misure alle unità di misura del Sistema Internazionale di Unità (SI), le quali in ambito nazionale sono realizzate, mantenute e rese disponibili dagli Istituti Metrologici Primari.

Il SIT consiste in una rete di Centri di Taratura dei quali è stata accertata e riconosciuta, seguendo procedure europee rigorosamente definite, la "capacità metrologica" in determinati "settori di misura". La procedura di accreditamento prevede nel dettaglio che siano prese in considerazione le seguenti fasi:

    scelta dei settori operativi e definizione delle catene metrologiche per ognuna delle grandezze di interesse

    verifica delle caratteristiche fisiche e funzionali del laboratorio

    verifica del sistema di assicurazione della qualità, tramite la valutazione del relativo Manuale

    analisi delle procedure di taratura

    valutazione della preparazione e della qualifica metrologica del personale addetto

    verifica sperimentale delle capacità metrologiche del centro, tramite l’esecuzione di confronti inter-laboratori.

Storicamente il SIT nasce nel 1975 quando gli Istituti Metrologici Primari, a fronte di una domanda di taratura di strumentazione di misura in costante aumento, decidevano di operare una delega a laboratori secondari qualificati per tutte le operazioni di taratura di tipo più ordinario e semplice. Nasceva così, su base volontaristica, il SIT quale momento di coordinamento fra gli Istituti, in particolare IMGC e IEN, nella pratica di riconoscimento e valutazione delle capacità metrologiche di quei laboratori cui affidare le attività di taratura di secondo livello.

Il SIT è stato quindi organizzato come Comitato di coordinamento fra gli Istituti, in modo da garantire una uniformità di operazioni e l’applicazione di procedure e regole unificate. Le regole e le procedura essendo definite in modo autonomo ma in linea con quanto si stava sviluppando già allora a livello europeo in alcuni paesi della comunità.

Questo ha permesso di partecipare sin dall’inizio alla nascita del WECC - Western European Calibration Cooperation, garantendo mutui accordi bilaterali prima e multilaterali poi con la maggior parte dei paesi europei.

Il SIT è così cresciuto di anno in anno, sino alla odierna situazione:

    attività di riconoscimento sviluppata in conformità alle norme europee EN 45000 sull’accreditamento dei laboratori;

    100 laboratori accreditati;

    riconoscimenti multilaterali, in ambito EAL (European Accreditation of Laboratories-ex WECC) con 11 paesi europei e 3 paesi a livello internazionale;

    40 laboratori in lista di attesa;

    circa 30.000 certificati SIT emessi dai Centri accreditati SIT

    migliaia di aziende italiane interessate alla certificazione SIT, a fronte delle richieste di conformità alle norme ISO 9000;

    una struttura che coinvolge oltre 200 operatori nei laboratori accreditati, con una valutazione di fatturazioni superiori a 20 miliardi;

    stretta collaborazione con SINAL, in quanto l’accreditamento di laboratori di prova non è possibile se gli stessi non dimostrano di avere campioni di riferimento tarati SIT (vedi la specifica richiesta della norma EN 45001).

In ambito CNR il Servizio accreditamento è stato svolto dal Servizio "Convenzioni Centri di Taratura SIT-IMGC/CNR", operante a Torino presso l’Istituto IMGC. Come appare da figura 4 il CNR è stato l’unico Ente che, istituendo formalmente il Servizio nel 1992, con la finalità di operare l’accreditamento dei Centri di Taratura del settore meccanico/termico in accordo alla legge SNT e alla norma EN 45003, ha dotato il Servizio stesso di personale a tempo pieno. Grazie a tale impostazione il SIT-CNR è stato recentemente indicato come referente per una gestione unificata di tutte le segreterie settoriali SIT.

PROCEDURE OPERATIVE SIT

 La procedura di accreditamento SIT viene espletata, per ogni Centro e per ciascun settore di misura, dall’Istituto metrologico primario competente, mediante i propri esperti, secondo le seguenti regole:

A) Definire i settori di misura, cioè le grandezze, i relativi campi di misura e i livelli d’incertezza, per cui il Centro fa richiesta di essere accreditato.

B) Accertare che il Centro disponga di:

– campioni di prima linea, dotati di riferibilità documentata agli Istituti metrologici primari nazionali o eventualmente a quelli di Paesi con i quali esiste un mutuo riconoscimento;

– campioni di seconda linea e di lavoro, riferiti a quelli di prima linea secondo procedure ben determinate;

– procedure scritte di taratura degli strumenti destinati alla misurazione delle grandezze oggetto di accreditamento;

– un ambiente di adeguate caratteristiche, per il mantenimento dei campioni e per l’esecuzione delle tarature;

– un manuale di qualità del laboratorio.

C) Accertare la qualificazione del personale addetto alle attività del Centro nei settori di misura interessati dall’accreditamento.

D) Verificare in fase di primo accreditamento, di rinnovo e di estensione – e tenere costantemente sotto sorveglianza – la capacità metrologica del Centro, tramite:

– l’esecuzione di "audit", consistenti nella circolazione di un campione materiale o di uno strumento di misura della grandezza in esame, di tipo trasportabile, tarato dal Centro e verificato dall’Istituto metrologico primario;

– le visite periodiche di esperti;

– l’esame dei certificati di taratura emessi dal Centro.

E) Comunicare ufficialmente l’avvenuto accreditamento quale Centro di Taratura e firmare con esso una Convenzione nella quale si dichiara che il Centro è abilitato a emettere per le tarature considerate nell’accreditamento.

Una pratica di accreditamento di un laboratorio di taratura si configura a tutti gli effetti in un trasferimento tecnologico ad elevati contenuti in quanto si trasmettono tutte le informazioni e le capacità necessarie a gestire un laboratorio di misura, con livelli di incertezza tipicamente molto elevati, in modo da poterli poi autorizzare a eseguire tarature accreditate SIT. La fase di trasferimento delle conoscenze è sviluppata tramite corsi di formazione, momenti di crescita con periodi presso il laboratorio primario (IMGC) e realizzazione di confronti interlaboratorio con esecuzione di prove pratiche.

In questo modo sono stati formati diverse centinaia di operatori di settore e la domanda è tuttora in aumento in quanto l’applicazione delle norme ISO 9000 alla certificazione aziendale sta creando specifiche esigenze nel settore della corretta gestione della strumentazione e conseguente affidabilità delle misure. Ciò implica anche formazione e crescita degli ispettori sia tecnici sia di sistema, SINAL e SINCERT, che sono richiesti di intervenire su tematiche specifiche sinora non particolarmente curate. Basti ricordare al riguardo che certificazioni di sistema e accreditamenti SINAL non sono applicabili se non vi è evidenza di una corretta riferibilità delle misure.

Così viene ad essere garantita la comune riferibilità delle misure ottenute dai Centri non solo a livello nazionale, ma anche, grazie ai collegamenti esistenti fra gli Istituti metrologici primari di Paesi diversi, a livello internazionale.

I Centri di Taratura SIT accreditati sono complessivamente 100, con oltre 350 settori di misura accreditati. Nel 1996, essi hanno emesso oltre 26000 certificati di taratura SIT e quasi altrettanti senza marchio SIT, lasciando intravedere gli ampi spazi e l’importanza della domanda di mercato per misure riferibili.

I RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI

Quasi tutti i Paesi europei hanno organizzato, o stanno organizzando, un Servizio nazionale di Taratura, che accredita laboratori metrologici e permette ad essi di emettere certificati ufficiali, in genere accettati senza riserve entro ciascun Paese. Questi Servizi sono coordinati a livello europeo dall’EAL (European cooperation for Accreditation of Laboratories), che si propone di favorire lo scambio di "know-how" metrologico, armonizzare le procedure di accreditamento, sviluppare così la fiducia reciproca e rendere possibile la firma di accordi di mutuo riconoscimento. Con questi accordi ciascun firmatario riconosce le procedure operative degli altri Servizi come tecnicamente equivalenti alle proprie, accetta come equivalenti ai propri i certificati di taratura degli altri Servizi e ne promuove l’accettazione da parte di tutti gli utilizzatori nel proprio Paese.

Il SIT ha da tempo attivato i necessari collegamenti con l’EAL e i Servizi di altri Paesi e a partire dal 1981 ha siglato numerosi accordi bilaterali di mutuo riconoscimento. Un fatto di rilievo è costituito dall’accordo multilaterale, firmato attualmente dai Servizi di taratura di Australia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

Come risultato, i certificati emessi dai Centri di taratura SIT sono riconosciuti come equivalenti ai propri dai Servizi di taratura dei tredici Paesi sopra indicati al di là dell’Italia. Il riconoscimento di cui già godono a livello nazionale, comunitario ed internazionale gli Istituti metrologici primari si è venuto così estendendo ad una struttura più ampia e diffusa, comprendente gli Istituti metrologici primari e i Centri di taratura SIT. Una segnalazione meritano infine le dichiarazioni di mutua equivalenza tra le realizzazioni pratiche negli Stati Uniti e in Italia delle unità di lunghezza, tempo, tensione elettrica, resistenza elettrica, capacità elettrica e temperatura, firmate nell’ottobre 1985, quella relativa all’unità d’intensità luminosa, firmata nell’aprile 1988, quelle relative alla scala nazionale di temperatura, alle unità di pressione in mezzo liquido e in mezzo gassoso e di resistenza elettrica, firmate nel maggio 1992. Queste realizzazioni sono quelle fornite negli Stati Uniti dal NIST e in Italia dall’IMGC per la lunghezza, la temperatura e la pressione e dall’IEN per le altre grandezze.

CONCLUSIONI

Premesso quanto sopra si rileva altresì che le attività metrologiche di supporto alle esigenze industriali e la taratura della strumentazione di misura sono richieste in misura sempre crescente nei più diversi settori, a causa dello sviluppo di tecnologie complesse e innovative e dei correlati processi certificativi. Nei laboratori di prova, ad esempio, la riferibilità delle misure costituisce uno dei requisiti essenziali affinché si possano ottenere la notifica dalle PPAA o l’accreditamento, in quanto la normativa internazionale di riferimento indica chiaramente l’obbligo della taratura della strumentazione e la riferibilità delle misure ai campioni nazionali del sistema SI delle unità di misura. Ne è un esempio la necessità, per i laboratori dei Politecnici che eseguono prove in conformità a requisiti di legge, di poter acquisire un accreditamento rilasciato da organismi che siano riconosciuti dal settore cogente come garanti della riferibilità delle misure.

La valutazione sul ruolo trainante che il CNR può esprimere nel settore nasce dalla evidenza che la maggior parte della attività sin qui svolta dal SIT è stata opera del servizio SIT-IMGC/CNR, e che le competenze specifiche nei nuovi settori ricordati sono tipicamente presenti nel solo CNR. Non è quindi fuor di luogo che il CNR possa sfruttare al meglio la credibilità ed i riconoscimenti, nazionali ed internazionali, che il SIT ha raggiunto in questi anni, nel suo proporsi come referente privilegiato in materia.

Sulla falsariga di quanto indicato dalla Delibera CNR n° 969 del CdP, ne consegue la necessità di reimpostare il ruolo svolto dal CNR in tutto il sistema dell’accreditamento, sia cogente sia volontario, nel senso come già detto di riuscire a porsi come unico referente di fatto per tutti i laboratori pubblici che devono dimostrare di operare in conformità alla norma EN 45001, garantendo fra l’altro il necessario coordinamento del SINAL, del SINCERT e del SIT.

Tali valutazioni sono più ampiamente analizzate e discusse nella relazione della Commissione di studio sulla Certificazione, che ha predisposto il testo base della delibera, e sono basate su una serie di informazioni e dati che si possono sintetizzare nei seguenti punti:

1. la Comunità europea ha espresso chiaramente la sua politica nel settore e questa prevede la creazione di un unico network, che sia attivo sia nel settore volontario sia in quello regolamentato (vedi testo sulla politica comunitaria nel settore);

2. attualmente molti ministeri hanno già definito regolamenti di settore che prevedono l’attribuzione del compito dell’accreditamento, nel settore cogente, a loro specifici uffici (Lavori Pubblici, Sanità, Ambiente e Interni). Risulta però che spesso manca la competenza necessaria, per cui viene ben vista la ipotesi di un referente esterno di adeguato livello;

3. a livello comunitario e a livello internazionale gli accordi di mutuo riconoscimento sono oramai basati, nel settore volontario ma anche in parte in quello regolamentato (almeno in Francia, Inghilterra, Olanda e paesi nordici), sulle attività che rientrano in ambito EAL e EAC. Referenti nazionali ai suddetti organismi sono rispettivamente il SIT, il SINAL ed il SINCERT. Le regole di questi organismi EAL e EAC prevedono che ulteriori eventuali organismi nazionali possano essere rappresentati a livello europeo solo attraverso i referenti sopra ricordati;

4. nell’area universitaria i laboratori sinora più interessati ad un accreditamento sono tre Politecnici (TO, MI, BA) e tre dipartimenti di ingegneria strutturale (ME, BS, TN). Tutti sono già in contatto con il servizio SIT-CNR e in particolare il laboratorio MTR del Politecnico di Milano ha già completato la pratica di accreditamento quale laboratorio di taratura e ha già presentato domanda per l’estensione dell’accreditamento al settore delle prove.

Come riportato nel documento di analisi sviluppato dalla Commissione, alcuni organi CNR sono già coinvolti in processi che somigliano a pratiche di accreditamento, e spesso questo avviene a seguito di specifiche richieste della Pubblica Amministrazione. L’ampliamento dell’intervento CNR al settore dei laboratori pubblici di prova significa quindi attuare una debita riorganizzazione interna, sfruttando l’esistenza di un Servizio di Accreditamento del CNR, che già da anni opera in conformità alla EN 45003, con un sistema in garanzia di qualità formalmente riconosciuto dagli analoghi Servizi operanti negli altri paesi europei.

Ovviamente le competenze tecniche risiedono presso quegli Istituti e Centri che sono professionalmente attivi nei diversi settori, per cui la riorganizzazione del sistema deve solo prevedere che il Servizio SIT-CNR venga potenziato in modo che possa coordinare al meglio l’utilizzo dei colleghi dei suddetti organi come ispettori tecnici. Laddove le competenze non risiedano presso organi CNR un discorso simile dovrà essere affrontato con quelle entità esterne (Università, Centri Ricerca, etc.) dove si trova la competenza tecnica necessaria.

L'elenco completo ed aggiornato dei centri di Taratura accreditati SIT è reperibile all'interno della Banca Dati alla voce:

Taratura strumenti - Laboratori accreditati SIT

(*) Sintesi della relazione presentata da Roberto Perissi, responsabile SIT-IMGC/CNR, al Convegno "Il Sistema Qualità e la promozione della ricerca e sviluppo" - CNR Roma, 22/1/98.