INTRODUZIONE
Il CNR, tramite l’Istituto di
Metrologia G. Colonnetti, opera nel settore dell’accreditamento dei laboratori
di taratura dal 1975 e tale attività è riconosciuta per legge
(legge n° 273 sul Sistema Nazionale di Taratura) come l’unica soluzione
applicabile per la garanzia della disseminazione e della riferibilità
delle misure nel sistema nazionale di certificazione e prove.
Tale attività è svolta
sotto l’insegna SIT, Servizio di Taratura in Italia, che rappresenta un
momento di coordinamento fra i tre Istituti Metrologici Primari (CNR-IMGC,
IEN ed ENEA-INMR), ciascuno depositario dei campioni nazionali nel settore
metrologico di competenza. Operativamente ciascun Istituto Metrologico
Primario ha attivato al proprio interno un reparto di accreditamento di
laboratori di taratura, reparti che operano in conformità alle norme
europee EN 45003 garantendo in questo modo il mutuo riconoscimento internazionale,
raggiunto con gli altri Servizi di Accreditamento EAL già nel 1981.
Per il CNR il servizio SIT-IMGC opera quindi come ente di accreditamento
nel settore della metrologia meccanica e termica, con un totale di oltre
50 laboratori accreditati fra i circa 100 Centri SIT operativi nel paese.
La problematica della riferibilità
delle misure sta ampliandosi comunque a molti altri settori attualmente
non coperti dagli Istituti Metrologici Primari, quali la metrologia chimica,
ambientale e dei materiali dove peraltro il CNR ha molte ed approfondite
competenze, oltre che specifici Istituti. In più si riscontra un
costante aumento di domanda di riferibilità per le misure nei laboratori
pubblici, laboratori che nella mentalità comune spesso vengono considerati
più affidabili, indipendenti e sicuri dei laboratori privati, ma
che purtroppo poco o quasi nulla si sono oggi adeguati alle nuove regole
comunitarie. Ne consegue pertanto la necessità di aprire il discorso
SIT a tali settori, nell’ottica di garantire la massima disponibilità
e collaborazione nella definizione di un corretto mercato delle misure
e delle prove nell’ambito del sistema qualità Italia. Questo comporta
l’esigenza di un potenziamento del Sistema Nazionale di Taratura, creato
dalla legge 273, e del sistema di accreditamento SIT a tutti quei settori
innovativi e ad alta rilevanza sociale posti recentemente in evidenza dalla
applicazione delle direttive comunitarie.
IL SISTEMA
NAZIONALE DI TARATURA (SNT) E IL SERVIZIO DI TARATURA IN ITALIA (SIT)
La legge n° 273 istituisce nel
1991 il Sistema Nazionale di Taratura (SNT), che risulta costituito dagli
Istituti Metrologici Primari (IMP) e da Centri di Taratura (CT) convenzionati
con gli Istituti Metrologici. Essa conferisce ai tre Istituti, IMGC, IEN
ed ENEA, lo status di Istituti Metrologici Primari, per i rispettivi campi
di attività, con facoltà di proporre, realizzare e mantenere
i campioni nazionali delle unità SI. Il regolamento concernente
la determinazione dei campioni nazionali di talune unità di misura
del Sistema Internazionale (SI), in attuazione della legge n° 273,
è riportato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 1994, come
Decreto Ministeriale n° 591 del 30 novembre 1993.
Inoltre la legge dà facoltà
agli Istituti Primari di stabilire convenzioni con laboratori secondari,
operanti nel campo della disseminazione delle unità SI. Di fatto
tutti i laboratori SIT attualmente esistenti, grazie alla equivalenza SNT=
IMP + SIT (=Centri di Taratura), hanno ricevuto anch’essi uno status ufficiale,
con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 19 del 24 gennaio 1996,
a garanzia di una corretta applicazione della catena della riferibilità.
Per ciò che riguarda la metrologia
legale, invece, la responsabilità continuerà ad essere affidata
all’Ufficio Centrale Metrico (UCM) del Ministero dell’Industria del Commercio
e dell’Artigianato. È comunque auspicabile, ed anche prevedibile,
che l’UCM possa trovare nei laboratori convenzionati nell’ambito del SNT
i riferimenti metrologici e le risorse adeguate per far eseguire le prove
necessarie all’omologazione della strumentazione, allo stesso tempo offrendo
ai costruttori alternative di pari validità. In tal modo il sistema
metrologico italiano si allineerà completamente con quelli dei paesi
tecnologicamente più avanzati.
Il SIT, Servizio di Taratura in Italia,
come già ricordato precedentemente, opera nel settore della metrologia
tecnico-scientifica con lo scopo di estendere e di garantire una mutua
riferibilità delle misure alle unità di misura del Sistema
Internazionale di Unità (SI), le quali in ambito nazionale sono
realizzate, mantenute e rese disponibili dagli Istituti Metrologici Primari.
Il SIT consiste in una rete di Centri
di Taratura dei quali è stata accertata e riconosciuta, seguendo
procedure europee rigorosamente definite, la "capacità metrologica"
in determinati "settori di misura". La procedura di accreditamento prevede
nel dettaglio che siano prese in considerazione le seguenti fasi:
scelta dei settori operativi e definizione
delle catene metrologiche per ognuna delle grandezze di interesse
verifica delle caratteristiche fisiche
e funzionali del laboratorio
verifica del sistema di assicurazione
della qualità, tramite la valutazione del relativo Manuale
analisi delle procedure di taratura
valutazione della preparazione e della
qualifica metrologica del personale addetto
verifica sperimentale delle capacità
metrologiche del centro, tramite l’esecuzione di confronti inter-laboratori.
Storicamente il SIT nasce nel 1975 quando
gli Istituti Metrologici Primari, a fronte di una domanda di taratura di
strumentazione di misura in costante aumento, decidevano di operare una
delega a laboratori secondari qualificati per tutte le operazioni di taratura
di tipo più ordinario e semplice. Nasceva così, su base volontaristica,
il SIT quale momento di coordinamento fra gli Istituti, in particolare
IMGC e IEN, nella pratica di riconoscimento e valutazione delle capacità
metrologiche di quei laboratori cui affidare le attività di taratura
di secondo livello.
Il SIT è stato quindi organizzato
come Comitato di coordinamento fra gli Istituti, in modo da garantire una
uniformità di operazioni e l’applicazione di procedure e regole
unificate. Le regole e le procedura essendo definite in modo autonomo ma
in linea con quanto si stava sviluppando già allora a livello europeo
in alcuni paesi della comunità.
Questo ha permesso di partecipare sin
dall’inizio alla nascita del WECC - Western European Calibration Cooperation,
garantendo mutui accordi bilaterali prima e multilaterali poi con la maggior
parte dei paesi europei.
Il SIT è così cresciuto
di anno in anno, sino alla odierna situazione:
attività di riconoscimento
sviluppata in conformità alle norme europee EN 45000 sull’accreditamento
dei laboratori;
100 laboratori accreditati;
riconoscimenti multilaterali, in ambito
EAL (European Accreditation of Laboratories-ex WECC) con 11 paesi europei
e 3 paesi a livello internazionale;
40 laboratori in lista di attesa;
circa 30.000 certificati SIT emessi
dai Centri accreditati SIT
migliaia di aziende italiane interessate
alla certificazione SIT, a fronte delle richieste di conformità
alle norme ISO 9000;
una struttura che coinvolge oltre 200
operatori nei laboratori accreditati, con una valutazione di fatturazioni
superiori a 20 miliardi;
stretta collaborazione con SINAL, in
quanto l’accreditamento di laboratori di prova non è possibile se
gli stessi non dimostrano di avere campioni di riferimento tarati SIT (vedi
la specifica richiesta della norma EN 45001).
In ambito CNR il Servizio accreditamento
è stato svolto dal Servizio "Convenzioni Centri di Taratura SIT-IMGC/CNR",
operante a Torino presso l’Istituto IMGC. Come appare da figura 4 il CNR
è stato l’unico Ente che, istituendo formalmente il Servizio nel
1992, con la finalità di operare l’accreditamento dei Centri di
Taratura del settore meccanico/termico in accordo alla legge SNT e alla
norma EN 45003, ha dotato il Servizio stesso di personale a tempo pieno.
Grazie a tale impostazione il SIT-CNR è stato recentemente indicato
come referente per una gestione unificata di tutte le segreterie settoriali
SIT.
PROCEDURE
OPERATIVE SIT
La procedura di accreditamento
SIT viene espletata, per ogni Centro e per ciascun settore di misura, dall’Istituto
metrologico primario competente, mediante i propri esperti, secondo le
seguenti regole:
A) Definire i settori di misura, cioè
le grandezze, i relativi campi di misura e i livelli d’incertezza, per
cui il Centro fa richiesta di essere accreditato.
B) Accertare che il Centro disponga
di:
– campioni di prima linea, dotati di
riferibilità documentata agli Istituti metrologici primari nazionali
o eventualmente a quelli di Paesi con i quali esiste un mutuo riconoscimento;
– campioni di seconda linea e di lavoro,
riferiti a quelli di prima linea secondo procedure ben determinate;
– procedure scritte di taratura degli
strumenti destinati alla misurazione delle grandezze oggetto di accreditamento;
– un ambiente di adeguate caratteristiche,
per il mantenimento dei campioni e per l’esecuzione delle tarature;
– un manuale di qualità del
laboratorio.
C) Accertare la qualificazione del
personale addetto alle attività del Centro nei settori di misura
interessati dall’accreditamento.
D) Verificare in fase di primo accreditamento,
di rinnovo e di estensione – e tenere costantemente sotto sorveglianza
– la capacità metrologica del Centro, tramite:
– l’esecuzione di "audit", consistenti
nella circolazione di un campione materiale o di uno strumento di misura
della grandezza in esame, di tipo trasportabile, tarato dal Centro e verificato
dall’Istituto metrologico primario;
– le visite periodiche di esperti;
– l’esame dei certificati di taratura
emessi dal Centro.
E) Comunicare ufficialmente l’avvenuto
accreditamento quale Centro di Taratura e firmare con esso una Convenzione
nella quale si dichiara che il Centro è abilitato a emettere per
le tarature considerate nell’accreditamento.
Una pratica di accreditamento di un
laboratorio di taratura si configura a tutti gli effetti in un trasferimento
tecnologico ad elevati contenuti in quanto si trasmettono tutte le informazioni
e le capacità necessarie a gestire un laboratorio di misura, con
livelli di incertezza tipicamente molto elevati, in modo da poterli poi
autorizzare a eseguire tarature accreditate SIT. La fase di trasferimento
delle conoscenze è sviluppata tramite corsi di formazione, momenti
di crescita con periodi presso il laboratorio primario (IMGC) e realizzazione
di confronti interlaboratorio con esecuzione di prove pratiche.
In questo modo sono stati formati diverse
centinaia di operatori di settore e la domanda è tuttora in aumento
in quanto l’applicazione delle norme ISO 9000 alla certificazione aziendale
sta creando specifiche esigenze nel settore della corretta gestione della
strumentazione e conseguente affidabilità delle misure. Ciò
implica anche formazione e crescita degli ispettori sia tecnici sia di
sistema, SINAL e SINCERT, che sono richiesti di intervenire su tematiche
specifiche sinora non particolarmente curate. Basti ricordare al riguardo
che certificazioni di sistema e accreditamenti SINAL non sono applicabili
se non vi è evidenza di una corretta riferibilità delle misure.
Così viene ad essere garantita
la comune riferibilità delle misure ottenute dai Centri non solo
a livello nazionale, ma anche, grazie ai collegamenti esistenti fra gli
Istituti metrologici primari di Paesi diversi, a livello internazionale.
I Centri di Taratura SIT accreditati
sono complessivamente 100, con oltre 350 settori di misura accreditati.
Nel 1996, essi hanno emesso oltre 26000 certificati di taratura SIT e quasi
altrettanti senza marchio SIT, lasciando intravedere gli ampi spazi e l’importanza
della domanda di mercato per misure riferibili.
I RICONOSCIMENTI
INTERNAZIONALI
Quasi tutti i Paesi europei hanno organizzato,
o stanno organizzando, un Servizio nazionale di Taratura, che accredita
laboratori metrologici e permette ad essi di emettere certificati ufficiali,
in genere accettati senza riserve entro ciascun Paese. Questi Servizi sono
coordinati a livello europeo dall’EAL (European cooperation for Accreditation
of Laboratories), che si propone di favorire lo scambio di "know-how" metrologico,
armonizzare le procedure di accreditamento, sviluppare così la fiducia
reciproca e rendere possibile la firma di accordi di mutuo riconoscimento.
Con questi accordi ciascun firmatario riconosce le procedure operative
degli altri Servizi come tecnicamente equivalenti alle proprie, accetta
come equivalenti ai propri i certificati di taratura degli altri Servizi
e ne promuove l’accettazione da parte di tutti gli utilizzatori nel proprio
Paese.
Il SIT ha da tempo attivato i necessari
collegamenti con l’EAL e i Servizi di altri Paesi e a partire dal 1981
ha siglato numerosi accordi bilaterali di mutuo riconoscimento. Un fatto
di rilievo è costituito dall’accordo multilaterale, firmato attualmente
dai Servizi di taratura di Australia, Danimarca, Finlandia, Francia,
Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda,
Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.
Come risultato, i certificati emessi
dai Centri di taratura SIT sono riconosciuti come equivalenti ai propri
dai Servizi di taratura dei tredici Paesi sopra indicati al di là
dell’Italia. Il riconoscimento di cui già godono a livello nazionale,
comunitario ed internazionale gli Istituti metrologici primari si è
venuto così estendendo ad una struttura più ampia e diffusa,
comprendente gli Istituti metrologici primari e i Centri di taratura SIT.
Una segnalazione meritano infine le dichiarazioni di mutua equivalenza
tra le realizzazioni pratiche negli Stati Uniti e in Italia delle unità
di lunghezza, tempo, tensione elettrica, resistenza elettrica, capacità
elettrica e temperatura, firmate nell’ottobre 1985, quella relativa all’unità
d’intensità luminosa, firmata nell’aprile 1988, quelle relative
alla scala nazionale di temperatura, alle unità di pressione in
mezzo liquido e in mezzo gassoso e di resistenza elettrica, firmate nel
maggio 1992. Queste realizzazioni sono quelle fornite negli Stati Uniti
dal NIST e in Italia dall’IMGC per la lunghezza, la temperatura e la pressione
e dall’IEN per le altre grandezze.
CONCLUSIONI
Premesso quanto sopra si rileva altresì
che le attività metrologiche di supporto alle esigenze industriali
e la taratura della strumentazione di misura sono richieste in misura sempre
crescente nei più diversi settori, a causa dello sviluppo di tecnologie
complesse e innovative e dei correlati processi certificativi. Nei laboratori
di prova, ad esempio, la riferibilità delle misure costituisce uno
dei requisiti essenziali affinché si possano ottenere la notifica
dalle PPAA o l’accreditamento, in quanto la normativa internazionale di
riferimento indica chiaramente l’obbligo della taratura della strumentazione
e la riferibilità delle misure ai campioni nazionali del sistema
SI delle unità di misura. Ne è un esempio la necessità,
per i laboratori dei Politecnici che eseguono prove in conformità
a requisiti di legge, di poter acquisire un accreditamento rilasciato da
organismi che siano riconosciuti dal settore cogente come garanti della
riferibilità delle misure.
La valutazione sul ruolo trainante
che il CNR può esprimere nel settore nasce dalla evidenza che la
maggior parte della attività sin qui svolta dal SIT è stata
opera del servizio SIT-IMGC/CNR, e che le competenze specifiche nei nuovi
settori ricordati sono tipicamente presenti nel solo CNR. Non è
quindi fuor di luogo che il CNR possa sfruttare al meglio la credibilità
ed i riconoscimenti, nazionali ed internazionali, che il SIT ha raggiunto
in questi anni, nel suo proporsi come referente privilegiato in materia.
Sulla falsariga di quanto indicato
dalla Delibera CNR n° 969 del CdP, ne consegue la necessità
di reimpostare il ruolo svolto dal CNR in tutto il sistema dell’accreditamento,
sia cogente sia volontario, nel senso come già detto di riuscire
a porsi come unico referente di fatto per tutti i laboratori pubblici che
devono dimostrare di operare in conformità alla norma EN 45001,
garantendo fra l’altro il necessario coordinamento del SINAL, del SINCERT
e del SIT.
Tali valutazioni sono più ampiamente
analizzate e discusse nella relazione della Commissione di studio sulla
Certificazione, che ha predisposto il testo base della delibera, e sono
basate su una serie di informazioni e dati che si possono sintetizzare
nei seguenti punti:
1. la Comunità europea ha espresso
chiaramente la sua politica nel settore e questa prevede la creazione di
un unico network, che sia attivo sia nel settore volontario sia in quello
regolamentato (vedi testo sulla politica comunitaria nel settore);
2. attualmente molti ministeri hanno
già definito regolamenti di settore che prevedono l’attribuzione
del compito dell’accreditamento, nel settore cogente, a loro specifici
uffici (Lavori Pubblici, Sanità, Ambiente e Interni). Risulta però
che spesso manca la competenza necessaria, per cui viene ben vista la ipotesi
di un referente esterno di adeguato livello;
3. a livello comunitario e a livello
internazionale gli accordi di mutuo riconoscimento sono oramai basati,
nel settore volontario ma anche in parte in quello regolamentato (almeno
in Francia, Inghilterra, Olanda e paesi nordici), sulle attività
che rientrano in ambito EAL e EAC. Referenti nazionali ai suddetti organismi
sono rispettivamente il SIT, il SINAL ed il SINCERT. Le regole di questi
organismi EAL e EAC prevedono che ulteriori eventuali organismi nazionali
possano essere rappresentati a livello europeo solo attraverso i referenti
sopra ricordati;
4. nell’area universitaria i laboratori
sinora più interessati ad un accreditamento sono tre Politecnici
(TO, MI, BA) e tre dipartimenti di ingegneria strutturale (ME, BS, TN).
Tutti sono già in contatto con il servizio SIT-CNR e in particolare
il laboratorio MTR del Politecnico di Milano ha già completato la
pratica di accreditamento quale laboratorio di taratura e ha già
presentato domanda per l’estensione dell’accreditamento al settore delle
prove.
Come riportato nel documento di analisi
sviluppato dalla Commissione, alcuni organi CNR sono già coinvolti
in processi che somigliano a pratiche di accreditamento, e spesso questo
avviene a seguito di specifiche richieste della Pubblica Amministrazione.
L’ampliamento dell’intervento CNR al settore dei laboratori pubblici di
prova significa quindi attuare una debita riorganizzazione interna, sfruttando
l’esistenza di un Servizio di Accreditamento del CNR, che già da
anni opera in conformità alla EN 45003, con un sistema in garanzia
di qualità formalmente riconosciuto dagli analoghi Servizi operanti
negli altri paesi europei.
Ovviamente le competenze tecniche risiedono
presso quegli Istituti e Centri che sono professionalmente attivi nei diversi
settori, per cui la riorganizzazione del sistema deve solo prevedere che
il Servizio SIT-CNR venga potenziato in modo che possa coordinare al meglio
l’utilizzo dei colleghi dei suddetti organi come ispettori tecnici. Laddove
le competenze non risiedano presso organi CNR un discorso simile dovrà
essere affrontato con quelle entità esterne (Università,
Centri Ricerca, etc.) dove si trova la competenza tecnica necessaria.
L'elenco completo ed aggiornato dei
centri di Taratura accreditati SIT è reperibile all'interno della
Banca Dati alla voce:
Taratura
strumenti - Laboratori accreditati SIT